In questi giorni in alcune interviste uno dei responsabili della ricostruzione e del recupero degli edifici dopo il terremoto in Umbria, facendo riferimento ai pochissimi danni (soprattutto le zero vittime) riscontrati a Norcia, ha dichiarato che per mettere in sicurezza le aree a maggior rischio sismico, incluso i vecchi edifici, sarebbero necessari molti meno soldi di quanto ne sono serviti per ricostruire dopo i disastri, e senza considerare le perdite umane (che e' a cosa poi' piu' importante)
http://www.ilpost.it/2016/08/27/costi-mettere-sicurezza-terremoti-edifici/
http://www.internazionale.it/opinione/jacopo-ottaviani/2016/08/26/italia-terremoto-ricostruzione
Se invece di piangerli dopo, si provasse a mettere in atto iniziative serie che potrebbero evitarli i morti, non sarebbe niente male
Questo è uno dei settori nei quali opero io. O meglio, io fornisco i materiali che, usati correttamente possono ridurre a valori prossimi allo zero il rischio.
Domattina torno al lavoro. Una delle cose che intendo fare è di commissionare ad alcuni ingegneri, accademici e non, una sorta di manuale per il ripristino, il rinforzo ed il restauro (anche estetico) degli edifici in muratura ed in calcestruzzo. Qualcosa del genere già la abbiamo fatta e, da circa due anni, stiamo facendo incontri presso gli ordini degli ingegneri per fare formazione. I problemi, tuttavia, rimangono. Soprattutto nella cosiddetta direzione lavori. Nelle piccole opere capita che il direttore lavori non va nemmeno una volta in cantiere. Mette un paio di firme e si prende il compenso. Sappia, chi non lo sa, che la DL ha l'incarico di sorvegliare che l'esecuzione dei lavori rispetti il progetti (in particolare quello esecutivo) ed i capitolati. Se la DL non controlla quanta e quale malta è stata usata, come è stata applicata, a che spessori, con che tipo di maturazione ... eccetera, il rischio che il restauro non sia efficace "come da progetto" è prossimo alla certezza. Se poi il problema consiste in due crepe che deturpano l'estetica della villetta del cumenda torinese oppure la villetta crolla, magari disabitata, dopo una scossa di terremoto non improbabile nel territorio in cui è stata costruita e restaurata, è un fatto relativo. Il DIr. Lavori risponderà davanti alla legge delle sue mancanze. Peccato che, molto spesso i DL per queste piccole o grandi truffe sono degli anziani ingegneri che hanno oltrepassato la soglia di detenibilità e non finiranno mai in galera, né loro né i loro "datori di lavori" piccoli imprenditori.