Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #20 il: 19 Mar 2017, 09:59 »
È evidente che il problema della "democrazia interna" interessa solo a chi non lo vota  ;)

Ed è un grosso problema.

Perché un giorno potrei trovarmi ad essere governato da un presidente del consiglio che prima di ratificare, che ne so, un decreto legge, debba prima ottenerne la bollinatura da uno studio di consulenza informatica e/o da un garante politico non rappresentativo di nessuno anziché preoccuparsi solo del successivo percorso parlamentare.

Proprio come si è visto tristemente accadere qui a Roma con lo stadio delle merde. In cui un barbuto e curioso comico veniva ospitato(anche a mio nome ma senza sapere a che titolo) in Campidoglio per riunioni segretissime con il mio sindaco in cui venivano prese decisioni sulla mia pelle.

Offline cartesio

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #21 il: 19 Mar 2017, 10:16 »
Perché un giorno potrei trovarmi ad essere governato da un presidente del consiglio che prima di ratificare, che ne so, un decreto legge, debba prima ottenerne la bollinatura da uno studio di consulenza informatica e/o da un garante politico non rappresentativo di nessuno anziché preoccuparsi solo del successivo percorso parlamentare.

Accade da decenni, anche se non sempre in modo apparente.

Quante volte le leggi sulla scuola sono state sottoposte alla preventiva approvazione di autorità ecclesiastiche, o altre leggi alla FIAT, o altre ancora letteralmente scritte dagli uffici legali di ENEL o ENI?

Offline pentiux

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #22 il: 19 Mar 2017, 10:45 »
Da rivoluzionari anti-sistema ed anti-partiti, pronti a scardinare il marcio con un movimento di popolo che avrebbe rimesso al centro "la gente", a fanboy pronti a difendere acriticamente qualsiasi cosa vi venga propinata dai vostri ducetti i quali si comportano ne più ne meno (anzi, al limite più) come quei partiti che dicevate di voler combattere.
Che finaccia avete fatto...
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #23 il: 19 Mar 2017, 11:08 »
Accade da decenni, anche se non sempre in modo apparente.

Quante volte le leggi sulla scuola sono state sottoposte alla preventiva approvazione di autorità ecclesiastiche, o altre leggi alla FIAT, o altre ancora letteralmente scritte dagli uffici legali di ENEL o ENI?

Mischiamo pere con mele.

In quel caso parliamo di gruppi di interesse che intervengono, più o meno alla luce del sole, in merito a singoli provvedimenti legislativi.

Nel caso da me descritto una rilevante parte di elettorato è disposta ad affidare all' "uomo forte" la gestione della cosa pubblica.

Intendiamoci, siamo in democrazia, e se l'orientamento prevalente degli elettori è quello di bypassare l'obsoleto e improduttivo concetto di rappresentatività in virtù dell'affidamento all'efficente e risolutore demiurgo, che sia fatta la loro volontà.

Ma cominciamo a dare alle cose il loro vero nome.

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #24 il: 19 Mar 2017, 17:56 »
Ed è un grosso problema.

Perché un giorno potrei trovarmi ad essere governato da un presidente del consiglio che prima di ratificare, che ne so, un decreto legge, debba prima ottenerne la bollinatura da uno studio di consulenza informatica e/o da un garante politico non rappresentativo di nessuno anziché preoccuparsi solo del successivo percorso parlamentare.

Proprio come si è visto tristemente accadere qui a Roma con lo stadio delle merde. In cui un barbuto e curioso comico veniva ospitato(anche a mio nome ma senza sapere a che titolo) in Campidoglio per riunioni segretissime con il mio sindaco in cui venivano prese decisioni sulla mia pelle.

Eh sì, perché Grillo è un corpo estraneo al M5S, uno de passaggio praticamente, vero?

Grillo, piaccia o no, è il garante dell'orientamento politico del M5S, ogni iscritto lo sa ed ogni elettore dovrebbe saperlo, in questo caso ha semplicemente esercitato il suo potere.

Io posso capire che può non piacerti, non lo votare, se poi vince ti toccherà sopportarlo come a me tocca sopportare l'allegra brigata che oggi sta al governo... mi pare che in democrazia funzioni ancora così.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #25 il: 19 Mar 2017, 18:06 »
Eh sì, perché Grillo è un corpo estraneo al M5S, uno de passaggio praticamente, vero?

Io posso capire che può non piacerti, non lo votare, se poi vince ti toccherà sopportarlo come a me tocca sopportare l'allegra brigata che oggi sta al governo... mi pare che in democrazia funzioni ancora così.

Esattamente.

Però non ho ancora capito che ruolo istituzionale ha Grillo e/o quale assemblea, comitato di gestione e/o comunità lo abbia eletto e in che modo.

Inoltre Sono stato per anni governato da chi non mi piaceva, ma

A) non ho starnazzato di  "vaffa" ad uso e consumo dello sfascio e dell'antipolitica, ma ho sempre fatto opposizione su argomenti politici e/o legati al perimetro costituzionale.

B) continuo a Ritenere la mancanza di procedure democratiche all'interno di un movimento di rappresentanza un reale Vulnus Istituzionale.

Per questo mi preoccupo se chi lo sostiene non se ne preoccupa o quantomeno non prenda atto che sta sostenendo l'"uomo forte".

Stiamo parlando di regole del gioco e non credo che convenga a nessuno, dotato di sufficienti strumenti culturali, che qualcuno bari.

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #26 il: 20 Mar 2017, 10:53 »
Esattamente.

Però non ho ancora capito che ruolo istituzionale ha Grillo e/o quale assemblea, comitato di gestione e/o comunità lo abbia eletto e in che modo.


Grillo è il capo politico del M5S e ne è il fondatore insieme a Casaleggio, è il detentore del simbolo ed in quanto tale può vietarne l'uso.
Cioè, nel M5S funziona così, se ne fai parte ne sei cosciente e lo accetti al momento dell'iscrizione che comunque nessuno ti ha obbligato a fare, troppo comodo farselo andare bene finchè non ci si fa eleggere e poi cominciare a farsi venire i dubbi...
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #27 il: 20 Mar 2017, 10:55 »
Eh sì, perché Grillo è un corpo estraneo al M5S, uno de passaggio praticamente, vero?

Grillo, piaccia o no, è il garante dell'orientamento politico del M5S, ogni iscritto lo sa ed ogni elettore dovrebbe saperlo, in questo caso ha semplicemente esercitato il suo potere.

Io posso capire che può non piacerti, non lo votare, se poi vince ti toccherà sopportarlo come a me tocca sopportare l'allegra brigata che oggi sta al governo... mi pare che in democrazia funzioni ancora così.

Insomma stiamo davanti a un caso di
dispotismo illuminato,
dopo duecento anni torniamo al
«Tutto per il popolo, niente attraverso il popolo»

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #28 il: 20 Mar 2017, 10:59 »
Insomma stiamo davanti a un caso di
dispotismo illuminato,
dopo duecento anni torniamo al
«Tutto per il popolo, niente attraverso il popolo»

Non mancano alternative al voto, tranquillo.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #29 il: 20 Mar 2017, 11:01 »
Cioè, nel M5S funziona così, se ne fai parte ne sei cosciente e lo accetti al momento dell'iscrizione che comunque nessuno ti ha obbligato a fare, troppo comodo farselo andare bene finchè non ci si fa eleggere e poi cominciare a farsi venire i dubbi...

Il punto dei miei rilievi non è questo, qui IMHO,  il problema non è di dialettica e di regole interne, non stiamo parlando di un'associazione culturale qualsiasi.

Qui pariamo di regole di garanzia generale per un movimento politico di massa che si candida alla guida del Paese e che quindi deve rispondere all'intera cittadinanza dei propri processi di democrazia e garanzia interni.

Perchè se milioni di cittadini vogliono l'uomo forte e il potere assoluto nelle mani di uno, permetti pure che per altri milioni di cittadini questo elemento sia un "tantinello" preoccupante, oltre che IMHO, palesemente contrario ai principi ispiratori del nostro dettato Costituzionale.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #30 il: 20 Mar 2017, 11:02 »
Insomma stiamo davanti a un caso di
dispotismo illuminato,
dopo duecento anni torniamo al
«Tutto per il popolo, niente attraverso il popolo»

se ci pensi semplifica molte cose, tipo: se vuoi che il paese sia retto, de facto, da grillo, li voti. se no, no.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #31 il: 20 Mar 2017, 11:05 »
Non mancano alternative al voto, tranquillo.

"Tranquillo" con le alternative che ci sono ci starai tu.
E tra le alternative ci siete anche voi, che al nome da dare al vostro sistema di potere rispondete in maniera sguaiata.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #32 il: 20 Mar 2017, 11:16 »
se ci pensi semplifica molte cose, tipo: se vuoi che il paese sia retto, de facto, da grillo, li voti. se no, no.

Che non è ciò che sostengono pubblicamente.

E anche fosse, per chi crede che la democrazia necessiti di contrappesi e di tutele, il fatto che la maggioranza possa votare per una dittatura non è motivo di tranquillità.




Il punto dei miei rilievi non è questo, qui IMHO,  il problema non è di dialettica e di regole interne, non stiamo parlando di un'associazione culturale qualsiasi.

Qui pariamo di regole di garanzia generale per un movimento politico di massa che si candida alla guida del Paese e che quindi deve rispondere all'intera cittadinanza dei propri processi di democrazia e garanzia interni.

Perchè se milioni di cittadini vogliono l'uomo forte e il potere assoluto nelle mani di uno, permetti pure che per altri milioni di cittadini questo elemento sia un "tantinello" preoccupante, oltre che IMHO, palesemente contrario ai principi ispiratori del nostro dettato Costituzionale.

Detto meglio.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #33 il: 20 Mar 2017, 11:20 »
Che non è ciò che sostengono pubblicamente.


e ci credo...

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #34 il: 20 Mar 2017, 11:23 »
Il punto dei miei rilievi non è questo, qui IMHO,  il problema non è di dialettica e di regole interne, non stiamo parlando di un'associazione culturale qualsiasi.

Qui pariamo di regole di garanzia generale per un movimento politico di massa che si candida alla guida del Paese e che quindi deve rispondere all'intera cittadinanza dei propri processi di democrazia e garanzia interni.

Perchè se milioni di cittadini vogliono l'uomo forte e il potere assoluto nelle mani di uno, permetti pure che per altri milioni di cittadini questo elemento sia un "tantinello" preoccupante, oltre che IMHO, palesemente contrario ai principi ispiratori del nostro dettato Costituzionale.

Scusami eh, ma perchè il pdl come funzionava? C'erano primarie o cose simili? A ben vedere l'unico partito dotato di certe "garanzie" è il PD ed anche da poco tempo, meno di quindici anni. EDIT: Dieci anni esatti.

Non esistono regole che impongono ad un partito di dotarsi di primarie eccetera, quindi di che parliamo?

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #35 il: 20 Mar 2017, 11:24 »
E tra le alternative ci siete anche voi, che al nome da dare al vostro sistema di potere rispondete in maniera sguaiata.

Non ho capito cosa hai detto e "voi" chi  8)
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #36 il: 20 Mar 2017, 11:24 »
e ci credo...

Grazie a Thorin per averci illuminato almeno qui su Lazionet

Offline Thorin

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Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #37 il: 20 Mar 2017, 11:26 »
Grazie a Thorin per averci illuminato almeno qui su Lazionet

Veramente ci sarebbe tanto di regolamento pubblicato sul sito, ma vabbè, è scritto in piccolo e non ci sono figure.  :)
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #38 il: 20 Mar 2017, 11:28 »
Non ho capito cosa hai detto
e "voi" chi  8)

ho detto che di stare "tranquilli" dopo l'ennesima forza politica che prende a calci i valori della democrazia c'è poca voglia, non bastano i tuoi consigli

"voi", chi difende e appoggia il dispotismo.
Re:Uno valeva uno. Il caso Genova e l'evoluzione del M5S
« Risposta #39 il: 20 Mar 2017, 11:38 »
Scusami eh, ma perchè il pdl come funzionava? C'erano primarie o cose simili? A ben vedere l'unico partito dotato di certe "garanzie" è il PD ed anche da poco tempo, meno di quindici anni.

Non esistono regole che impongono ad un partito di dotarsi di primarie eccetera, quindi di che parliamo?

Ecco, bell'esempio.
Il PDL, che era dichiaratamente un partito "personale", aveva comunque meccanismi di controllo interno, estremamente ridotti all'osso, ma presenti, che garantivano comunque il rispetto delle prerogative e della libertà di azione di ogni carica elettiva.
Anche nel PDL esistevano degli organi elettivi interni e le cariche e le funzioni erano separate e definite.
Niente di tutto questo accade nell'opaco M5S che di quell'esperienza organizzativa lì IMHO è la degenerazione.

Le "primarie" IMHO non sono un argomento di discussione, sono un momento di ulteriore "zelo" nella democrazia interna, assolutamente non obbligatorie dato che lo Statuto di un Partito, il suo regolamento nonchè il Codice Civile forniscono già tutti gli strumenti per la definizione dei ruoli attraverso le strutture organizzative.
 

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