Non se se ne è già parlato.
Secondo tempo, sotto 1 a 0. Azione d'attacco della roma.
L'Egiziano è a terra sulla tre-quarti già da qualche secondo, dopo uno scontro fortuito ma brutto con Lulic, in cui gli si è storta pesantemente la caviglia.
La palla finisce a Basta, al centro della sua area, con due avversari vicini. Può spazzare in tranquillità, ma non lo fa. Guarda Salah a terra, e si capisce subito che pensa di metterla fuori. Si volta verso il portiere, dà l'impressione di volerla addirittura mettere in corner, poi il biondo si allunga e riesce a buttarla in fallo laterale, sotto la Tevere.
Sospiro di sollievo (quando vedo gente a lungo sdraiata a terra mi preoccupo sempre un po', dopo aver visto da vicino l'incidente al ginocchio di Ronaldo in quel Lazio-Inter di Coppa Italia di tanti anni fa). Entra la macchinetta, i medici, lo portano via dolorante.
Il gioco dopo tre o quattro minuti deve riprendere. Florenzi mi pare, va a battere il fallo laterale, Marchetti fa per avvicinarsi, fuori della sua area di porta. Ma quello non gliela porge, ma la passa a Dzeko, il quale la calcia a bella posta venticinque metri più avanti. Fallo laterale per noi, ma quasi all'altezza del calcio d'angolo.
Non basta. Sulla nostra rimessa i romanisti vengono a pressare. Con accanimento, quasi con rabbia.
Sono rimasto interdetto, infastidito, mi sono sentito a disagio anzi abbastanza schifato. Per di più, quella domenica venivo dalla visione sconfortante del Gran Premio di Spagna, della farsa (antisportiva) di Lorenzo, Marquez, Pedrosa e Valentino Rossi. Quindi ero già abbastanza stortato e maldisposto.
Non sono nato ieri (aaaheeemmm...) e di partite ne avrò viste qualche decina di migliaia. Amo lo Sport in qualsiasi sua forma, amo i "valori dello sport" come li chiama il Presidente Lotito, quelli veri, quelli alti, il rispetto, la disciplina, anche il rigore morale, l'onestà. Il giocare corretto. Valori imprescindibili, nessuna deroga ammessa.
Mi è capitato ovviamente di vedere altre volte (non tantissime in verità) atteggiamenti simili. Così, molto poco sportivi, furbini, abbastanza miserabili se non addirittura vili. Ricordo un gol di Alemao del Napoli in conseguenza di una non-restituzione di fallo laterale, che all'epoca suscitò infinite e giustificatissime polemiche. Forse un'altra volta Ravanelli ma potrei ricordare male. Da parte di giocatori della Lazio non mi pare mai, ma ripeto potrei sbagliare.
E mentre vedevo Dzeko, Digne, il Picchiatore-di-mogli, Gervinho salire in pressing stretto sui giocatori della Lazio, incitando gli altri compagni a fare lo stesso, a dieci metri dall'area di rigore avversaria, non so perché ma mi è venuto in mente Ayrton Senna che al Gran Premio del Belgio mi pare nel 1991 o 1992, ferma di botto la macchina, scende e inizia a correre all'impazzata in mezzo alla pista, col rischio di essere travolto dagli altri piloti, per andare a soccorrere un collega, Philippe Alliot, che aveva sbandato, sbattuto forte sul guardrail e stava fermo in mezzo alla pista con la macchina che fumava.
Ecco, non so perché. Lo Sport, raramente ha dei momenti magici che riescono a lasciarti senza fiato. Domenica al Derby è accaduto il contrario.