Ukyo Katayama, Formula 1, montagne, ciclismo professionistico

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Offline Nanni

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Ukyo Katayama, Formula 1, montagne, ciclismo professionistico
« il: 04 Giu 2014, 10:15 »
Oggi ha 51 anni, è un distinto signore Giapponese. Piccolo e taciturno, come gran parte dei suoi connazionali, ma forte, atletico, in forma, sembra ancora un ragazzino.

Ha corso in Formula 1 per sei o sette stagioni negli anni '90, con squadre senza soldi, da fondo dello schieramento, Tyrrell, Minardi, Larrousse, con macchine rabberciate, legate quasi col fil di ferro.

Eppure non passò inosservato, Ukyo, un pilota dalla grinta e dal coraggio sconfinato, veramente non mollava mai. Nel 1994 fece due incredibili quinti posti , segnando punti in campionato, uno dei pochi Giapponesi a riuscirci, nella storia dell Formula 1. E parliamo del 1994, quando i punti erano assegnati solo ai primi 6, non ai primi 10 come adesso. 1994, l'anno delle ultime tragedie avvenute in Formula 1, Senna e Ratzenberger, quando là in giro gli avversari erano Damon Hill Schumacher, Hakkinen, Mansell, Alboreto, Alesi, Coulthard. Robetta.

Alla fine della stagione, Katayama fu premiato col "Premio Grinta Formula 1" da Autosprint. E si presentò alla premiazione in un grande teatro a Bologna, con un vestito elegantissimo, bianco e nero da Samurai. No, meglio, un vestito da Ronin, gli spiriti guerrieri ancora più bellicosi dei Samurai, indomabili e votati alla morte. Non sapeva una parola di Italiano (figuriamoci) ma manco di Inglese, e si faceva aiutare da un suo amico, una specie di "manager" che però parlava tipo "debucc isòn deteibbo"...  :DD
Eppure, a gesti, a mezze parole, a sorrisi e a inchini siamo riusciti a fare due chiacchiere. E lui era decisamente più emozionato di me...

Dopo la Formula 1, Katayama ha corso alla 24 Ore di Le Mans (pole-position e secondo assoluto nel 1999 con la Toyota Gt-One, un mostro vero, una macchina incredibile), poi ha fatto un paio di volte la Parigi-Dakar, ha corso tre o quattro Maratone, ha partecipato a gare estreme di Triathlon.

Spirito indomabile.

Superati i 40 anni ha iniziato a arrampicare, riuscendo a scalare i Sette Giganti della Terra (Kilimajaro, Monte Bianco, Aconcagua, McKinley e non mi ricordo gli altri) lasciandosi l'Everest e il K2 per tempi successivi...
Poi ha scoperto il ciclismo (come anche Prost, Webber, Alonso e tanti altri ex-piloti di Formula 1).

Alla fine del 2011 ha creato una Squadra professionistica in Giappone, dove il ciclismo come tantissimi altri sport sta vivendo un momento di grandissimo progresso. Si chiama Team Ukyo e ha attratto numerosi e importantissimi sponsor in Giappone. All'inizio aveva atleti all-Japan, nel giro di un paio d'anni ha ingaggiato corridori europei (anche l'italiano Valsecchi ha corso con Team Ukyo) e l'ha portata a livelli altissimi. Ora sta  pianificando l'ingresso nel Continental Tour e possibilmente, un giorno nel Pro-Tour, il ciclismo dei grandi.


 

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