E' evidente che sono in assoluta minoranza nel ritenere che ogni individuo ha il diritto di conoscere le sue origini biologiche. Poco male, mi succede spesso.
Tuttavia credo sia opprtuno richiamare la legge 149/2001 che, innovando l’originario testo della legge sull’adozione, ha mutato prospettiva e ha introdotto il diritto dell’adottato ad accedere alle informazioni riguardanti le proprie origini.
Ma chi lo ha detto?Anche io penso che sia un diritto di ogni individuo conoscere le proprie origini biologiche. Poi, come per molti altri diritti, ci sono delle eccezioni, a volte per impossibilità a volte per ragioni più o meno discutibili.
Pensiamo ad esempio:
Articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU)
Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.Sono tutti diritti garantiti? In quanti Paesi le persone muoiono perché non possono accedere ai farmaci (che costano tanto perché sono sotto brevetto)? In quanti Paesi (...) molte persone non possono permettersi una corretta prevenzione delle malattie?
Analogamente penso che ci sono dei casi in cui una persona può non poter sapere le proprie origine biologiche. Tutto qua, non sei in assoluta minoranza.