Mi dispiace, ma sto parecchio impicciato per rispondere più a lungo.
Io credo che, al momento, nell'intero comparto del calcio italiano non ci sia spazio per un investitore straniero estremamente facoltoso.
La Lazio é un affare, ma lo é anche per Lotito e lo é solo per personaggi del suo cabotaggio.
Se dobbiamo cambiare Lotito per cercarne un altro, magari più simpatico, magari più affabile, ma comunque dello stesso tenore allora non vedo la necessità né di una campagna stampa né nell'affido della missione a un advisor.
Restiamo nel generale, perché cosi' evitiamo di scavallare nell'antilotitismo o nel Lottiamo.
Oggi l'investitore estero che vuole entrare nel calcio italiano si trova di fronte una struttura arcaica, assai vecchia, incancrenita in un sistema assai poco "liquido" dove le rendite di posizione sono difficili da scardinare. Il tutto in strutture relativamente fatiscenti dove lo spettacolo fatica a vedersi in un ambiente in piena morosità.
Si, i valori morali sono belli, ma i grandi manager si muovono se c'é un businessplan serio, dove non si rischia di perdere barcate di soldi se, magari un prefetto ha deciso che le curve devono un agglomerato di cabine telefoniche o una associazione di ultras ha deciso che fa sciopero per 5 settimane.