Considerazioni sparse ad obiettivo raggiunto:
Ho visto la partita di ieri registrata su Mysky sapendo il risultato, quindi senza il pathos della diretta:
Ho notato, soprattutto nel finale, due squadre stanchissime, logorate da una formula assurda che mette a dura prova anche gli atleti NBA abituati ai "back to back".
IMHO anche la partita di ieri ha evidenziato una conduzione arbitrale non all'altezza del livello tecnico/tattico molto elevato che si sta vedendo in questa bellissima competizione. E' vero che alcune regole FIBA non aiutano( possesso alternato, riciclo a 14 secondi, antisportivi su situazioni di tiro,ecc...) ma a me sembra che queste terne non riescano ad interpretare appieno lo spirito del gioco, siano troppo punitivi nella difesa in post-basso, fischino più del normale in base al nome e soprattutto tendano ad avere un metro troppo spesso difforme a seconda dei momenti della gara.
Detto questo, in queste due bellissimi vittorie non ho visto grandi progressi tattici offensivi, ma principalmente la salita di livello di Belinelli( mostruoso contro la Spagna) e soprattutto di Bargnani nelle due fasi del gioco, il che secondo me evidenzia ancora una volta come non si un giocatore "limitato", ma semplicemente( purtroppo) discontinuo mentalmente( in una singola parita, in una stagione e in carriera).
Dietro continuiamo a soffrire maledettamente il pick and roll centrale, esempio lampante ne è l'azione in cui Cusin prende una schiacciata in faccia, che mi ha convinto ancor di più che in queste situazioni il vero limite dell'Italia è la difesa sul play, gestita orridamente per tutta la gara da un Hackett sottotono e non l'approccio del lungo, anche che si chiami Bargnani.
In generale questa squadra ha trovato certamente degli equilibri inaspettati dopo l'uscita di Datome, soprattutto nel ruolo di Gentile, che se nelle prime due partite mi aveva stimolato ad improperi che solo Cana riusciva a tirarmi fuori, in queste ultime due salvo qualche forzatura di troppo(che ci può stare) ha interpretato alla grande il suo ruolo, prendendosi responsabilità nel momento in cui Gallo e Beli hanno tirato il fiato e soprattutto mettendo fisico e freschezza atletica al servizio della squadra in difesa e sotto i tabelloni.
Menzione speciale per Cusin, molto prezioso quando chiamato in causa, e soprattutto per Aradori, decisivo ieri, come contro l'Islanda, con quel doppio rimbalzo offensivo in OT.
Infine, non si può non spendere una parola sul Gallo: il canestro di ieri che manda la partita in OT è la certificazione del suo status di fuoriclasse, cioè di un giocare che fisicamente, tecnicamente e mentalmente è in una situazione di perfetto agio quando la stanchezza, la pressione e la tensione emotiva impediscono ad un giocatore normale di essere lucido.
Concordo, ancora una volta, con MH, quella vista ieri è roba marchio di fabbrica dell'immenso Predrag Danilovic.