http://www.mylazionet.net/mag/2011/02/02/887/La caduta dell’impero britannico é cominciata con l’indipendenza dell’India ed é terminata con l’ingresso dell’Italia nel 6 nazioni.Si ricomincia, come da 117 anni, prima che i primi segni della primavera arrivino, la palla ovale ricomincia a rotolare tra il fango e gli eroici ciuffi d’erba di Twickenham, del Millenium, dello Stade de France, di Murrayfield e del nostro piccolo ma bollente Flaminio.
Il prossimo week end riparte il 6 nazioni, a cui l’Italia partecipa per la dodicesima volta. Il calcio d’inizio sarà venerdi’ sera a Cardiff, per la sfida che odora di carbone e acciaio tra l’Inghilterra e Galles. Seguita, sabato pomeriggio da Italia-Irlanda e Francia-Scozia.
Subito una sfida durissima per la nazionale di Nick Mallett. Una sfida che sarà solo un anticipo di quella che il 27 settembre vedrà le due squadre sfidarsi al Trafalgar Park di Nelson, in Nuova Zelanda, per giocarsi un posto nei quarti di finale della coppa del mondo. Un traguardo che l’Italia sogna da sempre e che non ha mai raggiunto. Ma sarà un’altra storia, tutta da vivere, ancora lunga é la strada per gli antipodi. Sabato, nel catino del Flaminio strapieno, la nostra nazionale dovrà mostrare i miglioramenti auspicati con l’ingresso di due franchigie nella Celtic League. I problemi saranno quelli di sempre , una cerniera ancora poco sperimentata, un gioco d’attacco tutto da verificare, ma non mancheranno i nostri tradizionali punti di forza tra cui, ovviamente, un pacchetto di mischia che dovrebbe vedere il ritorno tra squilli di tromba del “Barone” Lo Cicero, autore di una stagione fenomenale nel campionato francese. Comunque Nick Mallett prende tempo per annunciare la formazione azzurra, lo farà soltanto giovedi’. E non é probabilmente voluto, alcuni giocatori sono arrivati nel ritiro della Borghesiana con qualche dolore, lo staff sta cercando di recuperarli, soprattutto Sergio Parisse, il capitano e il simbolo di questa nazionale, già assente per tutto il torneo dello scorso anno.
L’Irlanda, invece, ha già annunciato il nome dei 15 giocatori che scenderanno in campo. Nessuna sorpresa, i campioni saranno tutti là, da O’driscoll a Paul O’connel passando per Gordon D’arcy.
Segno di un certo rispetto per una squadra che comunque negli ultimi anni ha ridotto sensibilmente il gap dalle migliori. Non ancora per sperare di vincere il trofeo ma qualche scalpo importante oltre alla Scozia é lecito attenderlo. Anche solo per rispetto verso un pubblico che, ormai da anni, riempie di passione le tribune del Flaminio e non ha mai paura di cantare a squarciagola « Fratelli d’Italia » nella speranza che l’Italia, almeno per una volta, si desti veramente.