Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.

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Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #40 il: 18 Dic 2015, 18:22 »
"anche noi faremmo sciopero se mettessero delle barriere nei nostri spogliatoi"

Lucas Biglia

Offline Thorin

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3078
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #41 il: 18 Dic 2015, 18:31 »
"anche noi faremmo sciopero se mettessero delle barriere nei nostri spogliatoi"

Lucas Biglia

Era ora, grazie Biglia.

Offline fish_mark

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15968
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #42 il: 18 Dic 2015, 18:43 »
secondo me c'è un errore di fondo nel tuo ragionamento. cinema e musica non sono paragonabili allo sport.
film e concerti, dvd, album si producono per l'esclusiva fruizione del pubblico pagante, altrimenti sarebbero solo spreco di soldi da parte di chi produce.
lo sport professionistico, invece, si gioca indipendentemente dalla presenza del pubblico, perché il suo scopo primario non è intrattenere, ma vincere allori e medaglie per se stessi. è un concetto brutto, ma purtroppo è così. noi tifosi contiamo, certo, apportando uno spettacolo di contorno che rende tutto più godibile, ma non così tanto come pensiamo.

Dunque, film, concerti, dvd, album non si producono anche (e direi innanzitutto) per una espressione artistica e culturale soltanto "per  l'esclusiva fruizione del pubblico pagante", come fosse un servizio pubblico essenziale, tipo la raccolta dei rifiuti o il servizio di trasporto pubblico urbano.

Quanto alla competizione sportiva come prova agonistica ne convengo, ma il pubblico ne fa parte, anche sul piano stesso dell'evento, al di là dei suoi riverberi commerciali. Un corridore che alza le braccia in segno di vittoria al traguardo non lo fa semplicemente e soltanto per sancire il suo trionfo ma lo fa perché condivide con un pubblico presente (ancorché pagante).

Da bambino sognavo di giocare al calcio, come tutti, e non soltanto per la passione per lo sport, ma per l'emozione che mi dava l'idea che un giorno sarei entrato in campo davanti a un muro di gente che stava lì per vedermi giocare. Non me ne fregava niente (come poteva importarmente qualcosa a 10 anni?), degli ingaggi, degli sponsor, delle donne (ma mancava poco ...) e delle televisioni? Pensavo soltanto alla maglia biancoceleste e alla gente che dalla curva gioiva per un mio gol.
Per fortuna (di tutti) questo sogno non si è avverato, ma questo è un altro discorso.

Noi tifosi siamo il contorno senza il quale il piatto forte non è né presentabile né tantomeno digeribile. Peraltro paghiamo pure e senza i nostri soldi questo circo svanisce come un palloncino che si sgonfia. Non sottovalutiamoci troppo.
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #43 il: 18 Dic 2015, 18:44 »
Vista da fuori raccordo .

E' successo SOLO a Roma.

Ci sono stadi altrettanto beceri e violenti ma e' successo solo a Roma .

Non e' che il fucking idiots , in prospettiva loro stadio , abbia chiesto una mano alle autorita' sul tema sicurezza ?

E che queste , NON POTENDO E NON VOLENDO fre distinguo , si siano inventate sta bella trovata sulle curve ?

Ciro , Buda ed altre amenita' non le ho mai sentite citate da alcuno .

Gli e' scappata e non sanno come fare marcia indietro .

Bah .
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #44 il: 18 Dic 2015, 19:12 »



Gli e' scappata e non sanno come fare marcia indietro .


Ma da mo'

Offline Zanzalf

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11963
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #45 il: 18 Dic 2015, 19:22 »
Roma = giubileo = terrorismo = Parigi = no zone franche

Offline CityZen

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351
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #46 il: 18 Dic 2015, 19:58 »
Springsteen in metro risultati soprattutto emotivi li crea, passasse pure per sconosciuto. Il corridore che taglia il traguardo per primo alza le mani e gioisce anche se è da solo. Il calcio a porte chiuse è orrido perché c'è uno stadio muto e vuoto e inutile intorno. Un'ottima partita di calcio potrebbe essere giocata e vissuta solo dai suoi principali protagonisti e rimarrebbe ottima, magari diventare epica, se raccontata bene...

Offline laziAle82

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11715
Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #47 il: 18 Dic 2015, 20:19 »
Roma = giubileo = terrorismo = Parigi = no zone franche

Ma che stai a ddì?
Io sono stata a Saint etienne è assolutamente m, oltre a dei controlli severi ma normali, non c'è stato altro allo stadio. Lo stesso a Parigi.
Sta stronzata di dividere le curve c'è solo a Roma.

E lascio correre quell'uguale tra Roma e Parigi che ti dovrebbe solo dare vergognare.

Offline Bambino

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Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #48 il: 18 Dic 2015, 20:41 »
romamerda se po di?

Offline CityZen

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351
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #49 il: 18 Dic 2015, 21:12 »
Ahah  ;) credo di sì...  e tante altre cose perché il discorso in effetti è ben ampio

Offline Zanzalf

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Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #50 il: 18 Dic 2015, 22:15 »
Già scritto: l'allerta terrorismo in Italia si è alzata molto già dall'estate. Lo sa bene chi prende il treno: le barriere sono da mesi anche a Termini. L'Olimpico, così come era, non era controllabile ed hanno dovuto rimpicciolire un settore troppo grande.

Poi se si vuole pensare che Gabrielli vuole reprimere ORA perché ha dormito col culo scoperto, padronissimi. Ma non è così, la tensione è salita e la prudenza anche. Prudenza vuole che settori da 10.000 posti vengano divisi.
Triste, fastidioso, frustrante, avvilente. Ma inevitabile.

Offline Bambino

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5103
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #51 il: 18 Dic 2015, 22:41 »
Già scritto: l'allerta terrorismo in Italia si è alzata molto già dall'estate. Lo sa bene chi prende il treno: le barriere sono da mesi anche a Termini. L'Olimpico, così come era, non era controllabile ed hanno dovuto rimpicciolire un settore troppo grande.

Poi se si vuole pensare che Gabrielli vuole reprimere ORA perché ha dormito col culo scoperto, padronissimi. Ma non è così, la tensione è salita e la prudenza anche. Prudenza vuole che settori da 10.000 posti vengano divisi.
Triste, fastidioso, frustrante, avvilente. Ma inevitabile.

non sono assolutamente d'accordo, dividere un settore dove ci sono tifosi della stessa squadra non serve a nulla, è solo una provocazione, i casini, quando ci sono, sono fuori lo stadio..

Offline Zanzalf

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Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #52 il: 18 Dic 2015, 23:10 »
Serve. Perché se al cuore del settore c'è qualcuno che fa cose illegali o, peggio, pericolose, per controllarlo, o fermarlo, devo avere accesso facile alle vie di scorrimento.

Offline ES

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20560
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #53 il: 19 Dic 2015, 14:05 »
Estermamente simile, quasi identica.
Ieri ho passato due o tre ore gradevoli a sentirmi prima Max LEggeri poi Mandolesi.
Le frasi dette su Pallotta le leggo qua tutti i giorni. C'ha torto aa lazzialita' da loro diventa non abbiamo piu' una identita'. Ci ha messo gli uni contro gli altri. Lo stadio e' identico, e la divisione delle curve sembra anche da loro una specie di pretesto. Valido, ma pretesto.
La mia risposta alla tua domanda e' no, non decisive. Ma di una cosa sono sicuro: quando giochi e intorno a te CI SI ASPETTA la catastofe perche' e' anchefunzionale ai propri discorsi, tu vai con la corrente. In inglese si chiama self fulfilling profecy. Davanti a uno stadio che sembra fatto apposta per una partita di merda in una competizione di merda e che precluda a un risultato di merda, il risultato di merda viene da solo. Lo si aspetta, e quindi si gioca in modo da (quasi) invitarlo. Tanto l'atmosfera da tregenda gia' c'e', arriviamo al fondo il piu' in fretta possibile cosi' possiamo o andarcene o risalire.

DI questo sono convintissimo, e sono meccanismi di psicologia di gruppo troppo sofisticati per gente che (e mi riferisco alle radio daaa roma ieri, cosi' nessuno si offende) proclama che serve gente co' le palle e che ai tempi de mazzone nunzarebbesuccesso, quando invece gli stessi esatti uomini le palle le hanno mostrate solo qualche mese prima e ai tempi di mazzone successe esattamente la stesa cosa.

TUtte queste sovrastruttre mentali il tifoso non dovrebbe rischiarle, perche' semplicemente non e' in grado di sostenerle. Limitarsi a fare il tifo quindi sarebbe la cosa giusta da fare NON SOLO perche' e' la sola che si attiene alla definizione di tifoso, ma ANCHE perche' limiterebbe questi sconfinamenti in territori troppo complicati, terreni minati di interpretazioni di risultati, comportamente e prestazioni di uno sport di squadra che escono dai limiti di comprensione del tifoso comune e quindi lo espongono a quelle che, per me, sono COLOSSALI FIGURE DI MERDA, dalle contestazioni passando per le tristissime, patetiche e spesso ridicole esternazioni in radio.
Mi sono fermato quí, hai detto tutto.
Bravo.
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #54 il: 19 Dic 2015, 21:28 »
Incredibbileee!!!! Siamo riusciti a trascinarli all'inferno con noi.. E loro so' pure deppiu'.. Che straggee

Offline Ranxerox

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18124
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #55 il: 19 Dic 2015, 21:56 »

Per fortuna (di tutti) questo sogno non si è avverato, ma questo è un altro discorso.

Avendo avuto il dispiacere di assistere alle prestazioni del Fish, non posso esimermi dal confermare che è stata una fortuna. La brutta copia di Djordjevic. A volette bene eh!!!

 :=))

Offline Bambino

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Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #56 il: 19 Dic 2015, 22:20 »
Già scritto: l'allerta terrorismo in Italia si è alzata molto già dall'estate. Lo sa bene chi prende il treno: le barriere sono da mesi anche a Termini. L'Olimpico, così come era, non era controllabile ed hanno dovuto rimpicciolire un settore troppo grande.

Poi se si vuole pensare che Gabrielli vuole reprimere ORA perché ha dormito col culo scoperto, padronissimi. Ma non è così, la tensione è salita e la prudenza anche. Prudenza vuole che settori da 10.000 posti vengano divisi.
Triste, fastidioso, frustrante, avvilente. Ma inevitabile.

avevo già risposto che non ero d'accordo sulla divisione perché inutile, ma non avevo fatto caso a quello che ho evidenziato, la tribuna tevere porterà 30.000 tifosi, che aspettano a dividerla?

dai, su, è fin troppo evidente che gabrielli voleva mandare un messaggio forte agli ultras..
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #57 il: 20 Dic 2015, 12:15 »
Già scritto: l'allerta terrorismo in Italia si è alzata molto già dall'estate. Lo sa bene chi prende il treno: le barriere sono da mesi anche a Termini. L'Olimpico, così come era, non era controllabile ed hanno dovuto rimpicciolire un settore troppo grande.

Poi se si vuole pensare che Gabrielli vuole reprimere ORA perché ha dormito col culo scoperto, padronissimi. Ma non è così, la tensione è salita e la prudenza anche. Prudenza vuole che settori da 10.000 posti vengano divisi.
Triste, fastidioso, frustrante, avvilente. Ma inevitabile.
certo certo
prova a prendere la metropolitana, come le controlli centinaia di migliaia di persone? la chiudiamo?

Offline Zanzalf

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11963
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #58 il: 20 Dic 2015, 12:30 »
La prendo eccome: c'è stata la stretta sugli ambulanti (e bisogna fare molto di più, insistere) e alle stazioni c'è l'esercito coi mitra.
Re:Sciopero delle curve e crisi del calcio romano.
« Risposta #59 il: 20 Dic 2015, 17:04 »
Analogie evidenti  tra le due "tifoserie" che nelle frange estreme non si
sono mai assomigliate così tanto come in questi anni,

Entrambe impegnate in una rincorsa autorerferenziale al protagonismo
che sfocia nel ridicolo, entrambe costrette ad alzare costantemente
l'asticella della protesta fino all'assurdo della "tifoseria" che non solo
non tifa ma che nemmeno va allo stadio, quindi alla propria negazione.

E' chiaro che sono altro, è chiaro che il calcio non c'entra più nulla, che
tutto ormai può essere preso a pretesto per qualsiasi pseudo-rivendicazione.

E' altrettanto evidente che all'autorità costituita vanno bene così, inutili
chiassosi ma (quasi sempre) non pericolosi, una bella palestra per i
commissari e i prefetti dove sperimentare nuove soluzioni repressive e
virtuosistici divieti il tutto a danno delle società romane e dei pochi tifosi
rimasti che vorrebbero passare semplicemente un bel pomeriggio allo
stadio.

In una parola : dannosi.

PS: oggi non so' quale telegiornale citando no so' quale indagine diceva
che i tifosi più pericolosi di tutti erano i laziali, sempre coinvolti quando
c'erano fatti incresciosi... cornuti e mazziati.


 

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