Sono d'accordo con pentiux (premessa e contenuto).
Faccio l'esempio di un mio amico carissimo, calcisticamente analfabeta, che ogniqualvolta l'asroma balza all'odore delle cronache lui se ne dichiara tifoso.
Mettiamo che l'arsoma ha vinto un tot di partite. I media ne parlano, ci dicono che è la squadra più forte dell'universo, talmente imbattibile che già sono partiti i festeggiamenti. E fin qui niente di nuovo. Che fa il mio amico, mi dice: l'hai vista l'asroma?
Ha il tono di chi si sente parte dei festeggiamenti, e io lo stimo troppo per ricordargli che sono della Lazio e a me l'asroma mi fa ribrezzo solo a sentirla nominare. Allora di solito calano su di noi quei cinque/dieci secondi di gelo, durante i quali lentamente realizzo che la sua non è una provocazione (infatti il mio amico, non essendo tifoso, non è in grado nemmeno di concepire la rivalità) e così invece di mettergli le mani addosso come l'istinto mi avrebbe suggerito finisce che gli rispondo con una battuta volta a sottolineare la sua incompetenza in materia calcistica. Per esempio gli posso dire: eh sì, l'asroma è tornata di moda.
Involontariamente ho centrato la questione. Il mio amico, che è una persona molto intelligente, non può essere tifoso dell'asroma. Non può crederci veramente. È ignaro del perché sia stata creata e nemmeno gli interessa. Si unisce ai romanisti perché è diventato un fatto di costume: per lui è come parlare dell'imminente sagra della porchetta o delle dinamiche di un spettacolo visto in tv, ci mette lo stesso spirito, mica pensa che siano cose importanti, no, lui si dichiara romanista con leggerezza e solo quando pare ineluttabile una loro vittoria.
Forse il rammarico che ho è non essere riuscito a fargli notare pienamente, alla presenza di altri figuri romanisti per davvero (romanisti senza ironia che se non fosse illegale ucciderebbero per una vittoria della maggica), quanto sia antiestetico l'essere tifoso dell'asroma.
Fingiti della Juve, vorrei dirgli, fingi di essere dell'Inter.