Sì, il complotto era lì, sotto i nostri occhi, solo che noi, esigenti come siamo con la nostra squadra, non li vedevamo.Attenti, com’è giusto che sia, alla qualità delle sue prestazioni. Poi, la verità è apparsa nella sua solare evidenza sul campo di Brescia, con un arbitraggio che ci ha sistematicamente impedito di vincere, come avremmo vinto se la parola fosse stata affidata solo al campo. Da quella data, il nome di Carmine (ahi, disgraziato, quale [...]a hai gettato sul mio onorato nome!) Russo, entra negli annali del peggior arbitraggio della storia del calcio mondiale, soppiantando quello di Byron Moreno.
L’ira di Rosella Sensi, solitamente così misurata e schiva, non è stato solo uno sfogo. Ad essa ha fatto seguito un’azione della società a tutto campo contro le scandalose decisioni della giustizia sportiva che, invece di punire gli autori di un sopruso, colpisce le vittime, e si annuncia un ricorso ancor più clamoroso contro la conduzione della gara. Pensate davvero che, in un momento così delicato della vita della Roma, ci si esporrebbe così tanto se non si fossero accumulati i segnali di manovre, più o meno occulte, che tendono non solo a speculare sulla vendita della società,
ma anche a cogliere l’occasione per normalizzare l’unica anomalia del sistema del calcio italiano? Quella Roma che, sola, prima ha lottato contro la Calciopoli del sistema Moggi ed oggi si oppone al sistema Moratti che - Zamparini dixit - ne ha preso il posto? Pensate davvero che Claudio Ranieri abbia parlato a vanvera, denunciando le oscure manovre del signor Marcello Lippi? E credete che un iracondo come l’ex mister della nazionale non avrebbe fatto fuoco e fiamme, se non sapesse di essere stato colto con le mani nella marmellata? Nelle pagine interne vi raccontiamo i particolari del complotto, quelli evidenti e quelli nascosti, e state tranquilli
che non molleremo l’osso. Il disegno è chiaro: una Roma che si presentava ai nastri di partenza con un organico rafforzato e offerto a un Mister carismatico come Claudio Ranieri e con una proprietà che era riuscita a farsi garante di un progetto non di svendita ma di valorizzazione ulteriore, dava fastidio a tanti, a troppi.
A quelli che hanno già deciso chi deve vincere il prossimo campionato e a quelli che pensano di poter cedere la società non a chi offre le migliori garanzie economiche e di progetto, ma a chi è più funzionale ai propri disegni di
potere.
L’urlo di Rosella ha squarciato il velo dell’ipocrisia. Ci permettiamo solo di suggerire molto sommessamente a chi ha il potere di decidere una contromossa che sventerebbe subito ogni piano: si rinnovi subito il contratto a Claudio Ranieri. Sarebbe il segno di una totale unità d’intenti tra la famiglia Sensi e Unicredit, per una Grande Roma che, come ha detto Paolo Fiorentino, ci faccia «sognare ». La squadra c’è - lo si è visto nell’eroico secondo tempo a Brescia - la società ha reagito, il popolo pure (andatevi a leggere una cernita tra le migliaia di messaggi che ci hanno
sommerso). Noi romani semo gente strana: se possiamo abbozziamo, magari per quieto vivere, ma quando decidiamo di reagire non ci ferma più nessuno. Tiriamo fuori le unghie e i denti. Lottiamo metro per metro e le battaglie apparentemente perdute sono quelle che ci piacciono di più.
La lupa è ferita. Attenta, Inter.
C. Fotia direttore 'Il Romanista"
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A parteil solito pianto comploottistico,qualcuno mi spieghi seriamente perchè l'Inter dovrebbe prendersi paura di questa squadretta demmerda?Ogni volta che si parla di complotti ci mettono in mezzo sempre l'Inter come se loro potessero realmente lottare contro di noi