A me piacciono allenatori che cercano di dare alle loro squadre l'impronta del gioco moderno, senza necessariamente essere fondamentalisti, e questo perché in genere ciò risulta in un gioco bello da vedere, che confesso essere il mio interesse primario nel seguire la Lazio (se si vince giocando male mi va bene uguale. Se si vince allo stesso livello ma giocando male, la metà delle partite non le vedrò - ma andrei allo stadio se fossi lì).
Un esempio sono i cross, che gli allenatori bravi stanno cercando di eliminare optando per il massimo di palla a terra e fraseggi (cominciò Arsène, stravolgendo per sempre il calcio inglese, ora Guardiola ne è il profeta lui si, piuttosto fondamentalista) sempre che non si abbia un centravanti alla Icardi che è nullo a partecipare al gioco ma bravo a concludere sui cross. Klopp lo fa ma avete visto il gol di Mane nell'ultima partita su cross di AA, ci sono eccezioni quando ha senso.
Questo è il calcio moderno, questo cerca di fare Gasperini e fa bene De Zerbi. Inzaghi ci prova pure lui, con alterni risultati perché dipende molto dallo stato di forma degli avanti. Lo scorso anno era un bijou anche se non lo faceva in modo ossessionato, in quanto si è cercata spesso la verticalizzazione in velocità che quest'anno non si trova.
Tutto ciò per dire che Sinisa per me sta bene ndo sta. È uno degli allenatori più lontani da questa filosofia. E poi la retorica delle palle mi disgusta, per quanto gli voglia bene come grande laziale.