Rispondo a Genesis: se emergesse una complicità di Lotito nel “dossieraggio” contro il presidente della FIGC io penso che Lotito sarebebe radiato. Anche perché i ruoli inquirenti e giudicanti della giustizia sportiva sono molto vicini a Gravina (e a Malagó).
Poi, parlando del merito del “dossier”, un ragionamento comttofattuale spiega in un certo modo quello che è accaduto.
Gravina, mentre vende un bene che amministra (diritti televisivi della federazione che presiedeva), fa un affare molto lucroso con chi deve comparare (Bogarelli).
E già questo è, quanto meno, inappropriato.
Anzi no, Bogarelli lo mette in contatto con “qualcuno-non si sa - chi”, un terzo, interessato guarda caso alla collezione di libri antichi di Gravina, terzo che mette un sacco di soldi (1.2 milioni) ma poi, al momento di pagare, non paga Gravina, eh no!!, paga un quarto (la figlia della compagna di Gravina) mentre si compra una casa. Ossia bonifica la somma a chi sta vendendo la casa alla figlia della compagna do Gravina.
Ossia, la classica triangolazione della corruzione: i soldi al corrotto non li paga il corruttore, ma un soggetto ulteriore, vicino al corrittore, che li fa arrivare ad un soggetto diverso dal corrotto (ma saldamente legato a quest’ultimo).
Se i soldi fossero arrivati a Gravina, avrei avuto più dubbi. Letta così, mi pare quasi certo che il marcio ci sia.
Poi, deprecabile che tutto nasca perché qualche verme ti spia nella mutande. Ma Gravina dovrebbe farsi da parte, subito.