Lo avevo visto giocare dal vivo più volte e non avevo alcun dubbio sulle sue qualità tecniche e fisiche, avevo timore di come avrebbe sopportato le prime botte tra i grandi.
Ecco, la nota estremamente positiva per me è che il buon Keita non ha assolutamente paura del contrasto fisico, più volte si è trovato a giocare un pallone che arrivava teso rasoterra dalla difesa pressata e lui, con l'uomo ringhiante alle spalle, non ne ha sbagliato uno giocandoli tutti di prima verso l'uomo libero a centrocampo.
Ieri era un po' bloccato, ma presto batterà ogni calcio d'angolo, come ad Auronzo d'altronde, e dimostrerà di essere il migliore tiratore da fuori della Lazio (dopo Hernanes e Candreva).