Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S

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Offline pan

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4583
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #40 il: 20 Mar 2017, 11:52 »
Grazie a Thorin per averci illuminato almeno qui su Lazionet

mica solo Thorin, tanti ci hanno edotto su questo tema qui.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #41 il: 20 Mar 2017, 12:02 »
Veramente ci sarebbe tanto di regolamento pubblicato sul sito, ma vabbè, è scritto in piccolo e non ci sono figure.  :)




Allora, aiutami a trovare sul sito questo concetto:

se vuoi che il paese sia retto, de facto, da grillo, li voti. se no, no.

E per chi non vive di internet, aiutami a trovare dichiarazioni in tal senso.

Grazie
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #42 il: 20 Mar 2017, 12:02 »
mica solo Thorin, tanti ci hanno edotto su questo tema qui.

devono essermi sfuggiti

Offline pan

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4583
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #43 il: 20 Mar 2017, 12:18 »
la mia non era una postilla ineducata Mister Faro, era una mera constatazione: ad oggi sembra che l'unico esperto di vicende grilline sul forum sia e sia stato solo Thorin.
sarò stata sotto acidi per quasi un anno buono e non me ne sono accorta.

Offline FatDanny

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #44 il: 20 Mar 2017, 12:28 »
Grillo è il capo politico del M5S e ne è il fondatore insieme a Casaleggio, è il detentore del simbolo ed in quanto tale può vietarne l'uso.
Cioè, nel M5S funziona così, se ne fai parte ne sei cosciente e lo accetti al momento dell'iscrizione che comunque nessuno ti ha obbligato a fare, troppo comodo farselo andare bene finchè non ci si fa eleggere e poi cominciare a farsi venire i dubbi...

ennò, sta visione mi pare un po' semplificata, per non dire paracula.

Ripercorriamo le tappe. Grillo giustifica il suo ruolo di garante e proprietario del simbolo (bollino) sulla base di un assunto: nel m5s decidono i cittadini, non i vertici. Non la casaleggio & associati, non grillo, non qualche eminenza grigia. I cittadini. Uno vale uno.
Il ruolo di garante serve esattamente a far si che tale principio sia rispettato.
Si possono recuperare in rete decine e decine di interventi, post, interviste in cui risulta assolutamente chiaro questo.

Poi le cose cambiano, perchè i cittadini attivisti potrebbero prendere scelte scomode per i vertici.
E allora uno non vale più uno e a decidere sono gli amministratori, non gli attivisti (vedi caso tor di valle).

Tuttavia anche gli amministratori scelti possono essere sgraditi, vedi genova, e allora nemmeno più loro sono quelli legittimati a decidere, resta solo grillo a poterlo fare sulla base di un'imprecisata fiducia diretta.

Il concetto di garante non solo è totalmente snaturato dal senso iniziale, ma risulta anche cangiante sulla base dei bisogni contingenti dei vertici.
In confronto Berlusconi conduceva Forza Italia da sincero democratico. Almeno lì la conduzione proprietaria era garantita da regole che restavano quelle e non cambiavano ogni venti giorni sulla base de come se svegliava Silvio.


Assolutamente inaccettabile dire "se non vi va bene votate altro".
Col cavolo. Finché si tratta di decidere se appoggiare o contrastare il jobs act decidi come vuoi e io mi farò un'idea su cosa hai scelto e come. E da lì deciderò se votarti, non votarti, iscrivermi o criticarti.
Se invece una delle principali organizzazioni politiche italiane inizia a muoversi come un partito fascista al suo interno, nei candidati che elegge e nelle scelte che fa la cosa ci riguarda eccome.
E io intervengo eccome.
Anche il partito fascista nel 24 vinse "libere" elezioni attraverso una legge elettorale indecente (e le leggi elettorali attuali galoppano sempre più velocemente verso l'indecenza pur di garantire governabilità) e allora? il punto era semplicemente "votare qualcun'altro" o fermare quella teppa con ogni mezzo necessario?

Certi bambini fossero stati strozzati nella culla non avrebbero fatto tutti i danni che hanno fatto.
Occhio che ci vuole poco a diventarlo. A quel punto non si venga a parlare di una democrazia che non si sa nemmeno dove sta di casa, di cui non si ha alcun rispetto né alcuna cultura e che si calpesta non appena possibile.

Se si è autoritari, si accetta anche di essere spazzati via in modo autoritario.

Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #45 il: 20 Mar 2017, 12:39 »
Vorrei dire solo poche parole su questa questione.
Io, che ho votato ben due volte m5s, le cose tipo  uno vale uno, la democrazia diretta, l'internet livellatore e trasparente le ho sempre considerate delle favolette propagandistiche, delle parole d'ordine da prendere molto alla leggera; e quindi non mi sorprendo certo che oramai platealmente si agisca in maniera cosi' verticista.
Quello che non mi aspettavo, e qui faccio mea culpa, è quanto nei contenuti l'antisistemismo dei grillini si sia rivelato farlocco come una moneta da 3 euro.

L'esempio piu' evidente è ovviamente lo stadio delle merde, e lo stadio delle merde
non è un'eccezione : è il blueprint dell'azione di governo quando al governo ci vanno i m5s.

Reddito di cittadinanza? si corcazzo.
Contro le banghe? si certo, quelle che diciamo noi.
Legalità? certo, contro i deboli, per gli altri si derogherà.
La differenza sostanziale tra il m5s e gli altri partiti, pd in primis, evaporerà come la rugiada del mattino ai primi soli primaverili.

D'altra parte se a sinistra non esiste alternativa all'orrore di un esercito di narcisisti borghesi ottusi e presuntuosi, almeno di quello non possiamo farne una colpa al comico con la barba.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #46 il: 20 Mar 2017, 13:34 »
la mia non era una postilla ineducata Mister Faro, era una mera constatazione: ad oggi sembra che l'unico esperto di vicende grilline sul forum sia e sia stato solo Thorin.
sarò stata sotto acidi per quasi un anno buono e non me ne sono accorta.

figurati  ;)

Però tra chi in questo anno buono ha più o meno difeso il m5s non ricordo nessuno che lo faceva dando per scontato che i grillini sono tutti agli ordini di un despota.

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #47 il: 20 Mar 2017, 14:06 »
la mia non era una postilla ineducata Mister Faro, era una mera constatazione: ad oggi sembra che l'unico esperto di vicende grilline sul forum sia e sia stato solo Thorin.
sarò stata sotto acidi per quasi un anno buono e non me ne sono accorta.

E pensa che non sono neanche un attivista... semplicemente mi informo e non mi stupisco se una mucca si comporta da mucca.

Cioè Grillo è il capo politico/garante del Movimento e non ne fa mistero, mi stupisco dello stupore.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #48 il: 20 Mar 2017, 14:11 »
io credo che la deriva dei 5s (che poi non e' una deriva perche' piu' o meno lo sapevamo tutti che si tratta di un movimento molto "verticistico") potrebbe rendere piu' complicata la vita ai partiti "tradizionali". uno dei motivi e' che', tolta la testa, i 5s danno sempre piu' l'idea di essere un movimento fluido a livello di rappresentanza, nel senso che le persone che rappresentano il leader nelle istituzioni sono di fatto delle figurine. potendole cambiare rapidamente uno ha sempre la speranza di trovare qualche figurina decente. questa speranza i partiti classici chiaramente non riescono a darla (almeno non in modo convincente) e in piu' l'inamovibilita' di certe persone e quindi di certi meccanismi e' una delle cose che ha dato al paese il voltastomaco della politica. alla fine speri che lo stalliere metta incinta la baronessa solo per avere un ricambio di sangue (cit.). in una societa' in cui la stragrande maggioranza vota in modo non informato questo aspetto puo' pesare non poco. chiaramente e' sui temi che andrebbero battuti. ma chi potrebbe controbattere non riesce a prendere una posizione chiara anti 5s su materie "grosse" come europa, immigrazione, lavoro, ecc., vuoi perche' e' troppo frazionato, vuoi perche' non ci crede manco lui. alla fine, non e' solo questione di cavalcare l'antipolitica. il verticismo da' ai 5s un vantaggio strategico. una volta che li hanno presi, poi, coi voti ci fanno il cazzo che vogliono, chiaro.

Offline FatDanny

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #49 il: 20 Mar 2017, 14:22 »
E' una deriva perchè il m5s aveva (e parzialmente ha tutt'ora) diverse anime al suo interno.
Così come era semplificatorio e falso dire che si trattasse un movimento di destra che pescava nell'elettorato di destra, cosa con cui ho discusso diverse volte qui dentro, è altrettanto falso dire che fosse fin dall'inizio connotato come movimento autoritario.

Che fosse la piega più facile in un'Italia a basso conflitto sociale e non attraversata da nessun movimento degno di nota, fatto salvo le donne nell'ultimo anno, ok.
Che fosse una storia già scritta no. La storia non è mai scritta o non avrebbe senso vivere e ci si potrebbe limitare a sopravvivere (anche in politica).

Credo che la lettura più corretta nella sua sintesi l'abbia data coldilana.
E sono d'accordo con lui quando dice "grazie Genova".
Il m5s della rielezione di Napolitano era un qualcosa che teneva dentro pezzi importanti che con l'autoritarismo di beppe grillo avevano ben poco a che fare. Anzi, era tutto volto alla democrazia diretta, alla critica della rappresentanza così come è articolata oggi, alla necessità di riportare le decisioni fuori dai palazzi.
Tanto che all'epoca dibattevo con una paradossale vulgata "pro politica di professione" che provava goffamente a salvare il salvabile per non cedere all'ondata.
E proprio nell'occasione della rielezione di Napolitano si ebbe il primo campanello d'allarme: grillo era atteso a roma con la gente che scendeva in piazza e invece che cavalcare la cosa decise di stopparla.
Segno che lui stesso temeva quella piazza perché meno governabile di un branco di inetti che pende dalle sue labbra.

Cosa possa entrarci tutta questa ricchezza (si, ricchezza, in confronto al deserto rappresentato dal resto dell'arco istituzionale si può dire ben forte) con l'attuale vulgata grillina io sinceramente non lo so.
E non lo sa manco grillo, che infatti provvede a espellerla progressivamente dai suoi, mutando profondamente le stesse parole d'ordine dei pentastellati, sbilanciandole sul loro fronte destro.


Io credo che invece con questa manovra i grillini perderanno un bel pezzo di elettorato.
Ma ne guadagneranno in stabilità interna, un prezzo alto ma necessario.
Accade sempre così nei movimenti politici neonati: la molteplicità di voci scompare, si consolida un'identità.
Ed è un bene che l'identità sia questo affinché il meglio che c'era lì dentro possa guardare ad altro
(non tra le file dell'implausibile sinistra di fassina-pisapia-d'alema, allora mejo Pizzarotti e De Magistris).

Offline pan

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #50 il: 20 Mar 2017, 17:08 »
io penso che la vicenda, forse banalizzo eh pardon, sia stata un po' come la lettera di E. A. Poe. tutto a vista, facilmente rintracciabile, ma molti hanno preferito credere che le critiche  mosse nei confronti dei 5s fossero pretestuose o troppo assurde.
se ci fate caso adesso vengono ripresi i leit motiv che ad inizio ascesa 5s venivano utilizzati per cercare di fare aprire gli occhi e che per lungo tempo sono sembrati dimenticati: le incongruenze della figura del cofondatore casaleggio (quindi anche grillo, suo partner) con i suoi agganci con lobby e massoni varie, le scelte di merito sempre orientate, casualmente, verso destrismi vari,  ipocrisia e recite costituite a tavolino a quintalate (essere televisivamente diversi tre anni fa, tutti incazzati e ingrugniti, e adesso affabilmente piacioni da tutte le parti), incoerenza non più dettata da imbecillità ma forse da una tattica ben definita e paracula.
insomma.. in questi giorni, dopo anni di stallo, sto sentendo giudizi, commenti e servizi che riprendono le critiche (poche) della prima ora. pure quella di essere uno strumento di banche e americani che se provavi ad alzare il ditino per dirlo ti sghignazzavano in faccia e ti dicevano che eri provocatore elettore del pd.
eppure Luttwak a Bagheria mica me lo so inventato io. (per questo Thorin ti dicevo che il paragone che facevi non era proprio felice..)
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #51 il: 20 Mar 2017, 17:11 »
io credo che la deriva dei 5s (che poi non e' una deriva perche' piu' o meno lo sapevamo tutti che si tratta di un movimento molto "verticistico") potrebbe rendere piu' complicata la vita ai partiti "tradizionali". uno dei motivi e' che', tolta la testa, i 5s danno sempre piu' l'idea di essere un movimento fluido a livello di rappresentanza, nel senso che le persone che rappresentano il leader nelle istituzioni sono di fatto delle figurine. potendole cambiare rapidamente uno ha sempre la speranza di trovare qualche figurina decente. questa speranza i partiti classici chiaramente non riescono a darla (almeno non in modo convincente) e in piu' l'inamovibilita' di certe persone e quindi di certi meccanismi e' una delle cose che ha dato al paese il voltastomaco della politica. alla fine speri che lo stalliere metta incinta la baronessa solo per avere un ricambio di sangue (cit.). in una societa' in cui la stragrande maggioranza vota in modo non informato questo aspetto puo' pesare non poco. chiaramente e' sui temi che andrebbero battuti. ma chi potrebbe controbattere non riesce a prendere una posizione chiara anti 5s su materie "grosse" come europa, immigrazione, lavoro, ecc., vuoi perche' e' troppo frazionato, vuoi perche' non ci crede manco lui. alla fine, non e' solo questione di cavalcare l'antipolitica. il verticismo da' ai 5s un vantaggio strategico. una volta che li hanno presi, poi, coi voti ci fanno il cazzo che vogliono, chiaro.

PRECISO!

La mancanza di lacci e laccioli che permette di decidere sulla base del proprio tornaconto:

- fino a che il tornaconto è prendere il potere si decide cercando di accontentare una qualche maggioranza di persone su specifici aspetti

- preso il potere, il tornaconto è mantenerlo, e le decisioni sono di tutta altra ispirazione.

Offline FatDanny

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37352
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #52 il: 20 Mar 2017, 18:50 »
se ci fate caso adesso vengono ripresi i leit motiv che ad inizio ascesa 5s venivano utilizzati per cercare di fare aprire gli occhi e che per lungo tempo sono sembrati dimenticati: le incongruenze della figura del cofondatore casaleggio (quindi anche grillo, suo partner) con i suoi agganci con lobby e massoni varie, le scelte di merito sempre orientate, casualmente, verso destrismi vari,  ipocrisia e recite costituite a tavolino a quintalate (essere televisivamente diversi tre anni fa, tutti incazzati e ingrugniti, e adesso affabilmente piacioni da tutte le parti), incoerenza non più dettata da imbecillità ma forse da una tattica ben definita e paracula.
insomma.. in questi giorni, dopo anni di stallo, sto sentendo giudizi, commenti e servizi che riprendono le critiche (poche) della prima ora. pure quella di essere uno strumento di banche e americani che se provavi ad alzare il ditino per dirlo ti sghignazzavano in faccia e ti dicevano che eri provocatore elettore del pd.

a me non pare, ma evidentemente abbiamo percezioni diverse.
- il problema non mi sembrano essere gli agganci di casaleggio o la sua persona, anzi, devo dire che probabilmente i pentastellati entrano in difficoltà proprio con la sua morte, perchè è venuto a mancare l'unico lì in mezzo con un minimo di lungimiranza.
- le scelte di merito non sono affatto tutte volte ai destrismi vari, se non nell'ultimo periodo.
Diversi temi squisitamente di sinistra erano centrali nel programma pentastellato e parzialmente lo restano tutt'ora, cosa negata in termini ferrei dai critici della prima ora, da quelli chenegavano come i pentastellati fossero - anche - un prodotto della delusione a sinistra.
La caratterizzazione destreggiante è roba di oggi, perché è oggi il momento in cui grillo, se vuole governare domani, deve liberarsi di quelli non asserviti
- su recite e incoerenza mi sento invece di darti ragione e non aggiungo nulla.

Tuttavia mi sembra che le critiche della prima ora avevano e anno la pecca di dare un processo in corso per segnato. Nessun nuovo processo in politica (ma proprio dal fascismo alla rivoluzione russa passando per il '77, per intendersi) è segnato o è giudicabile compiutamente ex ante.
Soprattutto se guardiamo ad una roba inedita come questa.
Lo da per segnato solo chi vuole denigrarlo, per ragioni che possono essere più che legittime, ma non aiutano nella comprensione del fenomeno.

Ad ogni modo su Genova si stanno aprendo non poche contraddizioni, checchè ne dica Thorin.

- il presunto comportamento della candidata contrario ai principi del movimento non è provato, né fino ad oggi è mai stato contestato;
- la decisione di presentare il suo fedelissimo è stata fatta votare a livello nazionale e non alla sola genova temendo una seconda mazzata;
- la procedura di esclusione rischia di essere illegittima addirittura sul piano legale

Questo per dire come la storia del m5s è tutt'altro che compiuta, nonstante siano ormai compiute ed evidenti le orride volontà del suo leader supremo.

Offline pentiux

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #53 il: 20 Mar 2017, 19:29 »
Tuttavia mi sembra che le critiche della prima ora avevano e anno la pecca di dare un processo in corso per segnato. Nessun nuovo processo in politica (ma proprio dal fascismo alla rivoluzione russa passando per il '77, per intendersi) è segnato o è giudicabile compiutamente ex ante.
Soprattutto se guardiamo ad una roba inedita come questa.
Lo da per segnato solo chi vuole denigrarlo, per ragioni che possono essere più che legittime, ma non aiutano nella comprensione del fenomeno.
Forse però chi aveva criticato il percorso dall'inizio aveva solo intuito che le istanze della base militante (non della base elettorale, che è altra) che presentavano e presentano importanti temi "squisitamente di sinistra" erano solo una pia illusione e un paravento per mascherare la reale natura di un movimento che di democratico non ha e non ha mai avuto nulla.

Offline pan

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4583
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #54 il: 20 Mar 2017, 20:03 »
Forse però chi aveva criticato il percorso dall'inizio aveva solo intuito che le istanze della base militante (non della base elettorale, che è altra) che presentavano e presentano importanti temi "squisitamente di sinistra" erano solo una pia illusione e un paravento per mascherare la reale natura di un movimento che di democratico non ha e non ha mai avuto nulla.

appunto, ovviamente concordo. anche perché se è vero come dice FatDanny che nessun nuovo processo in politica è segnato compiutamente invece, di contro (e qua non sono d'accordo con FatDanny) è perfettamente giudicabile se si intravedono note stonate pesanti.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #55 il: 21 Mar 2017, 09:17 »
/SemiOT

Una decina di anni fa, in iniziative tipo quelle all'ex Linux su tematiche che stanno a cuore a molti di noi, mi capitò di parlare con diversi attivisti sul territorio che erano entrati nei Meetup di Grillo, un po' tutti non riconoscevano a Grillo il ruolo di guida credibile ma volevano usarne la notorietà e il carisma per crescere come notorietà e conseguente consenso per poi liberarsene o almeno limitarne il ruolo.
Grillo doveva essere una sorta di "utile idiota", la sensazione che i ruoli si siano poi invertiti è molto forte.

/Fine SemiOT

Offline Warp

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10118
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #56 il: 21 Mar 2017, 09:57 »
/SemiOT

Una decina di anni fa, in iniziative tipo quelle all'ex Linux su tematiche che stanno a cuore a molti di noi, mi capitò di parlare con diversi attivisti sul territorio che erano entrati nei Meetup di Grillo, un po' tutti non riconoscevano a Grillo il ruolo di guida credibile ma volevano usarne la notorietà e il carisma per crescere come notorietà e conseguente consenso per poi liberarsene o almeno limitarne il ruolo.
Grillo doveva essere una sorta di "utile idiota", la sensazione che i ruoli si siano poi invertiti è molto forte.

/Fine SemiOT

Mi sa che in quel periodo frenquentammo lo stesso ambiente. ;)
Era proprio quello a cui mi riferivo nel mio post precedente.

Offline arturo

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14780
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #57 il: 21 Mar 2017, 10:08 »
a me non pare, ma evidentemente abbiamo percezioni diverse.
- il problema non mi sembrano essere gli agganci di casaleggio o la sua persona, anzi, devo dire che probabilmente i pentastellati entrano in difficoltà proprio con la sua morte, perchè è venuto a mancare l'unico lì in mezzo con un minimo di lungimiranza.
- le scelte di merito non sono affatto tutte volte ai destrismi vari, se non nell'ultimo periodo.
Diversi temi squisitamente di sinistra erano centrali nel programma pentastellato e parzialmente lo restano tutt'ora, cosa negata in termini ferrei dai critici della prima ora, da quelli chenegavano come i pentastellati fossero - anche - un prodotto della delusione a sinistra.
La caratterizzazione destreggiante è roba di oggi, perché è oggi il momento in cui grillo, se vuole governare domani, deve liberarsi di quelli non asserviti
- su recite e incoerenza mi sento invece di darti ragione e non aggiungo nulla.

Tuttavia mi sembra che le critiche della prima ora avevano e anno   :o quoque tu ?  :pla pecca di dare un processo in corso per segnato. Nessun nuovo processo in politica (ma proprio dal fascismo alla rivoluzione russa passando per il '77, per intendersi) è segnato o è giudicabile compiutamente ex ante.
Soprattutto se guardiamo ad una roba inedita come questa.
Lo da per segnato solo chi vuole denigrarlo, per ragioni che possono essere più che legittime, ma non aiutano nella comprensione del fenomeno.

Ad ogni modo su Genova si stanno aprendo non poche contraddizioni, checchè ne dica Thorin.

- il presunto comportamento della candidata contrario ai principi del movimento non è provato, né fino ad oggi è mai stato contestato;
- la decisione di presentare il suo fedelissimo è stata fatta votare a livello nazionale e non alla sola genova temendo una seconda mazzata;
- la procedura di esclusione rischia di essere illegittima addirittura sul piano legale

Questo per dire come la storia del m5s è tutt'altro che compiuta, nonstante siano ormai compiute ed evidenti le orride volontà del suo leader supremo.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #58 il: 21 Mar 2017, 10:58 »
E' una deriva perchè il m5s aveva (e parzialmente ha tutt'ora) diverse anime al suo interno.
Così come era semplificatorio e falso dire che si trattasse un movimento di destra che pescava nell'elettorato di destra, cosa con cui ho discusso diverse volte qui dentro, è altrettanto falso dire che fosse fin dall'inizio connotato come movimento autoritario.

...

Io credo che invece con questa manovra i grillini perderanno un bel pezzo di elettorato.
Ma ne guadagneranno in stabilità interna, un prezzo alto ma necessario.
Accade sempre così nei movimenti politici neonati: la molteplicità di voci scompare, si consolida un'identità.
Ed è un bene che l'identità sia questo affinché il meglio che c'era lì dentro possa guardare ad altro
(non tra le file dell'implausibile sinistra di fassina-pisapia-d'alema, allora mejo Pizzarotti e De Magistris).

ammetto di non averli seguiti molto alla nascita (che non so esattamente nemmeno quando e' avvenuta), per cui mi riferisco diciamo agli anni che partono dal 2010-2011. ma onestamente a me allora sembrava chiaro che casaleggio dettava ogni posizione pubblica dei 5s. c'e' stato poi un periodo in cui alcuni singoli sembravano potersi "staccare" dal vertice (con molle ovunque) e diventare in qualche senso politicamente riconoscibili per se. forse casaleggio aveva anche investito in questa cosa. ora pero' sta rientrando, credo perche' agli occhi di grillo non ha funzionato (e strategicamente parlando a mio avviso ha ragione). in questo senso la mia impressione e' che stiano tornando all'accentramento decisionale che era chiaro negli anni 2010-2011 e quindi ritornando a essere piu' fluidi alla base. questo intendevo.

sul fatto che possano perdere voti concordo. che questo pero' si traduca nel fatto che qualcuno li possa battere a me e' molto meno chiaro... a ogni modo manca >1 anno alle elezioni. campa cavallo.


Forse però chi aveva criticato il percorso dall'inizio aveva solo intuito che le istanze della base militante (non della base elettorale, che è altra) che presentavano e presentano importanti temi "squisitamente di sinistra" erano solo una pia illusione e un paravento per mascherare la reale natura di un movimento che di democratico non ha e non ha mai avuto nulla.

alla luce di quanto e' avvenuto e sta avvenendo sono completamente d'accordo

Offline FatDanny

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #59 il: 21 Mar 2017, 11:13 »
Forse però chi aveva criticato il percorso dall'inizio aveva solo intuito che le istanze della base militante (non della base elettorale, che è altra) che presentavano e presentano importanti temi "squisitamente di sinistra" erano solo una pia illusione e un paravento per mascherare la reale natura di un movimento che di democratico non ha e non ha mai avuto nulla.

E questo ci sta.
Io mi riferivo ad altri argomenti dei critici della prima ora. Tipo se ricordi: grillo pesca a destra, il m5s prende voti di destra.
Quando invece era anche dimostrato dall'istituto Cattaneo come non fosse cosi né sul piano elettorale né su quello attivista.
Pescava da una parte e dall'altra, oggi sicuramente si va connotando più a destra forse capendo che da quella parte il capo indiscusso e indiscutibile riesce a farlo meglio.

Per rispondere a DJ: no, sicuramente in questa tornata elettorale non si produrrà nulla di credibile che possa batterli.
De Magistris, l'unico in grado di raccogliere quel tipo di opzione politica a sinistra, è troppo legato a Napoli per essere credibile sul piano nazionale.
Per chiarirsi da principio: non sono un suo fan, nella sua amministrazione vedo luci e ombre, ma in un mondo di ciechi un orbo è re.
 

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