E si, che ne potete sapé voi che vi illanguidite con il mercato di gennaio mentre a noi ci sta per cominciare il 24° torneo più vecchio della storia in cui partecipa anche l'Italia.
Famo che le perdiamo tutte. Nessuna esclusa. Da 49 partite, più o meno, a parte una parentesi a Cardiff un paio d'anni fa. Tutte, alcune anche male. Alcune sarebbe potuto andare meglio.
Ma prima di lanciarci in discussioni filosofiche e sportive chiudiamo subito la parentesi pronostici e scaramanzia dicendo che le perdiamo tutte.
Poi magari, mettiamoci che abbiamo un nuovo tecnico. Per la prima volta nella storia della nazionale abbiamo un argentino in panchina. Uno che s'è fatto una carriera da allenatore in Francia (con successo). Uno con una capoccia. Ma anche chi c'era prima ce l'aveva. E anche quello prima. Quindi vale poco. Pero' sono curioso di vedere cosa succede. Anche perché, e questo comunque è una novità, per la prima volta le convocazioni hanno sofferto di abbondanza di scelte. Perché se è vero che da 49 partite finiamo con la faccia nella polvere è anche vero che è ormai da qualche anno che la nostra under si comporta benissimo nel torneo riservato alla loto età mazzolando quasi sempre Irlanda, Galles e Scozia e portandosi a casa, ogni tanto anche lo scalpo di Inghilterra e Francia. E quindi, fatta la tara di inevitabili infortuni che, il destino o la sorte, quando vede azzurro non ci pensa due volte a accanirsi, anche se mancano alcune pepite come Odogwu, Lamb o Poliedri (sembra che ci sia anche la possibilità che chiuda la carriera avendo dato un ginocchio alla patria dei suoi nonni) il nuovo tecnico Quesada ha avuto tante possibilità di scelte tra i tanti ragazzi che sono usciti fuori in questi anni.
E che stanno imparando a vincere anche in questo sport visto che la Benetton sta facendo una campionato favoloso oltre ad aver sorvolato il primo turno della Challenge Cup qualificandosi agli ottavi dove sono arrivate anche le Zebre. Insomma, restiamo sul pronostico che le perdiamo tutte.
Pero' poi teniamoci qualche speranza, perché gli argomenti ci sono. Certo, se uno fa una carrellata andandosi a leggere tutti i topic dedicati al torneo in questo forum troverà che, ogni anno, malgrado le sberle si è sempre cercato di vedere il bicchiere se non mezzo pieno, almeno con qualche goccia ancora dentro. Stavolta forse qualche ragione in più ce l'abbiamo. La nostra Under che sforna giocatori che cominciano anche a strappare contratti in Francia e Inghilterra, le buone prove nell'ultimo sei nazioni che, sebbene finito con zero vittorie ci ha visto sempre attaccati al risultato e, se vogliamo, anche una certa incertezza che c'è sempre nel torneo successivo al mondiale, quando le grandi squadre storiche fanno un ricambio generazionale che, a volte, fatica e offrire risultati immediati.
Insomma, come ogni anni ci mettiamo a guardare la nazionale con la speranza di vincere. E' nel nostri DNA di appassionati rugbisti. Se non sarà oggi, sarà la prossima volta.
Ecco, sabato inizia una prossima volta.
Come ogni anno.
Da 24 anni.