e mi sembra che l'analfabetismo funzionale sia ormai dilagante tra giornalisti e addetti ai lavori...
o comunque, se come leggo alcuni parlano ancora di squalifica per doping, la disonestà intellettuale...
Eubanks e F.Lopez a parte...
Però non hanno tutti i torti. Almeno alcuni di loro. Lasciando da parte l'astio paranoico di qualcuno, certe riflessioni sono giustificate. Se ascolti il video di Tim Henmann non puoi che essere d'accordo con quello che dice. In sostanza lui è convinto che Sinner non abbia fatto nulla di male, che non abbia mai tentato di migliorare le sue prestazioni. Quello che lui contesta è, proprio sul piano semantico, la parola
"agreement" in un caso di doping. Che lascia pensare che ci sia stata una "
negociation". E il fatto che questi mesi di sospensione cadano esattamente tra gli open d'Australia e i tornei di Roma e Parigi, quindi alla fine della fiera con quasi nessun rilievo sui risultati sportivi, non puo' che lasciare un'impressione amara in bocca agli osservatori.
Insomma, il vero oggetto delle sue critiche non è tanto Sinner quanto la Wada e il sistema. E, fatta astrazione che Sinner è italiano, non gli si puo' dare torto. E' evidente che per Jannick sia la soluzione migliore, perché si libera di questo peso, ma per la Wada e la lotta al doping è un macigno.
Una soluzione peggiore del male.
Poi, ovviamente, la carriera di Sinner sarà, lo è ormai da mesi, sempre sotto osservazione per questo fatto. Non ci puoi fare nulla. Ci sarà sempre chi avrà dei dubbi sui suoi risultati. Fa parte del gioco e dell'universo social in cui il villaggio globale ormai si sviluppa. 30 anni fa Kyrgios non se lo sarebbe più cagato neanche il padre e la madre. Oggi con un profilo X l'idiota puo' comunque trovare un'audience alle cavolate che scrive.
Proprio per questo, secondo me, molte riflessioni, come quella di Henmann, su questa storia sono più interessanti di quello che si pensa.