Io non so come raccontino i vari sport fuori dall'Italia, ma quello che noto da noi è che viene riproposto lo stesso schema, gli stessi argomenti e lo stesso tipo di narrazione qualsiasi sia lo sport che viene raccontato, probabilmente pure perché mancano professionisti di un certo tipo.
Da noi viene appiccicato il modo con cui si racconta il calcio a più o meno tutti gli altri sport. Stesse modalità e spesso pure le stesse persone.
Parlo per la Francia, che conosco, gli altri paesi no. E' la stessa solfa. Nazionalismo spicciolo gettato a piene mani. Purtroppo é anche un problema di tv spettacolo, che deve anche oltre ogni limite spettacolarizzare il tutto. Ricordo alle Olimpiadi Pechino, sulla televisione francese, guardavo, era mattina, le prove di BMX, sport simpatico, ma sempre di BMX si trattava, con la vittoria del francese Julien Absalon, che aveva già vinto ad Atene e bissava il suo oro olimpico.
Il telecronista, mentre l'atleta si involava verso il traguardo da solo, urlava a squarciagola :
"Absalon nella storia dello sport mondiale, nell'Olimpo dei più grandi, come Jesse Owens, come Carl Lewis, come Mohammed Aliiiiii !!!!"
Ricordo che sbottai a ridere per 10 minuti. A mio avviso era anche insultante per il grande risultato ottenuto. Il senso della misura si perde rapidamente. Come, appunto, ricordo la sera d'estate di due anni fa, quando a casa al mare di un mio amico tutta la sua famiglia era davanti allo schermo per vedere una finale olimpica di tiro al piattello in cui c'erano due italiani su tre finalisti, e pure la nonna urlava di gioia commentando eventuali errori tecnici ed era difficile capire l'assurdità della situazione.
Fino al 1998 la nazionale francese di calcio era una squadra di meravigliosi perdenti. A parte la parentesi di un europeo giocato in casa e vinto il resto, fino a quel momento, é stata una serie inestimabile di sciagure. Il livello dei commentatori era di una squallido da fare invidia a Carlo zampa.
Ora é migliorato, ma il commentatore faro per tanti anni fino al 2003, il loro Nando Martellini per farla semplice, Thierry Roland era un ignobile razzista che durante le telecronache non esitava a tirare fuori le più beceri frasi contro gli avversari. Dai tedeschi nazisti, agli italiani ladroni passando per gli inglesi mangiatori di marmellata. Un vero cretino. Durante Lazio-Nantes, champion's league 2000/2001 la sua telecronaca fu un qualcosa di assolutamente ignobile. Quando mori' fui contento. per dire.
Stammerda.