La Juve mi è sempre stata sulle palle.
Il Milan meno, al netto del fattore politico e del furto che ci fecero (grazie anche a Marchegiani, tra gli altri).
Anzi, l'ho ammirato quel Milan: ricordo che l'unica volta che ho esultato ad un gol come se fosse della Lazio fu quando Van Basten segnò a Madrid.
Un gesto tecnico incredibile.
Ma è una ammirazione che nasce da lontano: da piccolo conservavo gelosamente una foto in bianco e nero, con tanto di dedica, di quello che ritengo essere stato - assieme a Baggio - il più forte giocatore italiano dal dopoguerra ad oggi: Gianni Rivera