Darderi resiste un set a Zverev poi il tedesco prende il largo e per l'italo-argentino finisce il buon percorso a Roma. Dove, va detto, il tennis italiano è un po' naufragato. Con il forfait di Sinner le prove degli italiani, salvo qualche piccola sorpresa, è stato deficitario.
Il solito Musetti fa quei quattro scambi con un avversario, qualche smorfietta, un paio di maledizioni contro il vento/la pressione atmosferica/il tessuto dei calzini, insomma una ennesima scusa per la sconfitta, per poi riprendere l'aereo e andare a recuperare qualche gettone altrove, Berrettini sembra che ormai sia un rudere a cui bastano 4 partite l'anno per farsi male, dietro si fanno pochi risultati, il lupacchiotto di merda Cobolli si fa notare solo per la vergogna dei suoi sostenitori, Sonego e Arnaldi fanno un giro di giostra e poi scendono dai cavallucci. Anche in campo femminile non va tanto meglio, la Paolini o fire da gennaio esce subito. Poi c'è il vuoto riempito fortunatamente dal gossip della Giorgi. In campo femminile non c'è neanche la soddisfazione di qualche sorpresa. Al secondo turno escono tutte.
Insomma, dietro Pel di carota il tennis italiano, che tanti decantano, alla fine, nel suo torneo più importante della stagione si scioglie come neve al sole. La federazione farebbe bene a tenerne conto, secondo me.