Ciclismo stagione 2010

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Offline Eagles77

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #60 il: 26 Mag 2010, 14:18 »
Per il gavia si teme la neve e c'è rischio che non si possa percorrere.
Arroyo a crono è una pippa scandalosa, ti dirò di più, se arriva a verona ancora in testa con 30-40 secondi di vantaggio su evans, perde il giro.

Offline Eagles77

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14436
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #61 il: 26 Mag 2010, 14:51 »
Ergo, il pendolino lasciatomi da maurizio mosca mi indica fughetta da lontano senza protagonisti di classifica.

Wyss, Ochoa, Kireyev, Arashiro, Amador, Konovalovas, Duque, Monier, Stortoni, Hondo, Marzano, Moreno Fernandez, Kruijswijk, Cummings, Reyes, Ignatiev, M. Fothen, N. Soerensen
 
Eccoli qui, con 10 minuti di vantaggio, direi che la fuga è stata lasciata andare.
Tifiamo Stortoni (secondo sul terminillo) e Marzano.
Mi fa simpatia Arashiro e il costaricano Amador.
Ci sono anche Konovalovas, il carneade di roma dello scorso anno e i velocisti Duque e Hondo che però credo perdano contatto in salita.
C'è anche il mitico Ignatiev!!!

Online Dissi

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #62 il: 26 Mag 2010, 15:33 »
scusate, mi sono un attimo perso ma ... che fine ha fatto serpa ?  :D

(arroyo jaaaafà IMHO, tre minuti sono tanti, se non crolla sul mortirolo non va sottovalutato l'effetto "maglia rosa" nella cronometro che a volte ha messo le ali anche a presunti scarsoni...)
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #63 il: 26 Mag 2010, 22:28 »
Arroyo non ce la fa. E meno male. Non per lui ma per la sua squadra. Non li posso vedere

Arroyo: paradosalmente 2 minuti e mezzo sono pochi per lui. Non ha squadra (tranne Uran). Basso invece si ed avrà anche Nibali che si sacrificherà per il capitano.

Il problema per Basso è Cadel Evans. Con quella vocina mi sta tanto simpatico, sembra una brava persona.
Se basso vuol vincere il giro deve arrivare con 50 secondi un minuto prima di Verona.

Vinokurov e Sastre fuori dai giochi.

Attenzione a Scarponi secondo me non è ancora finito.
P.S.: Ancora non mi spiego la crescita esponenziale di questo ragazzo. L'anno scorso cacciatore di tappe. Quest'anno da podio.... Mah!
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #64 il: 26 Mag 2010, 22:38 »
Al di la dell'aspetto sportivo della sfida...
Ma sgarbozza ... lo fanno parlare ancora? Ma che senso ha?
Concordo con chi parlava dei miglioramenti del ciclismo Rai. Soprattutto ritengo Pancani meglio di Bulbarelli ... se non altro per la sua terzietà ed imparzialità.
Ricordo negli anni passati salmi di beatificazione per Bruseghin, Cunego e il delfino di Bibione assolutamente fuori luogo ... soprattutto come tempistica.
Sul roster:
Ci si deve rassegnare al fatto che il Tour sia molto più importante del Giro e che il ciclismo si sposta sempre di più verso gli States e l'Inghilterra. Giustamente, oggi, Adorni rilevava come dieci anni fa di squadre italiane inserite nel pro tour ce ne fossere otto e oggi soltanto due.
In Italia evidentemente oltre ai soldi manca anche l'organizzazione e la pianificazione.
Negli anni 90 ogni anno usciva qualche italiano forte per i giri, forte per le classiche, le volate erano a nostro appannaggio.
Oggi chi ci rimane: forse Nibali per i grandi giri, in volata Petacchi non è più quello di una volta. Sulle classiche meglio sorvolare. Forse è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche.

Offline gesulio

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #65 il: 27 Mag 2010, 08:53 »
Arroyo non ce la fa. E meno male. Non per lui ma per la sua squadra. Non li posso vedere

Arroyo: paradosalmente 2 minuti e mezzo sono pochi per lui. Non ha squadra (tranne Uran). Basso invece si ed avrà anche Nibali che si sacrificherà per il capitano.

Il problema per Basso è Cadel Evans. Con quella vocina mi sta tanto simpatico, sembra una brava persona.
Se basso vuol vincere il giro deve arrivare con 50 secondi un minuto prima di Verona.

Vinokurov e Sastre fuori dai giochi.

Attenzione a Scarponi secondo me non è ancora finito.
P.S.: Ancora non mi spiego la crescita esponenziale di questo ragazzo. L'anno scorso cacciatore di tappe. Quest'anno da podio.... Mah!

scarponi può andare a caccia del podio perché non ci sono crono significative, in questo giro.
sì, il kronplatz, ma su uno scenario a lui favorevole...
se ce ne fosse stata qualcun altra, non dico come quella dello scorso anno alle cinque terre, ma anche la metà, da mo' che stava a 15 minuti...

spero tu abbia ragione su arroyo, e che quindi perda la maglia rosa prima di verona... intanto, come previsto, la tappa di ieri non presentava asperità in grado di scuotere la classifica, e così infatti è stato. oggi ultima tappa per velocisti o fughe da lontano, domani mortirolo con arrivo all'aprica, dopo la discesa dal gpm di pantani e la solita salitella annacquata.
dopodomani gavia, ma non si sa se ci passano e arrivo al tonale, anche questa rampetta senza particolari difficoltà...
ripeto, spero tu abbia ragione: di certo c'è che gli inseguitori in classifica hanno l'obbligo di fare la corsa dura, soprattutto la liquigas, che deve lanciare nibali all'attacco fin dai primi km della tappa di venerdì... la squadra di evans è ridotta uno straccio e tra i superstiti non ci sono certo elementi spendibili in questo scenario.

Offline Eagles77

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #66 il: 27 Mag 2010, 09:19 »
Al di la dell'aspetto sportivo della sfida...
Ma sgarbozza ... lo fanno parlare ancora? Ma che senso ha?
Concordo con chi parlava dei miglioramenti del ciclismo Rai. Soprattutto ritengo Pancani meglio di Bulbarelli ... se non altro per la sua terzietà ed imparzialità.
Ricordo negli anni passati salmi di beatificazione per Bruseghin, Cunego e il delfino di Bibione assolutamente fuori luogo ... soprattutto come tempistica.
Sul roster:
Ci si deve rassegnare al fatto che il Tour sia molto più importante del Giro e che il ciclismo si sposta sempre di più verso gli States e l'Inghilterra. Giustamente, oggi, Adorni rilevava come dieci anni fa di squadre italiane inserite nel pro tour ce ne fossere otto e oggi soltanto due.
In Italia evidentemente oltre ai soldi manca anche l'organizzazione e la pianificazione.
Negli anni 90 ogni anno usciva qualche italiano forte per i giri, forte per le classiche, le volate erano a nostro appannaggio.
Oggi chi ci rimane: forse Nibali per i grandi giri, in volata Petacchi non è più quello di una volta. Sulle classiche meglio sorvolare. Forse è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche.

Sgarbozza manco io capisco perchè ancora parla, e soprattutto come parla. Soldi dei contribuenti buttati al macero.
Fa folklore, come Bartoletti col sorriso magico alla mandrake e l'inutile pasqualin.
Un altro incompetente è Piacente e le sue interviste pessime a fine gara, non conosce una lingua che sia una oltre l'italiano, ma si ostina a parlare francese, spagnolo e inglese.
Sono cose assurde.

Dal punto di vista generazionale, per il futuro in Italia abbiamo un ragazzo che in prospettiva potrebbe far bene, si chiama Felline.
Corre nella FujiServetto. Neopro.
Quest'anno ha vinto una tappa al Romandia, ha vinto la corsa a tappe Circuit de Lorraine Professionnel, vincendo due tappe.
E' molto interessante in prospettiva.
C'è Stortoni che si sta comportando bene al Giro, lo stesso Belletti vincitore a Cesenatico.
C'è Enrico Battaglin che ha vinto il giro delle regioni. E' ancora tra i dilettanti, non si sa se il prossimo anno passera professionista o meno.

Sì, onestamente è poco se pensiamo ai vari Porte, Sagan, Kiserloski, Taylor Phinney (19 anni vincitore quest'anno dell'Olympia's Tour in Olanda ) e facente parte della Trek - Livestrong), Jan Tratnik (altro sloveno come Sagan vincitore del GP Liberazione e secondo al Giro delle Regioni).

Diciamo che il cambio generazionale è comunque alle porte.
L'Inghilterra sta costruendo la sua corazzata in vista delle olimpiadi del 2012 che si svolgeranno a Londra.
Su pista è la squadra da battere, su strada si sta attrezzando.

Offline gesulio

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19409
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #67 il: 27 Mag 2010, 09:21 »
Al di la dell'aspetto sportivo della sfida...
Ma sgarbozza ... lo fanno parlare ancora? Ma che senso ha?
Concordo con chi parlava dei miglioramenti del ciclismo Rai. Soprattutto ritengo Pancani meglio di Bulbarelli ... se non altro per la sua terzietà ed imparzialità.
Ricordo negli anni passati salmi di beatificazione per Bruseghin, Cunego e il delfino di Bibione assolutamente fuori luogo ... soprattutto come tempistica.
Sul roster:
Ci si deve rassegnare al fatto che il Tour sia molto più importante del Giro e che il ciclismo si sposta sempre di più verso gli States e l'Inghilterra. Giustamente, oggi, Adorni rilevava come dieci anni fa di squadre italiane inserite nel pro tour ce ne fossere otto e oggi soltanto due.
In Italia evidentemente oltre ai soldi manca anche l'organizzazione e la pianificazione.
Negli anni 90 ogni anno usciva qualche italiano forte per i giri, forte per le classiche, le volate erano a nostro appannaggio.
Oggi chi ci rimane: forse Nibali per i grandi giri, in volata Petacchi non è più quello di una volta. Sulle classiche meglio sorvolare. Forse è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche.

appena vedo sgarbozza cambio canale, mamma mia che essere inutile... davvero non si spiega per quale motivo lo tengano... forse perché fa folklore, con quella sua parlata mezza ciociara e mezza analfabeta, o forse per motivi di solidarietà, magari la famiglia è bisognosa e invece di organizzare uno sgarbozzathon ogni anno preferiscono tenerlo al giro a fargli sparare quella montagna di cazzate insulse che spara ogni giorno... boh, davvero non si spiega.

per quanto riguarda il roster, aggiungo che dalla metà degli anni 80 sono cominciate a cambiare anche le coordinate geografiche dei vivai ciclistici mondiali: fino a trent'anni fa il ciclismo era dominato da 4 nazioni, principalmente: italia, francia, belgio, olanda. c'era qualche svizzero ogni tanto. qualche tedesco, un paio di britannici, ma il quadrilatero forte era quello.

poi sono arrivati gli americani, anni '80, la spagna anni 90, l'australia nel 2000, senza dimenticare russia, ex repubbliche sovietiche ed est europeo...
nel frattempo i francesi sono scomparsi, a momenti non vincono più manco nel campionato nazionale. belgi idem, a parte qualche singolo fuoriclasse che ogni tanto ancora scappa fuori (museeuw, boonen), gli olandesi non pervenuti.

l'unica vecchia "scuola", se così vogliamo chiamarla, in grado di resistere all'invasione del resto del mondo e di restare competitiva non soltanto grazie a singoli atleti ma proprio come "movimento" è la nostra.
l'unico panorama ciclistico nazionale, tra le grandi potenze del passato, che anche in questi primi anni del 21simo secolo è stato in grado di esprimere gente capace di vincere dappertutto, grandi giri (in italia, principalmente), grandi classiche, campionati mondiali, e su tutti i tipi di percorsi, dalle montagne alle grandi volate di gruppo.
magari quest'anno siamo un po' indietro con gli obiettivi, forse è un anno di transizione, che sopraggiunge nel momento in cui ancora non si distinguono all'orizzonte quali saranno i protagonisti del prossimo decennio, mentre i cosidetti grandi cominciano ad avere problemi di anagrafe... o forse è soltanto il lento, fisiologico, naturale declino che ha colpito anche le altre nazioni leader del XX secolo...

Offline Eagles77

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #68 il: 27 Mag 2010, 09:26 »
oggi ultima tappa per velocisti o fughe da lontano, domani mortirolo con arrivo all'aprica, dopo la discesa dal gpm di pantani e la solita salitella annacquata.
dopodomani gavia, ma non si sa se ci passano e arrivo al tonale, anche questa rampetta senza particolari difficoltà...
ripeto, spero tu abbia ragione: di certo c'è che gli inseguitori in classifica hanno l'obbligo di fare la corsa dura, soprattutto la liquigas, che deve lanciare nibali all'attacco fin dai primi km della tappa di venerdì... la squadra di evans è ridotta uno straccio e tra i superstiti non ci sono certo elementi spendibili in questo scenario.

Pare, si mormora, si dice, che se non fanno il gavia, rifaranno il mortirolo, pare...
Spero si faccia il Gavia, che per me, anche se meno difficile del mortirolo, paradossalmente può fare più selezione.
Domani da tenere d'occhio oltre al mortirolo, il Trivigno, 11 km al 7.6% con punte del 9-10.
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #69 il: 27 Mag 2010, 11:44 »
Gli anni di Dezan e Cassani purtroppo sono belli che andati.
E stendiano un velo pietoso su Nazareno Balani. Nelle tappe più importanti, nel momento in cui si fa più sul serio, come sul Grappa o lo Zoncolan, mi piacerebbe vedere una triplice inquadratura: una sulla testa della corsa, una sulla testa del gruppo per vedere il forcing della squadra di testa, e una in coda al gruppo per vedere chi si stacca. Ovviamente con i due inviati in corsa che si palleggiano i commenti sulla testa e la coda del gruppo.
Invece il buon Balani insiste sulla testa della corsa per farci vedere i prodi fuggitivi di giornata e ogni tanto ci da qualche spezzone del gruppo maglia rosa.
Ad es. sulla tappa del monte Grappa si sono staccati diversi corridori importanti: immagini manco a parlarne e ogni tanto, Savoldelli, mi pare, ci ragguagliava sulla situazione.

Sulla tappa di sabato:
sembra certo che ci sarà mal tempo. Beh io spero vivamente di no, oltre per il lecito motivo di vedere una corsa tirata, anche per non avere il rimorso di vedere Basso perdere il giro in discesa.
Ma soprattutto, ogni qual volta c'è stato mal tempo in quota la Rai ha risposto malissimo.
Non so per quale motivo.
Ricordo che negli anni novanta in caso di maltempo su cime tipo Stelvio o Gavia, la tappa in pratica non la vedevi. Difficoltà logistiche, gli elicotteri non si alzano in volo...
Lo andassero a dire a quelli del tour de france...
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #70 il: 27 Mag 2010, 11:57 »
Pare, si mormora, si dice, che se non fanno il gavia, rifaranno il mortirolo, pare...
Spero si faccia il Gavia, che per me, anche se meno difficile del mortirolo, paradossalmente può fare più selezione.
Domani da tenere d'occhio oltre al mortirolo, il Trivigno, 11 km al 7.6% con punte del 9-10.

Sarà domani la prova del fuoco di Arroyo.
E sarà proprio sul trivigno che la Liquigas farà la corsa dura.
Se fossi Zanatta farei fare l'andatura sul trivigno e Shmyd e Agnoli. Gruppo decimato a 20-25 unità. Discesa a tutta e forcing finale sul mortirolo. Così stacchi Arroyo.
Se poi Basso ce la fa, potrebbe staccare Evans sulla salitella per l'aprica.

Offline gesulio

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #71 il: 27 Mag 2010, 12:32 »
dal sito della Gazzetta:

Gli organizzatori del Giro hanno preparato una tappa di riserva, per sabato, nel caso in cui il Gavia diventasse impercorribile. Al momento però, nonostante i 4/6 metri di neve a bordo strada, il tracciato è praticabile. Il Gavia (Cima Coppi - 2618 metri - di questo Giro d’Italia) è l’ultima salita prima dell’arrivo di sabato a Ponte di Legno/Tonale. Il percorso alternativo, in caso di peggioramento del meteo, prevede la partenza sempre da Bormio, giro di boa dopo Tirano con la salita di Trivigno (percorsa in discesa il giorno prima) per proseguire verso Aprica e quindi, scendendo ancora su Tirano, raggiungere Grosio per affrontare il Mortirolo dal versante nord - ovest, inedito per il Giro d’Italia. A 3 chilometri dalla vetta la strada si ricongiunge al “Mortirolo Classico”. Poi discesa impegnativa verso Monno per affrontare infine la salita che porta all’arrivo di Ponte di Legno/Tonale.

Online Dissi

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #72 il: 27 Mag 2010, 17:59 »
4 - 6 metri di neve a fine maggio  ?  :shock: :shock: :shock:
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #73 il: 27 Mag 2010, 18:41 »
Alessandra De Stefano - che rimpiango alle interviste al posto di Piacente che non si può sentire - in veste di conduttrice del Processo fa a Gianni Mura: "Oggi Gianni Mura è un po criptico nelle risposte". Risposta di Mura: "Mi avete detto di essere breve e quindi sulle cose che non conosco vado oltre". Apllausi a scena aperta.

Conferma di Cassani che la discesa del Trivigno è da specialisti.
A questo punto mi chiedo: un attacco di Nibali in discesa? Arroyo lo va a prendere o marca Basso ed Evans? e Evans? Neanche lui è un drago in discesa.
Potrebbe essere un'alternativa della Liquigas.
1. Szmyd e Agnoli in salita sul Trivigno a scandire il passo;
2. Nibali parte in discesa e si pija un minuto e mezzo;
3. Basso parte sul Mortirolo e stacca tutti;
4. Sulla discesa Nibali Aspetta Basso e insieme al traguardo;
5. Ovviamente a Nibali la tappa e a Basso il Giro.

Potrebbe essere questa una possibilità di strategia per la Liquigas?

Online Dissi

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #74 il: 27 Mag 2010, 18:55 »
mi pare dura prendere un minuto e mezzo in discesa ...  però la strategia è buona
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #75 il: 27 Mag 2010, 19:08 »
mi pare dura prendere un minuto e mezzo in discesa ...  però la strategia è buona
Indubbiamente è un azzardo.
Forse vedermo una di quelle tappe in cui si arriva tutti uniti ai piedi del Mortirolo e li partirà la bagarre.
Bisogna capire se la Liquigas ha voglia di sacrificare Nibali sul Mortirolo al servizio di Basso oppurecurare la classifica anche per il siciliano. Se Arroyo va in crisi e se ai Liquigas girano le gambe potrebbero puntare all'accoppiata Basso Nibali sul podio

Online Dissi

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #76 il: 27 Mag 2010, 19:16 »
Indubbiamente è un azzardo.
Forse vedermo una di quelle tappe in cui si arriva tutti uniti ai piedi del Mortirolo e li partirà la bagarre.
Bisogna capire se la Liquigas ha voglia di sacrificare Nibali sul Mortirolo al servizio di Basso oppurecurare la classifica anche per il siciliano. Se Arroyo va in crisi e se ai Liquigas girano le gambe potrebbero puntare all'accoppiata Basso Nibali sul podio

non scordiamoci di evans però, che se resiste sul mortirolo almeno un minuto a cronometro lo guadagna.
credo che alla liquigas convenga fare gioco di squadra e puntare sul cavallo migliore per non rischiare di ritrovarsi come don falcuccio ....
ma comunque queste sono tutte considerazioni fatte a priori, bisogna vedere come evolve la gara come si sentono la gamba i protagonisti, che tempo trovano :tutto può cambiare
Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #77 il: 27 Mag 2010, 23:01 »
non scordiamoci di evans però, che se resiste sul mortirolo almeno un minuto a cronometro lo guadagna.
credo che alla liquigas convenga fare gioco di squadra e puntare sul cavallo migliore per non rischiare di ritrovarsi come don falcuccio ....
ma comunque queste sono tutte considerazioni fatte a priori, bisogna vedere come evolve la gara come si sentono la gamba i protagonisti, che tempo trovano :tutto può cambiare
se Basso arriva in rosa a Verona evans non gli prende 1 minuto in 15km.
Le cronometro alla fine dei grandi giri rispecchiano quelle che sono le forze residue dei ciclisti non il loro reale vaore a cronometro.
Vediamo domani che succede

Offline sharp

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #78 il: 27 Mag 2010, 23:16 »
se Basso arriva in rosa a Verona evans non gli prende 1 minuto in 15km.
Le cronometro alla fine dei grandi giri rispecchiano quelle che sono le forze residue dei ciclisti non il loro reale vaore a cronometro.
Vediamo domani che succede

questo non è sempre vero, fignon che pure a cronometro non era una pipparsugo
all'ultima crono perse un giro ed un tour per pochi secondi contro due specialisti quali Moser e lemond

Offline gesulio

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Re:Ciclismo stagione 2010
« Risposta #79 il: 28 Mag 2010, 08:24 »
la liquigas ne ha due in classifica, dunque c'è poco spazio per le interpretazioni, lo schema è stampato: quello più staccato nella generale deve attaccare subito, l'altro si mette a succhiare la ruota di coloro che cercheranno di limitare il danno per poi attaccarli sull'ultima salita.
fare diversamente sarebbe un rischio per la liquigas, che a questo punto, se vuole davvero il Giro, non deve pensare a favorire Basso soltanto perché è il più vicino ad Arroyo, ma deve agire unicamente in funzione dell'occupazione del gradino più alto di Verona... una tattica troppo attendista e basata solo sulla protezione del capitano, a qualsiasi costo, potrebbe favorire clamorosamente Arroyo ed Evans, che con un solo uomo da controllare avrebbero il compito di molto facilitato. la liquigas invece deve fargli sputare sangue, fin dall'inizio del trivigno, e comunque ben prima del mortirolo, saeco 2004 insegna.
 

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