F.I.G.C.

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Offline PARISsn

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #60 il: 18 Lug 2024, 17:45 »
il problema è che il ministro è tifoso della Lazio, perciò gravina se deve darci contro fa "cumulo" di entrambi i personaggi e ci propina una "doppia dose" di arbitraggi sfavorevoli...  :=))

eh pero' il Ministro dello sport è quello che  lo paga ( attraverso il coni ) e qui poi non si tratta di essere laziali o juventini, questo nella sua presidenza  ha fallito la qualificazione ai mondiale ed era la seconda di seguito, abbiamo fatto un europeo penoso, sta  indagato per la questione dei tornei giovanili, sotto inchiesta per autoriciclaggio...in un paese normale questo il massimo che si potrebbe avvicinare allo sport sarebbe vedere un torneo di pulcini  8)

Offline mr_steed

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #61 il: 29 Lug 2024, 16:05 »

Offline PARISsn

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #62 il: 29 Lug 2024, 23:08 »
il discorso di Gravina a me per principio starebbe pure bene, e cioe' perche i pochi che hanno i soldi debbono contare piu' dei tanti che sono poveri ? il fatto è che lui questo discorso non lo fa per spirito di " democrazia " ma solamente perche le leghe minori lo votano e se le tiene buone e poi visto che si parla alla fine di calcio, " la cosa piu' importante tra le cose meno importanti " come disse qualcuno, perche la cosa che  i ricchi contano piu' dei poveri va bene  in tutte le cose davvero importanti ( dove non dovrebbe esserlo ) e nel calcio no ? la sussidiarita'?? giustissima, non si tocca, ma perche devi anche avere lo stesso peso politico ? sarebbe  bello che  in fabbrica gli operai avessero la stessa voce  in capitolo del padrone che  li paga, nel prendere decisioni, ma non è cosi', pero' praticamente nel calcio funziona cosi'...senza soldi della serie A la  C e i Dilettanti sparirebbero e sta cosa deve avere  un peso secondo me
Re:F.I.G.C.
« Risposta #63 il: 29 Lug 2024, 23:27 »
Re:F.I.G.C.
« Risposta #64 il: 23 Set 2024, 12:17 »
“Quote sui diritti tv a Gravina? Da Floridi dichiarazioni calunniose”: il presidente Figc annuncia querela contro l’uomo di Lotito
“Quote sui diritti tv a Gravina? Da Floridi dichiarazioni calunniose”: il presidente Figc annuncia querela contro l’uomo di Lotito

di F. Q. | 22 Settembre 2024

Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha dato mandato ai suoi avvocati per “agire nelle sedi giudiziarie competenti” dopo che oggi il Fatto Quotidiano ha raccontato del contenuto della testimonianza agli atti dell’inchiesta della Procura di Perugia di Emanuele Floridi, esperto di marketing, prima collaboratore e amico di Gravina e poi diventato uomo di fiducia di Claudio Lotito. Floridi accusa senza particolari giri di parole Gravina: “Avrebbe dovuto incassare una percentuale” sulla cessione dei diritti tv della Lega Pro, dice ai pm, e questa cifra “gli doveva essere versata da Bogarelli (…) ovviamente non in modo formale”. La vicenda è quella che lega l’affare tra l’assegnazione di una consulenza sui diritti tv della Lega Pro di calcio – di cui Gravina è stato presidente fino al 15 ottobre 2018 – alla società Isg di Marco Bogarelli (scomparso nel 2021) per 250 mila euro in cinque anni, alla compravendita di una collezione di libri antichi di proprietà di Gravina che Bogarelli stava per acquistare versando 350 mila euro che sarebbero poi stati utilizzati dalla figlioccia di Gravina come caparra per l’acquisto di un appartamento. Soldi alla fine restituiti. Il caso ha generato un’inchiesta oggi incardinata alla Procura di Roma che vede Gravina indagato per autoriciclaggio.

Per gli avvocati di Gravina Leo Mercurio e Fabio Viglione le dichiarazioni di Floridi sulle presunte percentuali da incassare sono “totalmente fantasiose e per l’effetto calunniose”. “Queste attività di illecita creazione di dossier – scrivono ancora i legali in una nota – con accuse ed illazioni costruite a tavolino, delle quali la Procura di Perugia si sta occupando, sono evidentemente alimentate da artificiose ricostruzioni i cui autori risponderanno in tribunale. Il presidente Gravina è estraneo a qualunque condotta illecita ed ha sempre agito con onestà e nel pieno rispetto delle regole”.

Dal canto suo Floridi risponde: “Leggo nuovamente che il dott. Gabriele Gravina annuncia querele nei miei confronti continuando nell’opera sistematica di lesione della mia reputazione. A tal proposito, augurando al dottor Gravina che le autorità accertino la sua estraneità a ogni accusa che gli viene mossa, debbo ricordare che quanto riportato dai media questa mattina è evidentemente riferito a stralci di un interrogatorio da me reso davanti al pm di Perugia, inopinatamente reso pubblico nonostante la sua secretazione. Sottolineo nuovamente che sono stato ascoltato dalla Procura come ‘persona informata sui fatti‘ e confermo che mi limiterò, se necessario, a rispondere, in modo documentato, esclusivamente nelle sedi competenti”.

Re:F.I.G.C.
« Risposta #65 il: 06 Nov 2024, 18:04 »
da llsn


In relazione alla nota recentemente pubblicata dall’Ansa, a voce del direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani e in cui spiegava la sua estraneità alle accuse di dossieraggio nei confronti del presidente della Figc Gabriele Gravina, vi pubblichiamo un lancio di agenzia diffuso da AdnKronos per spiegare in maniera più dettagliata la questione che vede coinvolto il numero uno della Federcalcio.

L'inchiesta su Gabriele Gravina, già presidente della Lega Pro, è stata trasmessa a Roma direttamente dal procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. "Un'azione che certifica che l'indagine esplorativa del Gruppo Sos della Direzione nazionale antimafia, all'epoca guidata dal luogotenente della Guardia di finanza Pasquale Striano, finito sotto inchiesta a Perugia insieme all'ex pm Antonio Laudati (nel frattempo andato in pensione), non era un'attività di dossieraggio", ricostruisce La Verità. Tant'è, viene spiegato nell'articolo pubblicato oggi, "che la Procura di Roma ha subito aperto un fascicolo che ha prodotto una recente richiesta di sequestro preventivo da 140.000 euro che ha diviso i giudici. Il gip, infatti, non l'ha accolta e la Procura ha fatto ricorso al Riesame. Proprio al Riesame è stato depositato un approfondimento delegato dal pm di Piazzale Clodio Maria Sabina Calabretta al Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di finanza che si è concentrato 'sulle modalità con le quali Gravina avrebbe più volte simulato la vendita di una collezione di libri antichi di sua proprietà facendo ricorso a contratti d'opzione a titolo oneroso, per giustificare formalmente la retrocessione di parte della somme pagate annualmente dalla Lega Pro in favore della Igs Ltd'". Ricostruzione che conferma le scoperte della Verità e "che smonta l'ipotesi del complotto ventilata da Gravina".

"Il contratto al centro dell'attività investigativa - si legge sul quotidiano - è stato firmato il 16 ottobre 2018, coincidenza, un giorno prima delle dimissioni di Gravina. E ci sarebbero delle 'somme', secondo la Guardia di Finanza, che 'sarebbero retrocesse a Gravina quale utilità garantita a fronte del patto corruttivo'. Si tratta di un accordo quinquennale (scadenza al 30 giugno 2023) per un corrispettivo di 250.000 euro per ogni stagione sportiva, ovvero 1.250.000 euro per le cinque stagioni. E i risconti, proprio come aveva svelato la Verità, gli investigatori li avrebbero cercati nel carteggio tra la vicesegretaria della Lega Pro Chiara Faggi e Caterina Cameli della Isg (nominativo che compare tra quelli ricercati da Striano nelle banche dati)".

La Isg, secondo la ricostruzione dei finanzieri, "avrebbe 'corrisposto a Gravina le somme promesse attraverso un contratto di consulenza con una società londinese, la Ginko, che aveva opzionato una collezione di libri storici posseduti da Gravina e valutati 1 milione di euro'". La Verità ricostruisce quindi i movimenti bancari: gli inquirenti "si sono concentrati su sette bonifici ricevuti dal manager da due diverse società straniere per un totale pari a 320.000 euro".

Offline mr_steed

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #66 il: 14 Nov 2024, 23:16 »
https://www.alfredopedulla.com/serie-a-undici-le-squadre-contrarie-al-ricorso-contro-il-nuovo-statuto-figc/

alla fine le "solite note":

Atalanta, Bologna, Como, Fiorentina, Inter, Juventus, Monza, Parma, Roma, Udinese e Venezia.
Re:F.I.G.C.
« Risposta #67 il: 25 Nov 2024, 01:59 »
Essendo un tema che riguarda il calcio italiano (anche se non solo) credo sia questo il topic giusto...

Il calcio e l’ipocrisia del “segno rosso”: chi è accusato di stupro gioca lo stesso

Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, i club professionistici partecipano a iniziative e campagne sociali. Con un gigantesco paradosso: tra i testimonial ci sono anche uomini accusati di violenza sessuale o addirittura condannati in primo grado. Gli statuti dei club non prevedono linee di condotta specifiche. Il confronto con l’estero

In campo contro la violenza sulle donne, di nuovo, come ogni anno, ma restando allo stesso tempo ambigui sul tema come pochi altri ambienti nel nostro paese. In tutti i campionati professionistici, i giocatori porteranno un segno rosso sul volto e messaggi per sensibilizzare sulla violenza di genere, lo faranno in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di lunedì 25 novembre. Con un gigantesco paradosso: tra i testimonial di questa iniziativa avremo probabilmente anche quattro giocatori già condannati per stupro in primo grado.

Il caso più noto è quello di Manolo Portanova della Reggiana (Serie B), condannato a 6 anni nel dicembre 2022, quello più recente coinvolge Michael Liguori, stella del Padova capolista nel girone A della Serie C, 3 anni e 4 mesi nello scorso ottobre. Altri due giocano in Serie C: sono Gianni Manfrin della Virtus Verona e Santiago Visentin del Cerignola, condannati a 6 anni nel gennaio 2023 assieme ad altri tre compagni, all’epoca tutti della formazione veneta.

Ma l’elenco è purtroppo lungo: Carmine Cretella, con Liguori al Padova, è rinviato a giudizio con l’accusa di aver stuprato una 14enne a Messina nel 2020, quando il calciatore aveva 18 anni. E di nuovo in B, al Catanzaro ma in prestito dal Torino, gioca Demba Seck, due volte accusato di revenge porn. In uno dei due casi è in corso un’indagine nei confronti del pm, sospettato di aver agito per favorire il calciatore per ragioni di tifo.

Un quadro abbastanza allarmante, che non può non sollevare la questione su come il calcio italiano si accosta al tema della violenza sulle donne. Oltre alle iniziative di facciata, urge una profonda riflessione sulle responsabilità dell’intero sistema. Portanova gioca regolarmente perché, come diceva nell’ottobre del 2023 il presidente della Reggiana Carmelo Salerno, i calciatori non devono essere modelli di vita e ai club deve interessare solo ciò che fanno in campo, almeno fino a una sentenza definitiva. Per lo stesso motivo, il Padova ha di recente ribadito che non prenderà alcun provvedimento nei confronti di Liguori e di Cretella.

Le cose sono un po’ più complicate di così. Prendiamo il caso di Seck. Il pm Enzo Bucarelli è stato accusato, nell’agosto 2023, di aver spinto la vittima a ritirare le accuse, di aver cancellato delle prove e di aver avvertito in anticipo il Torino di una perquisizione, telefonando al team manager Marco Pellegri. Il club granata ha quindi avuto un ruolo, seppur penalmente non rilevante, nell’indagine sul suo giocatore: «Il pm è un mito, sta cercando di aiutarci», aveva detto Pellegri all’allora allenatore del Torino Ivan Jurić.

Per quanto riguarda Manolo Portanova, a fine marzo del 2022 venne convocato dal ct dell’U21 Paolo Nicolato e schierato in due partite della Nazionale giovanile, sebbene le accuse nei suoi confronti fossero note dal giugno precedente. Il 28 marzo, il giorno prima di scendere in campo contro la Bosnia e tre dopo aver affrontato il Montenegro, Portanova veniva rinviato a giudizio. Se l’attività che prosegue con i club viene spiegata anche con ragioni di diritto del lavoro, nessun avvocato avrebbe mai impugnato una mancata convocazione in Nazionale.

Cosa succede all’estero
In Francia sembrano più sensibili. Un mese fa l’allenatore della Nazionale di rugby Fabien Galthié ha fatto sapere che Oscar Jégou e Hugo Auradou, accusati di stupro durante la tournée estiva in Argentina, non verranno selezionati finché la loro posizione non sarà stata chiarita. In una intervista con L’Equipe ha detto di non aver dormito per settimane: «Hanno un dovere di testimonianza nei confronti dei giovani».

Fuori dall’Italia si agisce in modo diverso. Nel gennaio 2023 il difensore brasiliano Dani Alves è stato arrestato a Barcellona con l’accusa di stupro, il suo club – i messicani del Pumas – lo ha immediatamente licenziato. In Spagna, Alves è stato sottoposto agli arresti domiciliari, per il rischio di fuga all’estero e per le difficoltà nell’ottenere le estradizioni dal Brasile.

Una cosa che invece non accadde in Italia con Robinho, ritenuto responsabile di uno stupro avvenuto a Milano nel 2013, ai tempi in cui giocava nel Milan: un anno dopo lasciò la Serie A e non rientrò più in Italia. Nel 2022 è stato condannato a 9 anni in Cassazione, ma solo lo scorso marzo le autorità brasiliane lo hanno arrestato per scontare la pena in Sudamerica.

Il mestiere del calciatore necessita di ampia libertà di movimento a causa dei trasferimenti anche internazionali: autorità e società sportive sono davanti a un evidente problema quando si parla di accuse così gravi. Alla fine di dicembre del 2021 il centrocampista Nahitan Nández ricevette un mandato d’arresto in Uruguay per violenze sulla moglie, ma nel frattempo prese un aereo per tornare a Cagliari, dove giocava: nell’agosto 2023 ha pagato un risarcimento alla vittima, non è più rientrato nel suo paese, rifiutando anche le convocazioni della Nazionale. Grazie al suo mestiere di calciatore ha potuto scampare all’arresto.

Una questione di sistema
È difficile non riconoscere delle responsabilità da parte dell’intero sistema in questi episodi. Gli statuti dei club non prevedono linee di condotta specifiche per casi del genere, la prassi che si è affermata nel nostro paese è sostanzialmente quella di ignorare le accuse e anche le condanne, fino alla sentenza definitiva. Una soluzione molto comoda per le società: i processi di questo tipo in Italia possono durare molti anni, decisamente più della durata media del contratto di un giocatore. Far finta di nulla conviene.

Per capirci, il caso Liguori riguarda fatti del 2018 e solo un mese fa si è arrivati alla sentenza di primo grado; nel frattempo, in Islanda, il caso di Albert Gudmundsson – attaccante oggi alla Fiorentina, accusato di molestie nel giugno 2023 - è arrivato alla sentenza di primo grado a inizio ottobre 2024, in poco più di un anno (il giocatore è stato assolto, ma l’accusa ha fatto ricorso). E durante questo periodo la Federcalcio islandese ha deciso di sospendere il giocatore dalla Nazionale.

Le incongruenze
I club italiani preferiscono non prendere provvedimenti per timore di cause legali, si trincerano dietro l’impossibilità di impedire di lavorare a una persona che non ha ricevuto condanne definitive. Ma anche questo punto presenta grosse contraddizioni. Nel momento in cui Portanova ha ricevuto la condanna in primo grado, il Genoa – suo club dell’epoca – ha smesso di convocarlo e alla prima occasione utile lo ha ceduto.

La giustificazione sopra riportata diventa ancora più ambigua se consideriamo che è perfettamente normale che un giocatore possa essere escluso dai convocati della sua squadra per contrasti con l’allenatore o semplicemente perché quest’ultimo non lo ritiene adeguato al progetto tecnico. In questi casi, nessuno teme che il giocatore in questione porti il club in tribunale, la conseguenza che se ne trae è che nel calcio italiano sia legittimo essere messi fuori rosa per ragioni tecniche, ma non se si è accusati di violenza sessuale.

Alla luce di tutto questo, le iniziative nei campi di calcio per il 25 novembre non possono non apparire fini a sé stesse. Le società sono in prima linea quando si tratta di lanciare messaggi di senso generale, ma fanno ben più di un passo indietro davanti ai casi specifici: quale può essere la loro credibilità?


https://www.editorialedomani.it/fatti/25-novembre-calcio-ipocrisia-segno-rosso-giocatori-accusati-stupro-giocano-portanova-liguori-manfrin-visentin-st2znobq

Online Dissi

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #68 il: 25 Nov 2024, 09:32 »
Fino al terzo grado di giudizio non sei colpevole, non è difficile.
Re:F.I.G.C.
« Risposta #69 il: 26 Nov 2024, 00:33 »
Fino al terzo grado di giudizio non sei colpevole, non è difficile.

Su questo non ci piove. Ma (stando agli esempi citati nell'articolo) all'estero sembrano avere una sensibilità diversa sul tema. Tutto qui.

Offline mr_steed

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #70 il: 26 Nov 2024, 00:39 »
essendo più inerente (oltre che idea di Lotito) posto anche qui

https://www.open.online/2024/11/25/figc-del-piero-presidente-gravina-candidati-serie-a/
Re:F.I.G.C.
« Risposta #71 il: 26 Nov 2024, 11:10 »
essendo più inerente (oltre che idea di Lotito) posto anche qui

https://www.open.online/2024/11/25/figc-del-piero-presidente-gravina-candidati-serie-a/

Ecco infatti, volevo segnalare proprio questa notizia.

Dopo le voci estive su Marotta candidato alternativo ora spunta Del Piero.

Questo per non illudersi sulla sponda da cui arriverebbe il sostituto, nel caso il governo riuscisse a fare fuori Gravina (ci stanno provando).

Che sia idea di Lotito non lo so, non ci credo tanto.

Online zorba

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #72 il: 26 Nov 2024, 18:26 »
Re:F.I.G.C.
« Risposta #73 il: 29 Nov 2024, 12:14 »
Gravina annuncia che si ricandida, la festa è finita. Verrà rieletto con un plebiscito.

Online Dissi

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #74 il: 29 Nov 2024, 12:23 »
Gravina annuncia che si ricandida, la festa è finita. Verrà rieletto con un plebiscito.

ma non c'è un limite ai mandati?
tra lui e malagò si faranno 20 anni di potere, manco nella spagna di franco

Offline mr_steed

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #75 il: 29 Nov 2024, 12:24 »
non voleva ricandidarsi, ma aveva un "impegno morale"...

"Certe forme di aggressione che ho ricevuto nelle ultime settimane, e che non hanno precedenti in un Paese civile come l’Italia [...]"


https://www.alfredopedulla.com/lannuncio-di-gravina-mi-ricandido-alla-presidenza-della-figc/

Online Dissi

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #76 il: 29 Nov 2024, 12:26 »
non voleva ricandidarsi, ma aveva un "impegno morale"...

"Certe forme di aggressione che ho ricevuto nelle ultime settimane, e che non hanno precedenti in un Paese civile come l’Italia [...]"


https://www.alfredopedulla.com/lannuncio-di-gravina-mi-ricandido-alla-presidenza-della-figc/

dovrebbe dedicarsi al commercio di libri antichi, visto che gli riesce così bene ....

Offline mr_steed

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Re:F.I.G.C.
« Risposta #77 il: 29 Nov 2024, 19:26 »
sondaggio sul sito di pedullà riguardo la ri-candidatura di gravina...

Re:F.I.G.C.
« Risposta #78 il: 29 Nov 2024, 21:09 »
Settantuno anni, andasse in pensione per favore.
Re:F.I.G.C.
« Risposta #79 il: 29 Nov 2024, 21:15 »
Settantuno anni, andasse in pensione per favore.

Petrucci ne ha 79 ma la poltrona di basket non la molla.


Brutte notizie per il latinista, messo in netta minoranza anche per la nuova guida della serie A. Casini sembra tagliato fuori, 15 società sembrano decise di votare Enzo Simonelli. Lazio tra le 5 che non si sono accodate per ora.

Si vota il 9 dicembre.
 

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