6 nazioni

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Re:6 nazioni
« Risposta #40 il: 08 Feb 2015, 13:11 »
Mi sbilancio, vincerà il Sei Nazioni.

Come "sbilanciamento" ho visto di più azzardato....

 :lol: :lol: ;))

Nesta idolo

Nesta idolo

Re:6 nazioni
« Risposta #41 il: 08 Feb 2015, 15:01 »
Come "sbilanciamento" ho visto di più azzardato....

 :lol: :lol: ;))
Ahah hai ragione :) ma sai benissimo che stiamo sempre parlando del Sei Nazioni, dopo solamente una giornata, nulla è scontato. L'Irlanda la maggior parte degli addetti ai lavori la davano giustamente per favorita, dopo i test-match di novembre. Anch'io mi sembra l'avessi scritto, ma questa Inghilterra è più forte. La stessa Scozia è in grande crescita e la Francia è incostante, spesso abulica, giochicchia ma ha una quantità di talento notevole ed è capace di battere chiunque, e contro gli inglesi hanno motivazioni extra, visto la grande rivalità.
Re:6 nazioni
« Risposta #42 il: 08 Feb 2015, 18:54 »
E' un torneo pre-mondiale, tutto é possibile.
Malgrado i risultati dello scorso novembre, l'Inghilterra é, a mio avviso, la squadra più forte del lotto.
L'Irlanda, ieri, aveva qualche assenza importante, come Sexton in regia, ma soprattutto deve gestire il dopo O'driscoll.
La Scozia non ha più talento di noi, ma ha un allenatore che sta dando loro un'anima che i nostri non hanno.

Offline Sirius

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Re:6 nazioni
« Risposta #43 il: 09 Feb 2015, 12:13 »
Io, invece, sto perdendo le speranze...
Il movimento rugbystico italiano non fa passi avanti...

Soprattutto non fa passi avanti da quando si gioca all'Olimpico, stadio che garantisce una quantita' di introiti notevolmente piu' alta rispetto a quando si giocava al Flaminio.

La FIR sta commettendo una corbelleria dietro l'altra.

E come ha detto Parisse "Cosi' non ne vinciamo una".
Re:6 nazioni
« Risposta #44 il: 09 Feb 2015, 12:52 »
Sarà fondamentale la scelta del nuovo commissario tecnico e il ruolo che avrà nella riorganizzazione del rugby italiano.
Se si prende solo uno che si fa un giro per i campi e poi, alla fine, deve solo fare il selezionatore, allora resteremo in questo limbo.
Io credo che l'idea delle franchigie sia stata buona. Per alzare il livello medio dei giocatori italiani.
Cosi come il sistema delle accademie.
Il problema é che in questo trittico, nazionale-accademie-franchigie, a cui si aggiungono i vari piccoli campanili del campionato di eccellenza, sono pochi quelli che vanno nella stessa direzione.
Ognuno coltiva il suo piccolo orticello.
Zebre e Treviso vivono senza un vero obiettivo che non sia quello che vincere lo scontro diretto.
Le ho viste giocare, per caso, lo scorso gennaio, e lo spettacolo é stato desolante come quello di sabato.
Bella la difesa, belli i placcaggi, bello farsi le pippe per i 250 placcaggi in una partita. Ma ne basta uno sbagliato per prendere la meta.
Quello non é rugby, é, appunto, "Lotta greco-romana" con un pallone ovale.
Il rugby del terzo millennio é altra cosa, non é solo un buon pacchetto di avanti e "no scrum no win".
Il rugby del terzo millennio é far viaggiare il pallone, farlo correre, renderlo veloce, rompere la linea del vantaggio e far ripartire l'ovale.
La mia impressione é che il capitale umano sia più interessante, che valga molto ma molto di più di quello che sta offrendo, come spettacolo, la nostra nazionale.
Abbiamo dei giovanissimi 3/4 che hanno voglia di fare cose interessanti. Ma non c'é nessuno che gliele spieghi.
Né in nazionale né nelle franchigie. Che pensano solo a come vincere negli scontri diretti per avere due soldi in più.
O pavoneggiarsi con 500 spettatori in più durante una partita.
Campagnaro é, a mio avviso, un cavallo di razza. Ma non sa cosa fare con un pallone in mano.
Non sa fare un off load, una finta. E' un adepto della linea dritta (cit.).
Se la linea dritta non l'hai creata con un movimento di squadra o con un attacco ripetuto col cazzo che ti fanno passare. Lo placcherei anch'io.

Abbiamo bisogno di una nuova guida a livello nazionale, un selezionatore che possa gestire tutto, anche come devono essere strutturate le 2 franchigie. Con allenatori fidati che seguano un piano preciso.
E, ma questa é una chimera, togliere le 2 franchigie dalle mani ormai senili dei vecchi rugbisti da tavernaccia veneta e portarle una a Roma e una a Milano per dare loro un vero orizzonte nazionale e non ad essere ostaggi di vecchie rivalità tra il piave e il Brenta.

Tralaltro, va detto, la Scozia stava e sta peggio di noi, in termini di capitale umano, pero' si sono affidati a Vern Cotter, uno che sa dove sta andando il rugby mondiale.
Basta guardarli giocare per capire la vera differenza con l'Italia. Non hanno fenomeni, a parte forse Hogg. Ma noi abbiamo probabilmente il miglior numero 8 del mondo.
Giocano per giocare, per far correre il pallone, per segnare le mete.
Quello é rugby.

Offline Kobra

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Re:6 nazioni
« Risposta #45 il: 10 Feb 2015, 10:52 »
L'Italia sembrava esser salita sull'autobus giusto ai tempi di Berbizier,
ma non riesce a fare il salto decisivo.
I giocatori ci sono, vero, ma sono pochi e a rugby si gioca in 15: quando abbiamo la mischia ci manca il calciatore, quanto abbiamo l'apertura non abbiamo i centri, quando abbiamo i centri non c'è l'estremo e via elencando.
In genere in questi anni siamo stati molto forti dall'1 all'8, molto meno sui numeri della fanteria leggera Bruyneel era partito bene (2013) ottenendo due vittorie, adesso sta inserendo giovani e i risultati si vedono. A parte la vittoria con Samoa negli ultimi 15 mesi le abbiamo perse tutte.
Le altre nazioni hanno un movimento alle spalle che permette loro di essere assai più competitive. La stessa Scozia, con cui da anni ci giochiamo l'ultimo posto (qualcuno poi spieghi a giornalisti e opignionisti la differenza tra cucchiaio di legno e perderle tutte), per quanto visto sabato mi pare abbia svoltato.
Ho visto una tabellina assai impietosa sabato: in 15 anni di &Nazioni siamo arrivati ultimi in 10 occasioni, in 5 delle quali le abbiamo perse tutte. Su 75 partite se non sbaglio ne abbiamo perse 64 e pareggiata una.
Numerosi impietosi

P.S.: i commentatori di DMax mi risultano indigesti

Offline Sirius

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Re:6 nazioni
« Risposta #46 il: 10 Feb 2015, 11:32 »
Sarà fondamentale la scelta del nuovo commissario tecnico e il ruolo che avrà nella riorganizzazione del rugby italiano.
Se si prende solo uno che si fa un giro per i campi e poi, alla fine, deve solo fare il selezionatore, allora resteremo in questo limbo.
Io credo che l'idea delle franchigie sia stata buona. Per alzare il livello medio dei giocatori italiani.
Cosi come il sistema delle accademie.
Il problema é che in questo trittico, nazionale-accademie-franchigie, a cui si aggiungono i vari piccoli campanili del campionato di eccellenza, sono pochi quelli che vanno nella stessa direzione.
Ognuno coltiva il suo piccolo orticello.
Zebre e Treviso vivono senza un vero obiettivo che non sia quello che vincere lo scontro diretto.
Le ho viste giocare, per caso, lo scorso gennaio, e lo spettacolo é stato desolante come quello di sabato.
Bella la difesa, belli i placcaggi, bello farsi le pippe per i 250 placcaggi in una partita. Ma ne basta uno sbagliato per prendere la meta.
Quello non é rugby, é, appunto, "Lotta greco-romana" con un pallone ovale.
Il rugby del terzo millennio é altra cosa, non é solo un buon pacchetto di avanti e "no scrum no win".
Il rugby del terzo millennio é far viaggiare il pallone, farlo correre, renderlo veloce, rompere la linea del vantaggio e far ripartire l'ovale.
La mia impressione é che il capitale umano sia più interessante, che valga molto ma molto di più di quello che sta offrendo, come spettacolo, la nostra nazionale.
Abbiamo dei giovanissimi 3/4 che hanno voglia di fare cose interessanti. Ma non c'é nessuno che gliele spieghi.
Né in nazionale né nelle franchigie. Che pensano solo a come vincere negli scontri diretti per avere due soldi in più.
O pavoneggiarsi con 500 spettatori in più durante una partita.
Campagnaro é, a mio avviso, un cavallo di razza. Ma non sa cosa fare con un pallone in mano.
Non sa fare un off load, una finta. E' un adepto della linea dritta (cit.).
Se la linea dritta non l'hai creata con un movimento di squadra o con un attacco ripetuto col cazzo che ti fanno passare. Lo placcherei anch'io.

Abbiamo bisogno di una nuova guida a livello nazionale, un selezionatore che possa gestire tutto, anche come devono essere strutturate le 2 franchigie. Con allenatori fidati che seguano un piano preciso.
E, ma questa é una chimera, togliere le 2 franchigie dalle mani ormai senili dei vecchi rugbisti da tavernaccia veneta e portarle una a Roma e una a Milano per dare loro un vero orizzonte nazionale e non ad essere ostaggi di vecchie rivalità tra il piave e il Brenta.

Tralaltro, va detto, la Scozia stava e sta peggio di noi, in termini di capitale umano, pero' si sono affidati a Vern Cotter, uno che sa dove sta andando il rugby mondiale.
Basta guardarli giocare per capire la vera differenza con l'Italia. Non hanno fenomeni, a parte forse Hogg. Ma noi abbiamo probabilmente il miglior numero 8 del mondo.
Giocano per giocare, per far correre il pallone, per segnare le mete.
Quello é rugby.


Lui e l'Italia tutta...
Sono anni ed anni che vedo le partite e sono anni che vedo sempre gli stessi errori.
Sempre gli stessi.
Come la palla inizia a viaggiare in laterale o il passaggio e' troppo lento o e' troppo veloce o e' troppo alto o e' troppo basso.
Se il passaggio e' fatto bene il ricevitore si fa cadere la palla e commette in avanti.
E se non commette in avanti si fa placcare e la palla gli sfugge.
Per non parlare delle touche, che sembrano una specie di maledizione.

Nell'80% delle azioni noi entriamo con la mischia, giochiamo sull'asse.
Come il pallone esce dalla rack, viene affidato ad un pilone che parte a testa bassa per guadagnare quei 2-3 metri per iniziare un'altra rack.

Facciamo tutto con il pacchetto di mischia, difesa ed attacco.
La nostra mischia regge per 50 minuti, dopodiche' crolla insieme a tutta la squadra.

Le nostri ali chi cazzo sono?
Chi le ha mai viste?
Come giocano?
Corrono?
Attaccano?
Boh...
Noi c'avevamo Mirco Bergamasco ma adesso?

Degli altri mi ricordo Campese, Underwood, Shane Williams c'ha aperto come cozze, O'Driscoll e Thomas (che non erano ali ma ci potevano giocare tranquillamente) e tanti altri che adesso non sto qui a citare.

Io ancora aspetto Nitoglia, figurarsi...

Li vedo pure io a giovani interessanti: Minto, Sarto, Campagnaro.
Li vedo pure io che non sanno come fare con il pallone in mano.

Ma sto perdendo la speranza che qualcuno glielo insegni.
Re:6 nazioni
« Risposta #47 il: 10 Feb 2015, 11:48 »
Io credo che in questi 10 anni si sia lavorato bene per trovare talenti nei 3/4 che potessero rinverdire i fasti di Paolino Vaccari o di Ivan Francescano.
E, secondo me, ci sono.
A quelli che hai citato io ci aggiungo anche Esposito, che a me piace, Benvenuti, che si é involuto ma il talento c'era, e ++++++++, che potrebbe essere devastante fisicamente.
IL problema é che sono invischiati in un sistema che é vittima dei piccoli campanili del rugby italiano. Del Rovigo che basta che vince il derby col Petrarca e sono contenti cosi'. Oppure di Treviso che si crede stocazzo e basta che vince il derby con le Zebre e, anche loro, stanno bene cosi'.
Ma nessuno insegna a questi ragazzi a giocare a rugby veramente. A giocare con intelligenza.
A giocare un rugby moderno, meno stereotipato, meno "gara di capocciate".

Io sono convinto che sia ora di investire in un grande tecnico dell'emisfero sud con poteri di vita e di morte sull'intero movimento. Anche di togliere a Treviso la lega celtica e di mandarli affanculo loro e tutte le prealpi del Brenta.
Un tecnico che sia non solo un selezionatore, ma uno che dice a Treviso, o alle Zebre, questo me lo fai giocare in questo ruolo senno' ti caccio a calci in culo ad allenare il Ceci noceto.
Che decide anche i rosters delle franchigie e come devono giocare, che decide chi gestisce le prime linee, chi i 3/4, e sceglie anche gli stranieri che veramente portano qualcosa.

Offline chuck6

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Re:6 nazioni
« Risposta #48 il: 10 Feb 2015, 12:45 »
D'altronde la Fir è gestita con logiche clientelari e di spartizione. Per la prima volta da non so quanto il bilancio della federazione si chiude in negativo, mentre gavazzi non trova di meglio da fare che comprare una nuova sede, invece di investire sul movimento di base.
Re:6 nazioni
« Risposta #49 il: 14 Feb 2015, 14:24 »
Media inglesi durissimi: "Quanti anni ancora passeranno prima che gli organizzatori del Torneo comincino a dubitare dell’opportunità di riservare loro un posto?" Parisse&C. demoralizzati o con voglia di rivalsa?

Meglio non abbiano letto: impossibile non demoralizzarsi. Oppure no: potrebbe aver dato loro una carica esagerata. Chissà se stamattina Parisse e compagni hanno sfogliato i quotidiani inglesi: per lanciare Inghilterra-Italia di questo pomeriggio (ore 15.30, seconda giornata del Sei Nazioni, Twickenham, diretta DMax dalle 14.50), sul loro conto, sono stati severissimi. Si prenda The Times, uno dei più autorevoli: Owen Slot, firma prestigiosa, è andato giù pesantissimo: "Quanti anni ancora passeranno prima che gli organizzatori del Torneo comincino a dubitare dell’opportunità di riservare un posto agli azzurri? Lo dice il ranking internazionale: Georgia e Romania sono sul loro stesso piano. Si potrebbe pensare a un secondo raggruppamento, con un relativo sistema di promozione-retrocessione...".

Basta? No, non basta. Perché poi ecco servita una serie di cifre severissime: "La differenza punti negli otto precedenti di Sei Nazioni a Londra è di 275 a favore dell’Inghilterra". E, riprendendo uno studio statistico di Espnscum: "L’Italia ha undici dei primi quindici giocatori con all’attivo il maggior numero di sconfitte internazionali. E a capeggiare la lista, quattro in campo oggi: Bortolami con 80, Parisse e Castrogiovanni con 78 e Mauro Bergamasco con 70".

VIGILIA — E’ anche contro questi riferimenti, realistici ma impietosi, che la squadra di Jacques Brunel dovrà dimostrare progressi rispetto al k.o. di sabato scorso contro l’Irlanda. Impossibile credere in una vittoria (nessuna nei venti scontri diretti precedenti e una sola in trasferta in tutta la storia del Torneo, quella di Edimburgo 2007), ma serve una bella figura e mostrare quella capacità di gioco che all’Olimpico non s’è vista.

NOVITÀ — Quattro gli inserimenti nel XV titolare rispetto a una settimana fa: ++++++++ all’ala (con McLean estremo e Masi primo centro) per l’infortunio di Campagnaro, Mauro Bergamasco flanker con Zanni k.o., Bortolami per Furno in seconda linea e Alberto De Marchi per Aguero in prima. Rispetto al convincente successo di Cardiff sul Galles, immutata invece la formazione di Stuart Lancaster. Twickenham, naturalmente, sarà esaurito, coi suoi 80.000 e più spettatori in festa. Le previsioni (va da sè) parlano di meteo instabile, con possibili scrosci di pioggia. Il più è che non diluvi sugli azzurri.

http://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni/14-02-2015/rugby-sei-nazioni-1530-inghilterra-italia-missione-impossibile-100884184598.shtml

Offline Lativm88

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Re:6 nazioni
« Risposta #50 il: 14 Feb 2015, 15:13 »
Poveri organizzatori del sei nazioni. Si sono garantiti solo un mercato di qualche milione di tifosi in più.

Veramente, meglio la georgia.
Re:6 nazioni
« Risposta #51 il: 14 Feb 2015, 16:12 »
solo io non ho capito perchè il TMO ha dato la prima meta all'Inghilterra?
Re:6 nazioni
« Risposta #52 il: 14 Feb 2015, 16:39 »
Fate tagliare i capelli a Mc Lean
Re:6 nazioni
« Risposta #53 il: 14 Feb 2015, 17:31 »
solo io non ho capito perchè il TMO ha dato la prima meta all'Inghilterra?
probabilmente c'era.
questa partita dimostra che abbiamo delle individualità molto più interessanti di quanto non si pensi.

Offline Lativm88

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Re:6 nazioni
« Risposta #54 il: 14 Feb 2015, 17:35 »
probabilmente c'era.
questa partita dimostra che abbiamo delle individualità molto più interessanti di quanto non si pensi.

Impressione a caldo. Secondo me non c'è.
Perché il movimento non è continuo e gori sotto impedisce questo movimento.

Poi boh. Abbiamo giocato, abbiamo qualche individualità importante, pecchiamo nelle attenzioni e nella fisicità. Come sempre.

Offline cartesio

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Re:6 nazioni
« Risposta #55 il: 15 Feb 2015, 03:00 »
Sbaglio o il punto di svolta è stato l'uscita di Brown? A me sembra che l'Inghilterra abbia iniziato a giocare diversamente dopo la sostituzione.
Re:6 nazioni
« Risposta #56 il: 15 Feb 2015, 10:07 »
Sbaglio o il punto di svolta è stato l'uscita di Brown? A me sembra che l'Inghilterra abbia iniziato a giocare diversamente dopo la sostituzione.

Si, ma non per Brown.
Per i primi 15 minuti l'Inghilterra ha giocato come gioca spesso, cercando, con i calci, di rinviare gli avversari nella loro metà campo e di pressarli, essendo forti nei recuperi.
Ma l'Italia ha gestito bene i palloni, creando gioco e creando situazioni interessanti.
Compresa la meta di Parisse.
Nei primi 20 minuti le statistiche del possesso vedevano 75% all'Italia e 25 all'Inghilterra.
A quel punto gli inglesi hanno deciso di non ridare più palloni ma di tenere il possesso.
A noi mancano i recuperi di un Favaro o di un Barbieri. Per questo abbiamo subito.
Detto questo il divario ce lo siamo creati da soli. Ci siamo scavati la fossa da soli.
Alcuni falli, da cui sono scaturite le loro mete, sono stati di una stupidità disarmante.
Quella presa su rimessa immediata del 9 inglese é da sganassoni. Qualsiasi allenatore di rugby, anche di mini rugby, si incazzerebbe come una biscia a prendere una meta del genere.
Troppo ingenui nei momenti topici, troppo imprecisi nei momenti che contano.
Quando andiamo 18 a 10 dopo la splendida seconda meta, quella trasformazioni la devi mettere. Non me la puoi sbagliare Cristo di un Haimona. Ancora bestemmio.
Vai 6 sotto e tieni gli inglesi sotto pressione.
Comunque ieri é stata la dimostrazione, a mio avviso, che il materiale umano c'é. Si é visto iil ritorno di ++++++++, che non sarà un fenomeno tecnicamente, ma é una bel bestione che corre anche veloce, si é visto un Sarto bravissimo e le qualità di un Morisi.
A me é piaciuto l'ingresso di Palazzani in mediana e mi ha sorpreso il nuovo arrivato, Bisegni. In 10 minuti crea molte situazioni interessanti compresa l'ultima meta Italiana. E mi é piaciuto anche Allan nei pochi minuti che ha giocato.

E' questa la strada da prendere, solo questa.
Abbiamo dei bei cavalloni, lanciamoli.
E troviamo uno che calci da dio.

E troviamo uno che

Nesta idolo

Nesta idolo

Re:6 nazioni
« Risposta #57 il: 15 Feb 2015, 12:21 »
Buona Italia. Primi venti minuti di grande livello, la meta inventata (ma come ha fatto ad assegnarla non lo so ero e sono tutt'ora incredulo) ha dato fiducia all'Inghilterra. Poi con quei tre-quattro falli ingenui come ha detto IB li abbiamo fatto aumentare il divario. Di nuovo male Haimona, meglio metterlo centro se proprio Brunel lo vuole schierare, non è altezza di fare l'apertura. Questa volta abbiamo faticato in mischia, invece un passo in avanti nelle rimesse laterali.
Mclean che è migliorato molto, Masi nel suo ruolo finalmente, Sarto, Biagi, Furno molto bene ma soprattutto Morisi un grandissimo giocatore, gli Inglesi si stanno fregando le mani. Bravo Luca!
Re:6 nazioni
« Risposta #58 il: 15 Feb 2015, 13:03 »
Buona Italia. Primi venti minuti di grande livello, la meta inventata (ma come ha fatto ad assegnarla non lo so ero e sono tutt'ora incredulo)

Secondo me é giusta.
Il giocatore non tocca con i piedi la linea laterale, quindi é in gioco, eventualmente tocca la bandierina, ma quella conta come campo. Poi, malgrado lo sforzo di Gori, alla fine appiattisce il pallone (si vede bene dalle immagini)
Non c'erano ragioni per non darla.

Offline Lativm88

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Re:6 nazioni
« Risposta #59 il: 16 Feb 2015, 13:14 »
Secondo me é giusta.
Il giocatore non tocca con i piedi la linea laterale, quindi é in gioco, eventualmente tocca la bandierina, ma quella conta come campo. Poi, malgrado lo sforzo di Gori, alla fine appiattisce il pallone (si vede bene dalle immagini)
Non c'erano ragioni per non darla.

scusa IB, ma quanto tempo ha a disposizione il giocatore per completare il suo movimento?
C'è gori sotto e anche la gamba di Parisse... l'inglese ci ha messo 2 ore a mettere il pallone a terra. Solitamente l'arbitro chiama tenuto alto e riprende il gioco, non aspetta la lotta libera a terra finché l'attaccante non la posiziona in meta... Sbaglierò eh.
A prescindere che fossero usciti o meno dal campo...


Per tornare alla partita: soliti problemi in touche.
Meglio dal punto di vista della voglia, ma gli errori sono sempre sempre sempre gli stessi.
La meta presa dal nove: se la prendevamo noi, in serie C regionale, ci avrebbero preso a calci in c.lo per tutta la lunghezza del campo.

Ci siamo ammazzati da soli scavando un solco eccessivo.

Avrebbero vinto lo stesso, per carità, ma non è che il medico ci prescrive ogni volta 30 punti i divario a Twickenham.

Un ultimo appunto sulla stampa inglese: la finissero di dire stron.ate. I francesi, per un po', si sono bullati e poi ne hanno perse due a Roma.
Il sei nazioni è un torneo affascinante, ma il mercato italiano fa più comodo di quanto non vogliano ammettere.

Non voglio ripetere, come fanno tanti, quanto tempo ci ha messo la francia prima di essere una squadra accettabile nell'allora 5 nazioni, però è innegabile che nel rugby, più che in altri sport, serva del tempo per poter competere con i migliori.
Sono passati 15 anni, qualche soddisfazione ce la siamo tolta.
 

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