Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista

0 Utenti e 5 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline gentlemen

*
14191
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #120 il: 14 Gen 2019, 12:21 »
...dimentica, tra gli inni del "vero" Napoli....Na Na napoli di Peppino di Capri...
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #121 il: 14 Gen 2019, 15:49 »
Io sono napoletano e non mi sembra abbia detto qualcosa di offensivo.
Questo clichè populista e tanti luoghi comuni sui napoletani non piacciono soprattutto ai napoletani perbene, è come se il romano venisse sempre rappresentato come il romanaccio cafone che si vede nei cinepanettoni.
De Laurentiis, produttore dei cinepattoni, che è originario di Torre Annunziata, ma romano d'adozione, non ha nulla di napoletano, nel senso migliore dell'appartenenza, di Napoli conosce l'Albergo Vesuvio e Capri, località in cui va più spesso, ed è ui stesso ad incentivare questa immagine che oggi spopola di napoletanità, lui vuole sfruttare l'immagine più popolana e populista di Napoli, che non è neanche quella reale.
Ricordate Ferlaino, l'ex-presidente del Napoli di Maradona, e di molti anni precedenti e seguenti ?
Ricordate per caso le sceneggiate sotto la curva alla fine di una partita vinta ?
Io andavo allo stadio con mio padre prima di maradona e durante gli anni di Maradona, squadra fortissima e vittorie importanti, eppure non ha mai visto balli sguaiati e sceneggiate che duravano 10 minuti, dopo le partite.
Striscioni e cori offensivi verso Napoli ed i napoletani ce ne sono sempre stati, ma non ricordo nessun loro allenatore che abbia teorizzato l'idea di abbandonare il campo.
Per me questo Napoli non è il Napoli che fu di Ferlaino, è un'altra cosa, vuole, per volontà del suo presidente, cavalcare l'immagine più populista possibile e commerciabile di Napoli, dai neomelodici ai classici luoghi comuni.
Non vi dico poi gli inni che De Laurentiis cerca di far creare per il suo Napoli, un giorno li posterò..., dalla tammuriata, alla tarantella, alla canzone neo-melodica....tranne poi mettere allo stadio le canzone dei Righeira o l'immancabile canzone del grande Pino Daniele, che sono anche canzoni belle, ma non sono canzoni per una squadra di calcio....insomma il trionfo dell'ovvio e del qualunquismo a scopo commerciale....eppure, parlando degli inni, il Napoli ce li ha....dal famigerato "Il Ragazzo della Curva B", a Gennarì di Peppino di Capri, passando per "La favola più bella"....inni bellissimi nati per il Napoli calcio e non canzoni scimmiottate ed adattate....e soprattutto nessun intento di "salvare la città" o di alimentare sentimenti di borbonico patriottismo (ridicolo....un regno che era più una colonia spagnola...)....il Napoli di Ferlaino era tutta un'altra cosa, c'era pure l'elemento popolare, ma lo era la l'ironìa, la scaramanzia (ricordate il ciucciariello con O'Pazzariello....?....la famosa scaramanzia di Ferlaino e tutti i tifosi, per cui la parola scudetto non si doveva nominare, e che non si festeggiava mai prima....insomma il contrario di quello che oggi si sente e si vede del Napoli Soccer di De Laurentiis, il quale ignora la storia del Napoli, il Comune gli ha offerto quasi a zero il centro sportivo di Soccavo, a Napoli, dove si allenava il fantastico Dio del Calcio, un tal Diego armando Maradona, e lui nenache lo ha preso in considerazione (ora versa in abbandono totale....altro che "difendo la città"...), il suo Napoli si allena a Castelvolturno....in un centro sportivo che non è proprietà nè di De Laurentiis nè del Napoli, ma dato in comodato d'uso da un privato....se il tifoso del Napoli avesse un reale senso di appartenenza, ed alcuni ce l'hanno, noterebbe molto queste cose.

Tu con questo "io sono napoletano" ogni volta che qualcuno vuol buttarci merda in faccia pare che ci godi ... l'altra volta il "lavali col fuoco non e' razzismo", ora un qualunquista "i re dell'ipocrisia" rivolto al tuo popolo non lo ritieni nemmeno offensivo .... vabbuo', sto notando che fai sempre "prego, accomodatevi, avete ragione, colpite piu' forte!" ... strano modo davvero di "essere orgoglioso" della propria napoletanita' come affermi ... ma fai come ti pare.

Comunque alcune precisazioni:

- De Laurentiis e' romano ... i suoi parenti erano torresi ... lui no.

- I tifosi del Napoli ai tempi di Ferlaino erano grosso modo come questi di oggi, di diverso c'erano meno donne e la curva A era piu' calma ma si cantava a squarciagola "porompompero", "oi vita mia" e "funiculi' funiculà" ...  comunque noi di sicuro non ci facciamo manovrare da ADL che anzi schifiamo proprio a pelle, gia' e' sopportato a stento, figuriamoci se puo' dettare una linea al tifoso quel pappone.

- Festeggiare con la curva alla fine delle partite non e' nessuna "sceneggiata sguaiata" ... e' un gioioso tributo di stima che i calciatori spontaneamente fanno ai tifosi unendosi ai loro cori ... perche' i nostri giocatori sanno cosa significa la maglia per noi, e' qualcosa che va oltre il calcio.

- Vero che cori e striscioni razzisti ne abbiamo sempre subiti e nessuno ha pensato a reazioni eclatanti ... ma le lamentele agli organi competenti ci sono sempre state, Maradona e' un esempio lampante, nel '90 provo' a sfruttare la cosa a vantaggio dell'Argentina ... il fatto che finalmente qualcosa si muova e' solo UN BENE per lo sport e che se ne faccia promotore un professionista del calibro di Ancelotti e' cosa encomiabile ... ma chiariamo che nessuno abbandonera' il campo, questa e' una bufala dei giornali piu' volte smentita.

- ADL ad onor del vero un solo inno ha commissionato, un jingle de "'o Surdato nammurato" in versione tammurriata (che non capisco perche' schifi in questo modo, visto che anche quella e' CULTURA del popolo partenopeo), non piacque ed e' stato accantonato gia' l'anno dopo. Il resto delle canzoni che vengono mandate allo stadio dal dj non sono inni ma semplici canzoni d'intrattenimento o per omaggiare Pino Daniele. E non capisco lo "scopo commerciale" ... guarda che se uno dopo averla sentita allo stadio si va a comprare un disco dei Righeira o di Pino alla societa' non va un soldo di diritti siae. Se poi si vuol contestare che il Napoli si rifaccia alle eccellenze di Napoli come la canzone, il teatro, i prodotti del territorio, il folklore popolare o gli scorci paesaggistici allora la cosa sarebbe assurda ... il Napoli e' la squadra di Napoli ed e' una delle piu' grandi passioni del nostro popolo ... l'uso dei simboli di Napoli da parte della squadra cittadina e' assolutamente normale perche' il calcio e' sempre stato, e' e sara' sempre CAMPANILE ... se voi esponete l'aquila imperiale, i vostri dirimpettai la lupa capitolina, a Milano il serpente dei Visconti e a Firenze il giglio mediceo non vedo perche' il Napoli non debba attingere alle radici culturali della citta'.

- Le bandiere del Regno di Napoli ci sono oggi come c'erano all'epoca di Ferlaino ... poi ognuno valuti la Storia come crede ... io non sono un nostalgico (in questo paese sgangherato ancora ci credo) ma sentire che eravamo una colonia spagnola quando dopo di loro sono arrivati regnanti che non parlavano mezza parola d'Italiano fa specie.

- Il centro di Soccavo mi pare sia ancora di Corbelli ... fa male vederlo all'abbandono ma oggettivamente non e' idoneo per ospitare una squadra di Serie A ... c'e' un solo campo (mi sembra neppure regolamentare) delle docce spartane e una foresteria che pareva un bed & breakfast .... gia' era inadatto ai tempi di Diego ... a maggior ragione lo sarebbe oggi che il calcio professionistico richiede spazi maggiori anche per giovanili, palestre, piscine e via dicendo ..... questo non giustifica minimamente ADL che colpevolmente non ha ancora messo un solo mattone a terra che sia di proprieta' del club ... ma prendere Soccavo tanto per prenderlo non vedo a che serva. Tra l'altro "difendo la città" e' il motto dei tifosi, mica il suo.


Hola!

Offline jp1900

*****
7942
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #122 il: 14 Gen 2019, 15:59 »
Mi pare che la nostra narrazione dell'essere Laziale a Roma, spesso si avvicini molto all'unicita' di cui si fregiano i napoletani, no ci trovo nulla di strano onestamente, specialmente parlando di tifo, nel sentirsi "speciali"
Io non penso di essere "migliore" di un amico romanista perchè tifo una squadra diversa, in tematiche differenti dal calcio.

Molti napoletani si, e uniscono il concetto di essere "veri" napoletani a quello di tifare Napoli. Trovo molte similitudini con i nostri dirimpettai, che infatti usano il termine "burino" in modo offensivo e ripetono all'ossessione il concetto di "romano e romanista" per convincersi di essere, anche loro, "migliori" di noi in base alla loro scelta di tifo.

JollyRoger, un "vero Napoletano" può tifare Juventus ed essere contro la squadra SS Napoli, per quello che pensi tu? I tuoi concittadini come la vedono?

Offline gentlemen

*
14191
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #123 il: 15 Gen 2019, 12:33 »
Tu con questo "io sono napoletano" ogni volta che qualcuno vuol buttarci merda in faccia pare che ci godi ... l'altra volta il "lavali col fuoco non e' razzismo", ora un qualunquista "i re dell'ipocrisia" rivolto al tuo popolo non lo ritieni nemmeno offensivo .... vabbuo', sto notando che fai sempre "prego, accomodatevi, avete ragione, colpite piu' forte!" ... strano modo davvero di "essere orgoglioso" della propria napoletanita' come affermi ... ma fai come ti pare.

Comunque alcune precisazioni:

- De Laurentiis e' romano ... i suoi parenti erano torresi ... lui no.

- I tifosi del Napoli ai tempi di Ferlaino erano grosso modo come questi di oggi, di diverso c'erano meno donne e la curva A era piu' calma ma si cantava a squarciagola "porompompero", "oi vita mia" e "funiculi' funiculà" ...  comunque noi di sicuro non ci facciamo manovrare da ADL che anzi schifiamo proprio a pelle, gia' e' sopportato a stento, figuriamoci se puo' dettare una linea al tifoso quel pappone.

- Festeggiare con la curva alla fine delle partite non e' nessuna "sceneggiata sguaiata" ... e' un gioioso tributo di stima che i calciatori spontaneamente fanno ai tifosi unendosi ai loro cori ... perche' i nostri giocatori sanno cosa significa la maglia per noi, e' qualcosa che va oltre il calcio.

- Vero che cori e striscioni razzisti ne abbiamo sempre subiti e nessuno ha pensato a reazioni eclatanti ... ma le lamentele agli organi competenti ci sono sempre state, Maradona e' un esempio lampante, nel '90 provo' a sfruttare la cosa a vantaggio dell'Argentina ... il fatto che finalmente qualcosa si muova e' solo UN BENE per lo sport e che se ne faccia promotore un professionista del calibro di Ancelotti e' cosa encomiabile ... ma chiariamo che nessuno abbandonera' il campo, questa e' una bufala dei giornali piu' volte smentita.

- ADL ad onor del vero un solo inno ha commissionato, un jingle de "'o Surdato nammurato" in versione tammurriata (che non capisco perche' schifi in questo modo, visto che anche quella e' CULTURA del popolo partenopeo), non piacque ed e' stato accantonato gia' l'anno dopo. Il resto delle canzoni che vengono mandate allo stadio dal dj non sono inni ma semplici canzoni d'intrattenimento o per omaggiare Pino Daniele. E non capisco lo "scopo commerciale" ... guarda che se uno dopo averla sentita allo stadio si va a comprare un disco dei Righeira o di Pino alla societa' non va un soldo di diritti siae. Se poi si vuol contestare che il Napoli si rifaccia alle eccellenze di Napoli come la canzone, il teatro, i prodotti del territorio, il folklore popolare o gli scorci paesaggistici allora la cosa sarebbe assurda ... il Napoli e' la squadra di Napoli ed e' una delle piu' grandi passioni del nostro popolo ... l'uso dei simboli di Napoli da parte della squadra cittadina e' assolutamente normale perche' il calcio e' sempre stato, e' e sara' sempre CAMPANILE ... se voi esponete l'aquila imperiale, i vostri dirimpettai la lupa capitolina, a Milano il serpente dei Visconti e a Firenze il giglio mediceo non vedo perche' il Napoli non debba attingere alle radici culturali della citta'.

- Le bandiere del Regno di Napoli ci sono oggi come c'erano all'epoca di Ferlaino ... poi ognuno valuti la Storia come crede ... io non sono un nostalgico (in questo paese sgangherato ancora ci credo) ma sentire che eravamo una colonia spagnola quando dopo di loro sono arrivati regnanti che non parlavano mezza parola d'Italiano fa specie.

- Il centro di Soccavo mi pare sia ancora di Corbelli ... fa male vederlo all'abbandono ma oggettivamente non e' idoneo per ospitare una squadra di Serie A ... c'e' un solo campo (mi sembra neppure regolamentare) delle docce spartane e una foresteria che pareva un bed & breakfast .... gia' era inadatto ai tempi di Diego ... a maggior ragione lo sarebbe oggi che il calcio professionistico richiede spazi maggiori anche per giovanili, palestre, piscine e via dicendo ..... questo non giustifica minimamente ADL che colpevolmente non ha ancora messo un solo mattone a terra che sia di proprieta' del club ... ma prendere Soccavo tanto per prenderlo non vedo a che serva. Tra l'altro "difendo la città" e' il motto dei tifosi, mica il suo.


Hola!
Tifo Lazio prorpio perchè non mi riconosco nel VOSTRO modo di tifare e di vivere la passione calcistica...passione che vivete (non tutti, la maggior parte....nula di male, la vivono così anche mio padre e mio fratello) in maniera Napolicentrica, nel senso che su ogni pensiero che esprimete non lo fate in maniera logica o obiettiva, ma solo se riguardi il Napoli oppure no....ad esempio la questione arbitrale, ne discutete solo se tocca i vostri interessi, però non toccate l'argomento se vi sono altre squadre favorite o danneggiate, a meno che non sia la Juventus che considerate, a torto, una vostra rivale....cmq sia chiaro nulla di personale, è giusto che ogni tifoseria abbia i suoi caratteri comuni, io trovo "cafone" fare balli sotto la curva ad ogni normale vittoria, tutto legittimo, solo questione di stile.
Se dici che il tifo del Napoli di oggi è lo stesso di 30 anni fa, allora forse non ricordi bene.
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #124 il: 16 Gen 2019, 11:47 »
Io non penso di essere "migliore" di un amico romanista perchè tifo una squadra diversa, in tematiche differenti dal calcio.

Molti napoletani si, e uniscono il concetto di essere "veri" napoletani a quello di tifare Napoli. Trovo molte similitudini con i nostri dirimpettai, che infatti usano il termine "burino" in modo offensivo e ripetono all'ossessione il concetto di "romano e romanista" per convincersi di essere, anche loro, "migliori" di noi in base alla loro scelta di tifo.

JollyRoger, un "vero Napoletano" può tifare Juventus ed essere contro la squadra SS Napoli, per quello che pensi tu? I tuoi concittadini come la vedono?

Scusa il ritardo ... sono stati giorni piuttosto impegnativi ... il discorso e' off topic, ma provo a risponderti brevemente.

Innanzitutto chi e' di Roma e sceglie di tifare Roma o Lazio sta comunque tifando per una squadra della sua citta' ... e' un discorso di gran lunga differente da uno di Napoli che si sceglie come squadra del cuore un club extracittadino.

"Vero napoletano" in che senso? Quello di "vero napoletano" e' un concetto che va oltre il calcio ... il fatto di tifare Napoli e' solo un atto di pura e coerente logica ... perche' quello e' il club della tua citta' e che ci rappresenta tutti ... come dicevo in un post precedente il calcio E' CAMPANILE ..... poi, oh, se si vuol fare scelte differenti si e' nel proprio diritto di farle, nessuno ti mena per strada ... sei tollerato ... ma nel suo piccolo e' un atto di tradimento, eh, pensare di essere anche simpatico francamente e' una bella pretesa ... ci sta che tutte le incongruenze di una scelta "anti-identitaria" ti vengano rinfacciate ... ma parliamo di sfotto', mica di violenza ... io ho amici dai tempi della scuola per cui in tema di calcio "tutto fa brodo" ... un gobbo, due milanisti e un parmense ... sono nati e cresciuti qua, napoletanissimi, ma quando ci vediamo li sfotto. Poi c'e' tutto un discorso da fare sul danno enorme che fanno al sistema calcio tutti questi tifosi che voltano le spalle alle squadre del proprio territorio (o alle proprie radici culturali) ... ma andremmo troppo fuori tema ... se si apre un topic apposito vi partecipo con piacere.

Hola!
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #125 il: 16 Gen 2019, 12:01 »
Tifo Lazio prorpio perchè non mi riconosco nel VOSTRO modo di tifare e di vivere la passione calcistica...passione che vivete (non tutti, la maggior parte....nula di male, la vivono così anche mio padre e mio fratello) in maniera Napolicentrica, nel senso che su ogni pensiero che esprimete non lo fate in maniera logica o obiettiva, ma solo se riguardi il Napoli oppure no....ad esempio la questione arbitrale, ne discutete solo se tocca i vostri interessi, però non toccate l'argomento se vi sono altre squadre favorite o danneggiate, a meno che non sia la Juventus che considerate, a torto, una vostra rivale....cmq sia chiaro nulla di personale, è giusto che ogni tifoseria abbia i suoi caratteri comuni, io trovo "cafone" fare balli sotto la curva ad ogni normale vittoria, tutto legittimo, solo questione di stile.
Se dici che il tifo del Napoli di oggi è lo stesso di 30 anni fa, allora forse non ricordi bene.


Ho 47 anni e in curva B mio padre mi ci ha portato da quando avevo i calzoni corti, al San Paolo ci sono cresciuto ... cosa era il tifo 30 anni fa me lo ricordo eccome.
La questione arbitrale e' un problema che riguarda TUTTI (a parte i gobbi) ... ovvio che una tifoseria ne parli maggiormente quando a rimetterci le penne e' la sua squadra.
Abbiamo concetti di "stile" diversi ... il calcio e' gioia e celebrare una vittoria insieme ai propri giocatori non e' niente di cafone, ma un ricompattarsi e far fronte comune per la causa ... ma tu continua pure a fare il tifo "stiloso" ... io faccio quello "identitario" e siamo entrambi contenti ... figurati se ho pretese di farti da guru. Saluti.

Hola!
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #126 il: 16 Gen 2019, 18:55 »
Scusa il ritardo ... sono stati giorni piuttosto impegnativi ... il discorso e' off topic, ma provo a risponderti brevemente.

Innanzitutto chi e' di Roma e sceglie di tifare Roma o Lazio sta comunque tifando per una squadra della sua citta' ... e' un discorso di gran lunga differente da uno di Napoli che si sceglie come squadra del cuore un club extracittadino.

"Vero napoletano" in che senso? Quello di "vero napoletano" e' un concetto che va oltre il calcio ... il fatto di tifare Napoli e' solo un atto di pura e coerente logica ... perche' quello e' il club della tua citta' e che ci rappresenta tutti ... come dicevo in un post precedente il calcio E' CAMPANILE ..... poi, oh, se si vuol fare scelte differenti si e' nel proprio diritto di farle, nessuno ti mena per strada ... sei tollerato ... ma nel suo piccolo e' un atto di tradimento, eh, pensare di essere anche simpatico francamente e' una bella pretesa ... ci sta che tutte le incongruenze di una scelta "anti-identitaria" ti vengano rinfacciate ... ma parliamo di sfotto', mica di violenza ... io ho amici dai tempi della scuola per cui in tema di calcio "tutto fa brodo" ... un gobbo, due milanisti e un parmense ... sono nati e cresciuti qua, napoletanissimi, ma quando ci vediamo li sfotto. Poi c'e' tutto un discorso da fare sul danno enorme che fanno al sistema calcio tutti questi tifosi che voltano le spalle alle squadre del proprio territorio (o alle proprie radici culturali) ... ma andremmo troppo fuori tema ... se si apre un topic apposito vi partecipo con piacere.

Hola!

🤪 :o
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #127 il: 16 Gen 2019, 21:29 »
[...] Poi c'e' tutto un discorso da fare sul danno enorme che fanno al sistema calcio tutti questi tifosi che voltano le spalle alle squadre del proprio territorio (o alle proprie radici culturali) ...[...]

Questa é una cazzata.
Eduardo te prenderebbe a sganassoni.
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #128 il: 16 Gen 2019, 22:38 »
ne stai a di' de cazzate

Hola!
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #129 il: 17 Gen 2019, 10:08 »
Questa é una cazzata.
Eduardo te prenderebbe a sganassoni.

Ma proprio no ... il danno e' concreto e visibile ... se proprio volete ve lo spiego ... ma poi si va off topic e giustamente verremmo richiamati dai mods.

Hola!
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #130 il: 20 Gen 2019, 12:43 »
Scusa il ritardo ... sono stati giorni piuttosto impegnativi ... il discorso e' off topic, ma provo a risponderti brevemente.

Innanzitutto chi e' di Roma e sceglie di tifare Roma o Lazio sta comunque tifando per una squadra della sua citta' ... e' un discorso di gran lunga differente da uno di Napoli che si sceglie come squadra del cuore un club extracittadino.

"Vero napoletano" in che senso? Quello di "vero napoletano" e' un concetto che va oltre il calcio ... il fatto di tifare Napoli e' solo un atto di pura e coerente logica ... perche' quello e' il club della tua citta' e che ci rappresenta tutti ... come dicevo in un post precedente il calcio E' CAMPANILE ..... poi, oh, se si vuol fare scelte differenti si e' nel proprio diritto di farle, nessuno ti mena per strada ... sei tollerato ... ma nel suo piccolo e' un atto di tradimento, eh, pensare di essere anche simpatico francamente e' una bella pretesa ... ci sta che tutte le incongruenze di una scelta "anti-identitaria" ti vengano rinfacciate ... ma parliamo di sfotto', mica di violenza ... io ho amici dai tempi della scuola per cui in tema di calcio "tutto fa brodo" ... un gobbo, due milanisti e un parmense ... sono nati e cresciuti qua, napoletanissimi, ma quando ci vediamo li sfotto. Poi c'e' tutto un discorso da fare sul danno enorme che fanno al sistema calcio tutti questi tifosi che voltano le spalle alle squadre del proprio territorio (o alle proprie radici culturali) ... ma andremmo troppo fuori tema ... se si apre un topic apposito vi partecipo con piacere.

Hola!

la squadra di calcio come scelta identitaria e' l'ennesimo attestato della bancarotta culturale che affligge l'Italia e in particolare le realta' meridionali. Vivere come tradimento la scelta di tifare una squadra piuttosto che un'altra e' una cosa talmente ridicola che sarebbe perfino inutile commentarla se non sapessi per esperienza diretta che purtroppo a Napoli piu' che altrove viene spacciata come verita' scolpita nella pietra. Come se un torinese si dovesse vergognare di tifare napoli e viceversa.
La scelta della squadra ha a che fare con tante cose che non centrano nulla con l'attaccamento alla propria citta o cultura e ci sono moltissimi napoletani orgogliosi della propria citta' che tifano altre squadre e che non hanno nulla di cui vergognarsi rispetto a gente come te che li accusa di essere traditori.
Nel caso chi dovrebbe vergognarsi e' chi nella vostra citta passa il tempo a insultare se non peggio i tifosi avversari e a rendergli la vita difficile per poi andare a piagnucolare quando sentono i cori contro. Cori stupidi che pero' siete  i primi a sapere che non sono  letterali e il vesuvio lavali con il fuoco equivale al milano in fiamme che a Napoli veniva spesso intonato. Nessuno pensa che a parte qualche psicopatico i tifosi juventini o interisti sarebbero felici di una eruzione del vesuvio o quelli napoletani di un incendio a Milano, sono cori idioti che come tali vanno trattati.Ma quando c'e' da fare le vittime non sia mai che voi vi perdiate l'occasione.

Offline pan

*
4575
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #131 il: 20 Gen 2019, 18:11 »
le proprie radici o identità culturali non c'entrano proprio niente con il tifo per la squadra del cuore.
ha a che fare più con l'innamoramento fuori da ogni logica che ti fa ritrovare perso per chi non avresti mai immaginato. se non fosse così ti dovresti innamorare solo di persone della tua città. se succede non penso che perdi la tua appartenenza etno/antropologica.
poi, (ma questo è proprio una cosa personale, sono di parte, ammetto, quindi risulta un argomento meno condivisibile), tifare una squadra non della tua città, non portata in dote quindi da tuo padre, da un'iniziazione parentale o da uno scontato automatismo geografico, acquista ai miei occhi un valore ancora più intenso.
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #132 il: 21 Gen 2019, 14:13 »
Il discorso di JR23 e' identico a quello dei "romani e romanisti" .

P.S.: e sinceramente mi fa leggermente schifo . Perche' e' la consacrazione dello stereotipo . Della omologazione . Del razzismo inverso . Ma poi contento lui , contenti tutti e pure sticatsi  :)

Offline jp1900

*****
7942
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #133 il: 25 Gen 2019, 12:53 »
Il discorso di JR23 e' identico a quello dei "romani e romanisti" .

P.S.: e sinceramente mi fa leggermente schifo . Perche' e' la consacrazione dello stereotipo . Della omologazione . Del razzismo inverso . Ma poi contento lui , contenti tutti e pure sticatsi  :)
E' quello che cerco di dire (a quanto pare con scarso successo, ma me ne farò una ragione  :=)) ). Se ti celebri come "speciale" perchè sei napoletano, aspettati che qualcuno farà lo stesso, in negativo, per la stessa ragione.

Offline NEMICOn.1

*
7288
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #134 il: 25 Gen 2019, 13:25 »
Adesso però Jolly dovrebbe spiegare il suo discorso del perche i tifosi che non tifano le squadre delle proprie città creerebbero un danno al sistema calcio .
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #135 il: 26 Gen 2019, 10:18 »
Adesso però Jolly dovrebbe spiegare il suo discorso del perche i tifosi che non tifano le squadre delle proprie città creerebbero un danno al sistema calcio .

Uhm ... avevo lasciato perdere questo topic ... ora vedo che erano arrivate risposte che non mi sono arrivate in notifica ... ma non so quanto abbia senso rispondere adesso dopo che e' passata una settimana ... inoltre ieri un user mi chiede di dire la mia sul danno causato dai tifosi che non tifano le squadre del proprio territorio ... ma saremmo ot ... facciamo così ... un mod mi dia l'assenso e sviluppiamo il discorso ... o al limite aprite un topic apposito e ne parlo volentieri.

Hola!

Offline gentlemen

*
14191
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #136 il: 26 Gen 2019, 12:54 »
Secondo me ogni Club ha la sua storia e ha nella sua storia sia lua sua identità, per cui il senso di appartenenza è soggettivo e diverso.
JR239 il tuo discorso non fa una piega, dal tuo sentire e punto di vista, e da napoletano d'origine (nel senso che non sono napoletano come tifoso) capisco il tuo sentire perchè a Napoli, da sempre, e per la storia del Club azzuro (sia SSCN del 1926, sia Napoli Soccer di De Laurentiis del 2004 che ne ha acquisito il titolo) c'è stata la completa identificazione con la Città, per cui il Napoli è la squadra della Città, e non c'è nulla di male nell'identificarsi nel farsi portatori dei valori propri della napoletanità, in senso popolare, da parte di chi tifa Napoli, anzi è anche naturale.
La mia famiglia d'origine tifa Napoli, moltissimi amici, ma tranne pochissimi malati di calcio, e del Napoli, in pochi, per l'appunto, conoscono nei dettagli la storia del Napoli o attribuiscono a  questa una particolare importanza, magari i più "storici" sanno di alcuni giocatori famosi, e qualche racconto sportivo.
Ci sono altri club che vivono naturalmente il naturale legame con la terra e la città che rappresentano, la stessa AS Roma fu creata su diktat preciso del governo fascista di allora, perchè c'era da parte di quest'ultimo, la volontà di creare il campionato italianio in cui dovevano essere rappresentate le maggiori città d'Italia, il famoso campionato dei campanili, e secondo questa idea ogni città doveva avere un Club, a parte eccezioni di Club storici come Milan, Inter e Juventus e, per l'appunto, Lazio, le quali furono lasciate libere nel decidere se voler convogliare o fondersi con questa squadre "pro loco", o meno....senza scendere nei dettagli, che magari ti invito per sola cultura storico calcistica ad approfondire ( http://www.laziowiki.org/wiki/Pagina_principale)...diciamo che ogni Club, e quindi ogni tifoseria ha il suo senso d'appartenenza.
Ti dico solo, ma non è retorica, credimi, che per Noi Laziali il 9 gennaio è davvero una data importante, e che magari preferiamo perdere una o più partite, giocare senza coppe europee, ma non rinunceremmo mai alle nostre peculiarità storiche, siamo più fieri di aver avuto il Generale Vaccaro che Veron o Crespo, ci commuoviamo se ricordiamo Piola Fiorini e Giordano, mentre siamo tiepidamente compiaciuti (nulla di più) se pensiamo a Salas o Boksic....Chinaglia lo portiamo nel cuore non perchè vinse, insieme agli altri, lo scudetto del 1974, ma perchè fece rinascere, insieme agli altri della banda Maestrelli, l'orgoglio di essere Laziali, perchè io e Noi non siamo tifosi della Lazio....SIAMO LAZIALI....perdonami, può sembrare retorica, ma non lo è, e lo scrivo io che odio la retorica.
Non ti parlo più di Noi Laziali, ma se ti capita...prova aguardare bene in volto un tifoso del Torino....guardalo bene....un club che non vince da anni, e che in città convive con un Club che vince sempre e che domina...ebbene non ti parlo di una questione di appartenenza alla Città, tutt'altro....guarda bene il tifoso del Torino magari non di Torino....ti posso assicurare che difficilmente osserverei un volto così orgoglioso, fiero e soddisfatto di avere quella Fede, orgogliosi dei valori e della loro storia.
Scusami se ti ho annoiato, ma era solo per fare capire che ci sono dei club che non sono delle Pro Loco da dare alla cittadinanza per far tifare una squadra.
Ciao.
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #137 il: 30 Gen 2019, 16:30 »
gli ululati a koulibaly ieri sera li ho sentiti solo io? e gli ululati a zapata in occasione di atalanta-corropoli?

Offline bak

*
20168
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #138 il: 17 Apr 2019, 12:01 »
Milano, dietro gli spari in via Cadore spunta la pista delle faide in curva

Tra le piste seguite dagli investigatori della Squadra Mobile che stanno indagando sull'agguato di venerdì 12 aprile a Milano in via Cadore ce n'è una che porta al primo anello della curva Sud dello stadio di San Siro. È la ricostruzione che fanno Cesare Giuzzi e Gianni Santucci nelle pagine milanesi del Corriere della Sera di oggi.

i commandos e gli sconvolts — L'assalto a Enzo Anghinelli, 46 anni, bersagliato da cinque pallottole calibro 9 mentre si trovava a bordo della sua auto, è fallito solo perché il colpo potenzialmente mortale gli ha attraversato la testa senza ucciderlo. L'uomo, un lungo curriculum criminale che nulla ha a che fare con lo stadio, ha però nel suo passato una frequentazione del gruppo ultras degli "Sconvolts", scomparso dagli spalti prima della metà degli anni Duemila. Una compagine del tifo rossonero legata a un'altra, cacciata dal Meazza nel 2016 al culmine di scontri con la "Curva Sud", quella dei "Commandos tigre".
 
 il legame — Ma quale è la connessione, secondo gli agenti della Mobile, tra l'agguato che ha portato Anghinelli in coma e gli Ultras? Innanzitutto il fatto - come ricostruito dal lungo articolo di Giuzzi e Santucci - che la vittima degli spari, dopo una lunga detenzione, avesse negli ultimi mesi ripreso a frequentare San Siro, proprio sedendo al primo anello, nella zona un tempo occupata dagli "Sconvolts". Non solo, il suo avvocato - a sua volta un tifoso che ha sempre frequentato i "Commandos" - lo scorso 18 dicembre è stato aggredito e pestato durante una trasferta a Bologna e negli ultimi mesi, come risulta alla Digos, che marcano stretto i movimenti della Sud, ha iniziato a frequentare il "giovane" marchio dei "Black devils". Un gruppo, da un paio d'anni a San Siro, che avrebbe portato in curva rapporti con la 'ndrangheta.

la stretta — Ma se, a quanto risulta al Corriere, pare che Anghinelli non avesse alcuna mira particolare verso gli spalti di San Siro, il suo ritorno e il suo legame con l'avvocato, potrebbe aver creato qualche tensione. Due filoni quindi, per la Mobile, quello iniziale degli affari di droga della vittima, ma anche i suoi movimenti al Meazza, tanto che ieri l'avvocato è stato fermato mentre era in partenza per le vacanze sequestrandogli i cellulari. Non solo: c'è un episodio da chiarire. Anghinelli il 17 marzo, prima del derby, avrebbe avuto a San Siro un confronto, sfociato in un pestaggio nei suoi confronti, con alcuni personaggi della curva. Un fatto che Anghinelli non ha mai denunciato e che è emerso solo quando era già al Policlinico.

Gasport 

Online seagull

*****
10945
Re:Calcio, violenza, razzismo e violenza razzista
« Risposta #139 il: 02 Mag 2019, 18:31 »
Avete visto quel video che gira, dove alcuni calciatori (si, calciatori professionisti) del Brescia neo-promosso decidono che è bello festeggiare la promozione in A con un coro di “terun, terun ”.....? Che imbecilli, porcaccia la miseria.
 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod