Uullallà: les amis d'au-delà des Alpes vont a la politique!

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Uullallà: les amis d'au-delà des Alpes vont a la politique!
« il: 20 Nov 2016, 23:50 »
Manca un topic sulla politica degli amici d'oltralpe.
Con l'occasione delle primarie del centrodestra lo apriamo.
Primarie che decreteranno il probabile avversario dell'antipolitica Le Pen.

Vanno al ballottaggio la sorpresa Fillon e Juppe, alcune note su Fillon, che è al 44% a un passo dalla nomina:
- cura liberale tatcheriana
- taglio di 110 miliardi di euro di spesa pubblica
- pensione a 65 anni
- ritorno alla settimana di 39 ore
- riscrittura della legge Taubira




Re:Uullallà: les amis d'au-delà des Alpes vont a la politique!
« Risposta #1 il: 21 Nov 2016, 14:40 »
Ah, ma allora dei franzosi poco ce ne cale!

Comunque gli sviluppi odierni danno Sarkozy a sostegno di Fillon che quindi sarà il probabilissimo avversario, in primavera, di un'altrettanto probabilissima Le Pen, per le presidenziali francesi.

La riflessione che faccio è: di nuovo un candidato liberista contro un candidato populista. Ad oggi vincono sempre i secondi e pare non ci siano alternative. I candidati della sinistra non arrivano al ballottaggio.

[Pagano la loro sudditanza al sistema capitalista globalizzato? Ma non arrivano al ballottaggio neanche i candidati della sinistra che si oppongono al sistema capitalista globalizzato, quindi magari questa cosa del sistema capitalista globalizzato non è la discriminante.]

Offline FatDanny

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Re:Uullallà: les amis d'au-delà des Alpes vont a la politique!
« Risposta #2 il: 21 Nov 2016, 15:49 »
Se i candidati anticapitalisti sono quelli delle frammentate organizzazioni post-comuniste la ragione mi pare scontata.
L'anticapitalismo in sé non risponde ai temi della povertà, dell'emarginazione e dell'insicurezza sociale, quelli su cui guadagna terreno il populismo.
Spiega chi li produce ma ad oggi non propone un'alternativa di società (se non un afflato più che perdente del socialismo novecentesco).
Le persone sono contrarie agli effetti del capitalismo globalizzato, contro di essi scagliano rancore e voglia di mutamento, non attraverso pamplhet di economia politica.

Cosa serve:
- andare contro tali effetti e avere un programma sociale in controtendenza con essi
- l'anticapitalismo in tal senso può servire solo come barra teorica, per essere consapevoli qual'è il meccanismo strutturale responsabile delle storture.
Utile ad orientarsi per non fare la fine degli incauti grillini, non per guadagnare voti
- essere conseguenti alle proprie scelte e dunque disposti a rompere gli equilibri politici transnazionali

Tra un Trump o un Salvini che rompono gli equilibri sulle barriere ai confini e un leader spregiudicato di sinistra che rompe sul pareggio di bilancio o la spesa sociale serve urgentemente il secondo.
Poteva essere Tsipras ma è stato massacrato sull'altare dell'austerity, con minacce e ricatti inauditi.

Pensare di uscire da questo pantano compatibilmente con l'esistente è pura utopia.
Pensare di farlo riproponendo un passato ormai identificato con la sconfitta idem.

Più Podemos, meno felci e mirtillo.

Offline CityZen

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Re:Uullallà: les amis d'au-delà des Alpes vont a la politique!
« Risposta #3 il: 21 Nov 2016, 16:03 »
io invece riflettevo sull'importazione ormai definitiva (immagino in tutta europa, ma non so) dello strumento 'primarie'.
prima delle primarie come veniva espresso un leader, chi lo definiva ?
Ora lo usano destra e sinistra (vabbè,). Lo abbiamo importato dagli USA o qualcun altro già lo usava? E' un strumento che aiuta o era meglio prima secondo voi ?
Re:Uullallà: les amis d'au-delà des Alpes vont a la politique!
« Risposta #4 il: 21 Nov 2016, 16:31 »
Le primarie autano, secondo me. Le alternative in Italia, oggi, sono i partiti padronali.
 

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