In ordine sparso:
Sull'emigrazione: MH guarda io davvero non potrei che ripetermi nel dire che era possibile emigrare anche prima della seconda meta dell'800 e citerei altre emigrazioni precedenti che non mi sono inventato
Il fatto che non ci fossero flussi significativi di meridionali che andassero a nord (come per esempio di irlandesi che andavano in Inghilterra anche prima della fine dell'800 te lo giuro
) e, invece, dopo sì e ce ne sono ancora...
A me fa pensare che pian piano le cose fossero peggiorate del punto di vista sociale ed economico. Oppure,
E non è la stessa cosa, le cose fossero migliorate economicamente in Piemonte. Magari con i soldi trovati a Napoli.
Scigna:Non credo esistesse una parte del mondo immune in quel periodo a qualche agitazione. Di diverso tipo, finalità e risonanza. Per esempio il generale Pepe voleva far approvare una costituzione, mica rovesciare uno stato.
Comunque questo è per dire che: Il regno duosiciliano, l'ho già detto, era un regno del suo tempo con i difetti del suo tempo. Non voglio certo convincere, perché non lo penso, che fosse una sorta di paradiso sottratto da avidi satanisti -massoni, ma non era nemmeno poi così differente dagli altri regni italiani per condizioni, "industrializzazione" etc.
Quello che ritengo è che lo hanno, da sempre, presentato come il simbolo dell'inefficienza e della tirannia sempre e SOLO per giustificazione morale di ciò che è avvenuto.
La situazione della popolazione era difficile e complessa, ancora una volta mi trovo a concordare con MH (nessuno di noi dice cose troppo diverse in realtà è solo il significato che applichiamo a questi fatti che ci fa divergere) c'è di tutto e il contrario di tutto quando cade uno stato nelle forze che lo fanno cadere.
Le mie domande, qui coinvolgo in parte anche anderz nel dire di pisacane, erano sì in parte provocatorie, ma "la gente non aspettava altro" non è secondo me da intendere come fine del regno, ma di riforma e rilancio.
Non c'è stato, ripeto, angolo di mondo in quel periodo senza agitazioni "popolari".
Persino a Vienna, ma non è detto che gli austriaci volessero i prussiani in casa (provoco
)
Ho citato pisacane (che anche io ritengo un vero e autentico idealista e tutto il bene che ne deriva) per dire che non bastava accendere la miccia per far saltare tutto per aria, serviva qualcosa di più per portare le persone ad abbandonare secoli di vincoli sedimentati. Volenti o nolenti che fossero.