Il giorno dopo l’eliminazione più drammatica e cocente degli ultimi 50 anni nei media si sente e si legge di tutto, “tutto da buttare, tutto da rifare, tutti dimissionari, via gli stranieri, via i trentenni, solo i giovani, si facciano gli stadi di proprietà, via Tavecchio, chiudere la Lega, via i consiglieri federali, via lo staff tecnico della Nazionale….”…..insomma si sente di tutto, molte cose giustificate e giustificabili vista l’enorme delusione e l’epilogo davvero sconfortante, alcune di queste anche giustissime.
Le riforme, e certe decisioni nel nostro calcio vanno prese, per essere al passo con i tempi e per rilanciare e preservare la nostra scuola calcistica, ma non si dica, sull’onda emotiva della cocente delusione, che questa eliminazione è colpa di tutti…..tutti colpevole nessun colpevole…..chiedere il “tutti via” sarebbe da incompetenti, l’unico responsabile di questa eliminazione è uno solo: il CT Giampiero Ventura.
Rispetto per la persona, ma le responsabilità sono tutte sue, per le scelte fatte, per le formazione messe in campo, per il fatto che i giocatori schierati in nazionale sono stati per lo più messi in condizione di non poter esprimere al meglio le loro qualità per e con la squadra….la squadra, UNA SQUADRA, quello che era la Svezia e non eravamo noi…è tutta qui l’eliminazione, tutto ciò che si dice e si urla in questi giorni avrà anche le sue ragioni, ma c’entra poco con la clamorosa eliminazione dal Mondiale.
I giocatori c’erano, erano all’altezza, bastava, come fanno di solito i Commissari Tecnici delle nazionali, inserirli e schierarli per le loro caratteristiche e per come giocavano nei loro club; era la cosa più facile del mondo…perché i nostri giocatori giocano quasi tutti in club di vertice in Italia ed in Europa, e nelle competizioni internazionali, tutti con ottimo rendimento.
Oltretutto i club italiani stanno anche avendo un ottimo rendimento nelle competizioni europee, abbiamo un campionato con molte squadre che si competono le prime posizioni, e mai come quest’anno il movimento sembra in chiara crescita, prova ne è il ritrovato terzo posto nel ranking UEFA per le competizioni europee, ove precediamo la Germania e ci apprestiamo a superare l’Inghilterra.
La Juventus, Buffon portiere, gioca con il 4-2-3-1, Chiellini e Barzagli sono difensori centrali, il Napoli gioca con il 4-3-3 con Jorginho regista nel centrocampo a 3 e Insigne terzo attaccante a destra, La Roma gioca con il 4-3-3, Florenzi laterale destro, terzino o ala, De Rossi mediano davanti alla difesa, Pellegrini mezzala di centrocampo, El Sharawi laterale d’attacco a destra, l’Inter gioca con il 4-2-3-1, Gabbiadini a centrocampo, Candreva ala destra, Eder centravanti all’occorrenza attaccante aggiunto, il Milan ha Bonucci difensore centrale, la Lazio gioca con il 3-4-2-1 ma Parolo è una mezzala di centrocampo ed Immobile, capocannoniere del campionato gioca come punta unica, spaziando su tutto il fronte offensivo, sfruttando al massimo il suo potenziale quando viene servito in profondità, meno se servito con cross laterali, stesse considerazioni dicasi per Belotti, abituato a giocare come punta unica nel Torino.
Verratti nel PSG fa il centrocampista metodista più che la mezzala.
Perché ho voluto riepilogare i ruoli in cui giocano i nostri nazionali ed i moduli con cui giocano le squadre in cui militano ?
Per dimostrare che Mister Ventura aveva anche il compito facile, l’Italia doveva utilizzare o il 4-3-3, o il 4-2-3-1, o il 4-3-2-1, avrebbe utilizzato TUTTI i nostri migliori giocatori nei loro ruoli di appartenenza, gli stessi avrebbero reso al meglio, ma soprattutto avremmo avuto una signora squadra, sicuramente in grado di superare in maniera non difficoltosa il playoff, invece Ventura ha unito la sua incompetenza alla presunzione, la presunzione di volerci mettere del suo, di far vedere quanto fosse bravo, un braccio di ferro con giocatori e media, voleva creare la sua opera, il 4-2-4 per dimostrare di saper fare un gioco offensivo, il bel calcio, oppure, quando non voleva rischiare, affidarsi ad un 3-5-2 che nella sua testa voleva forse significare “nessuno ci segna ed un goal tanto lo facciamo”….ha anteposto la sua presunzione e la sua cocciutaggine al bene comune della Nazionale, e siamo stati tutti puniti, e lui, Giampiero Ventura sarà ricordato nella storia del calcio, oltre che per le mediocri apparizioni in serie A, per aver vergognosamente impedito alla nazionale italiana di partecipare ad un Mondiale.
La responsabilità dell’eliminazione è di Giampiero Ventura e di chi lo ha scelto per la panchina della Nazionale Italiana, pluridecorata e prestigiosa, che richiedeva un tecnico di qualità e con comprovata esperienza di competizioni internazionale ed eccellente capacità di gestione del gruppo, tutte doti che Ventura non aveva.
Le riforme, i cambiamenti servono, ma con questa eliminazione non c’entrano nulla, evitiamo che si usi questo flop per altri finalità e che venga strumentalizzato.