Beh, é un po' il problema del rugby moderno. L'iperfisicità. Da cui appunto i problemi di salvaguardia della salute degli atleti.
Da sempre una delle qualità del rugby era che c'era uno spazio/ruolo per chiunque con qualunque fisico.
Sei cicciottello ? Vai in prima linea, sei uno spilungone ? Vai in seconda, sei robustello e veloce ? Vai in terza, sei gracilino ma corri veloce ? Allora vai a estremo o all'ala. Oggi, appunto, soprattutto a livello professionistico ormai sono tutte montagne di 190 cm x 100 chili che corrono come il vento. Spesso anche grazie a pratiche di allenamento non del tutto chiare. E questo sta provocando forti reazioni da parte di numerosi osservatori che chiedono a gran voce una regolamentazione in tal senso.
Anche perché, come ho scritto ieri, cominciano ad essere parecchi i giocatori che smettono presto per problemi neurologici.