La cosa che non è chiara a juventiini, interisti e milanisti, è che se hanno vinto molto è solo perché a Torino c’è la famiglia agnelli, a milano i Rizzoli, Moratti, berlusconi eccetera. Uno scudetto a Napoli, Roma, Firenze o Cagliari, ne vale dieci vinti tra Torino e milano. Quando i soldi contavano relativamente, dominavano Genoa, Casale Monferrato, Vercelli e l’equilibrio (onestamente concentrato al nord) era molto maggiore.
L’arroganza della famiglia agnelli relativa ai criteri di ripartizione dei diritti TV accoppiata con l’idea di fare il campionato d’elite Europea, e alla cosiddetta “squadra B”, vi rende odiosi al resto d’italia. Niente di personale verso i singoli e, segnatamante, verso noneinparticular, ma le cose stanno così. Aggiungiamo che il 70% degli juventini lo sono perché “gli piace vincere facile” ed ecco un quadro chiaro. È anche vero che gli juventini romani sono più o meno simpatizzanti laziali e ciò vi rende meno antipatici a noi laziali, ma molto spesso basta che apriate bocca che subito affiora la spocchia.