Si, ma ricorderai che più che scelta fu una via obbligata. Insomma si poteva anche fare ma avresti frustrato quel poco di tradizione nostrana. Le grida che si sollevarono erano di questo tenore. E, realisticamente, almeno allora, non potevi farvi fronte.
Se ricordi bene la prima scelta fu una franchigia a Roma. Cosa assolutamente logica, perché avrebbe creato un polo attrattivo nel centro sud comprendente anche L'aquila e Benevento, dove il rugby é uno sport molto seguito.
Con la possibilità di investire anche nel Flaminio.
Invece il "veneto" insorse dicendo che era impensabile non avere una franchigia sulle rive del Piave e si scelse, manu militari, di dare il posto alla Benetton.
La "tradizione nostrana" ormai é incancrenita in piccolo rivalità tra Padova e Rovigo, Treviso e Mirano...ormai é mummificata. In Francia hanno capito che non é possibile continuare a giocare in città con 10 000 abitanti, come Mont de Marsan, Dax, o Bourgoin che sono state la storia del rugby francese. Ormai il rugby, professionista, va giocato nelle grandi città, per portare gente allo stadio e ragazzini nelle scuole rugby. Creare forti poli di attrazione per portare la gente a interessarsi a questo sport e soprattutto creare società capaci di attirare campioni.
Le nostre 2 franchigie distano tra loro 100 chilometri, fanno 1000 spettatori quando va bene, non se le incula nessuno e sono sempre gli stessi che se la suonano e se la cantano.
Lo scrivo, anche qui sopra, da anni. Due franchigie, una a Roma e una a Milano.
Padova, Treviso, Calvisano andassero affanculo.
Non e che non l'hanno mai fatto. Lo Cicero ci ha fatto le "campagne". E' che la realtà lì è quella che descrive Latium88, para, para (molte strutture sono sotto il limite della decenza, non al limite). Prima ancora che cercarli si dovrebbe investire sui quei territori. Ma parliamo di infrastrutture pubbliche prima di tutto.
Sembra invece che si faccia strada (come sempre) la via privata: tanto per ridere, quest'estate alla Rugby Academy del Forte Village in Sardegna, hanno fatto degli stage per i bambini con Martin Johnson (dico Martin Johnson).
Appunto, la federazione, invece di pagare la pensione a Mirko Bergamasco nelle Zebre dovrebbe seguire questi esempi.