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Comunque ci sono giocatori, a volte anche squadre che, anche se non sono la tua squadra o un giocatore della tua squadre, sai che hai per loro una certa benevolenza e, al limite quasi un affetto inspiegabile.
Quella Sampdoria è stato forse l'unica volta che il mio incommensurabile e religioso amore per la Lazio ha dovuto cedere una minima oncia d'amore a un'altra squadra, a altri giocatori.
Quando persero la finale di champions ci rimasi deluso quasi come una sconfitta della Lazio.
Ho un ricordo che, penso, nessun video su Youtube porta mai confermare. Lazio-Sampdoria al Flaminio, squadre che si riscaldano sul terreno di gioco prima della partita. Come tradizione gli avversari venivano, vengono fischiati appena si avvicinano agli spalti. Lo stesso stava accadendo quel giorno. I blucerchiati corricchiano, noi fischiamo, siamo laziali, lo dobbiamo fare...pero' a un certo punto Vialli e Mancini corrono uno accanto all'altro e, come per incanto, i fischi sembrano affievolirsi.
E divennero applausi. Forse è l'unica volta che ho visto una cosa del genere.
Li applaudimmo.
Probabilmente quella squadra assurda messa su da un presidente che era nato tifoso della Lazio ci ricordava che i miracoli, le imprese eroiche, quelle assurde, a volte accadono.
Ciao Gianluca