Jasurbek Yakshiboev è un attaccante uzbeko.
A marzo 2020, mentre il mondo si fermava, era diventato "famoso". Ad un certo punto la Bielorussia, dove il covid "non arrivava" perché in Bielorussia ci sono "vodka e trattori" (cit. Lukashenko), era l'unico posto dove si giocava a calcio.
All'esordio con la maglia dell'Energetik-BGU Minsk, la squadra dell'università statale bielorussa, aveva steso con una doppietta il BATE Borisov, una squadra ormai nota in Europa dato che da più di 10 anni bazzica Champions e Europa League con discreti risultati per essere bielorussa.
Dopo 9 gol in 14 partite nel mercato di riparazione passa allo Shakhtar Soligorsk. Con 7 gol in 13 partite, aiuta i minatori a tornare a vincere il campionato dopo 15 anni.
Le sue prestazioni convincono il Legia Varsavia a investire ben 300k (secondo transfermarkt) per acquistarlo dagli uzbeki del Pakhtakor che mantenevano il controllo del cartellino. In metà campionato con i polacchi gioca solo la miseria di 11 minuti in uno 0-0 di fine anno contro il Wisla Cracovia.
Il 30 agosto passa in prestito allo Sheriff, squadra di uno stato fantasma con lontani legami addirittura con il KGB, qualificatasi alla Champions League battendo a suon di grandi prestazioni avversari più quotati come Stella Rossa e soprattutto Dinamo Zagabria. Una multinazionale con giocatori da posti come Trinidad e Tobago, Malawi, Niger, Lussemburgo e Adama Traorè (quello forte, mica quello che gioca nella nazionale spagnola). Yakhshiboev parte titolare nella storica vittoria 2-0 a Tiraspol contro lo Shakhtar.
Ieri c'è stato il ritiro delle sanzioni da parte della UEFA a Real, Juventus, e Barcellona per la storia della Superlega, causato dal ricorso delle tre al tribunale di Madrid.
Stasera Yakhshiboev porta in vantaggio lo Sheriff Tiraspol in Champions League contro Alaba, Curtois, Hazard e Benzema al Santiago Bernabeu.