Secondo l'Ansa le 6 big sarebbero....strisciate,riomma,nappule e florentia.....la Lazio figura con le 14 " medio-piccole"....che poi sono diventate 13 perche il chievo ha cambiato schieramento. A parte che solo un giornalista riommico puo' far figurare la florentia che non vince nulla da 40 anni una big...e la Lazio una medio/piccola...ma siamo abituati a ste storture..la cosa grave è che ancora una volta le " 6 big " vogliono piu soldi a scapito delle altre....hanno elaborato un nuovo sistema di distribuzione dei soldini che se le altre 14 non l'hanno accettato è perche ci rimettono !! quindi le 6 su 20....hanno preso armi e bagagli e se ne sono andate....perche loro...parole di Galliani..." rappresentano l'80% dei tifosi ". Sono contento di stare come laziale...grazie a Lotito...dalla parte opposta a quella di strisciate, fallite riesumate a scapito dei contribuenti e la riomma.
p.s. : quando Lotito diceva che le squadre senza struttura adeguata, senza tifosi e bacino d'utenza si dovrebbe evitare o rendere piu difficile l'arrivo in serie A, era l'orco cattivo che toglieva lo spirito decobertiano al calcio....le " 6 big " invece che vogliono togliere ulteriori soldi alle piccole per papparseli lo spirito decubertiano dove ce l'hanno??? nel culo ???
Paris però se apri un topic per parlare di qualcosa puoi cortesemente anche postare l'articolo che hai letto che lo riguarda? Se scrivi direttamente i commenti a qualcosa che hai letto da un'altra parte non si capisce nulla!
http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/2017/03/22/lega-a-big-lasciano-assemblea-impossibile-soluzione_59a87395-af35-4d33-b5fc-f997c27abfb4.htmlNapoli, Roma, Juve, Milan, Inter, Fiorentina hanno lasciato l'assemblea della Lega Serie A perché "è insanabile la frattura" con le 14 società medio-piccole ed "è impossibile almeno allo stato attuale delle cose trovare una soluzione". Lo ha annunciato l'ad del Milan, Adriano Galliani, parlando al fianco dei dirigenti delle altre cinque big. Si va verso il commissariamento? "Ognuno - la risposta di Galliani -trarrà le sue conclusioni".
"Non è successo niente di drammatico. Vista l'insanabile frattura con le altre squadre, Napoli, Roma, Juve, Milan, Inter, Fiorentina, che rappresentano l'80% dei tifosi italiani, hanno deciso di andarsene perché è impossibile, almeno allo stato attuale delle cose trovare una soluzione - ha annunciato Galliani in una breve dichiarazione al fianco dei dirigenti delle altre cinque big -. Sopra ci sono 14 squadre, decideranno quello che riterranno utile fare.
Certamente, per quanto riguarda gli aspetti economici della vicenda, che sono come sempre preponderanti, ci vogliono 15 voti". Secondo quanto filtra, le 14 medio-piccole hanno fatto le proprie osservazioni sulla bozza di nuovo statuto presentata dalle grandi. "Le proposte che ci hanno fatto sono... - ha detto l'ad del Milan senza concludere la frase -. La governance è la foglia di fico per finire ai solito i problemi che ci sono in questa Lega. Quindi le sei hanno deciso di uscire dall'assemblea. Ora l'assemblea andrà avanti o non andrà avanti con 14 società". Ora si rischia il commissariamento? "Ognuno trarrà le sue conclusioni, noi non le traiamo", ha risposto Galliani.
Giulini, da 13 medio-piccole proposte ragionevoli - "Le nostre proposte sono assolutamente ragionevoli". Così il n.1 del Cagliari, Tommaso Giulini, ha parlato a nome delle società-medio piccole di Serie A, rimaste in 13 dopo che il Chievo si è accodato alle 6 big lasciando l'assemblea di Lega. La spaccatura è legata all'articolo del nuovo statuto elaborato dalle grandi, che modifica la ripartizione delle risorse e per Giulini questo tema non può essere stralciato. "Noi abbiamo proposto i criteri standard nei principali campionati europei. L'assemblea resta aperta - ha detto - Ci rivedremo in una data molto prossima. Sarebbe un peccato se le 20 società che tengono insieme il circo si facessero commissariare. Non è ancora chiarissimo quando sarà il Consiglio federale, se sarà rimandato. Spero che ci arriveremo con nostri rappresentanti".
Le parole del presidente del Cagliari, Giulini
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, parla all'uscita dell'Assemblea della Lega di A. "Siamo arrivati ad avere un documento programmatico condiviso da tredici società con nove punti essenziali per una nuova governance di Lega. Crediamo siano condivisi anche dalle non presenti che non hanno firmato. Tra questi punti c'è anche l'accordo su un nuovo presidente di garanzia, su un amministratore delegato di Lega che abbia profilo internazionale e competenze in quanto a diritti tv e marketing per valorizzare il prodotto Serie A nel mondo. Crediamo che anche i club non firmatari ritengano che il presidente e l'ad, insieme a altri cinque membri, vengano rappresentati in Consiglio di Lega, che sarebbe dunque a sette. C'è ovviamente l'articolo 19 sul quale non c'è ancora accordo ma a queste società è stato dato il documento. Vogliamo che sia rispettato lo status quo nel paracadute, è una richiesta di buon senso. Vogliamo trasformarlo in una percentuale e non in un valore assoluto da mettere in uno statuto, con la percentuale che può variare nel tempo se i diritti dovessero variare o diminuire. Per i criteri di ripartizione, abbiamo proposto quel che viene fatto nei campionati europei, cercando di adeguarci agli standard. La palla è nel campo delle società che non hanno sottoscritto il documento.
Il commissariamento? La volontà è quella di metter mano allo statuto, pensiamo di aver fatto un passo avanti arrivando a condividere i punti essenziali. Il resto sono le virgole, è la volontà di tutte e non solo delle tredici, poi ritengo che venti club di A debbano esprimere anche nomine. Non è nell'interesse di nessuno arrivare al commissariamento, sarebbe un peccato che questo circo che riguarda tante componenti venga commissariato. Riterrei stupido che questi venti soggetti si facessero commissariare.
Il nome per la presidenza? Non se ne è parlato. Non è emerso nessun nome, mi auguro di arrivare alla condivisione dello statuto e poi uscirà il nome. Non ho visto le proprietà delle sei grande squadre, chi era presente dovrà condividerlo con le proprietà delle squadre. Riteniamo che l'articolo 19 sia fondamentale, la ripartizione delle risorse dei diritti tv, che purtroppo in Italia rappresentano parte importante dei bilanci, vada disciplinata in modo chiaro. Non parliamo di cambiare dal prossimo anno, i prossimi due sono già cristallizzati. E' qualcosa che dovrà avvenire dalla stagione 18-19, con l'approvazione del nuovo bando. Abbiamo proposto lo status quo attuale su paracadute e su ripartizione come negli altri paesi europei.
Il fatto che se ne siano andate? Voglio leggerlo positivamente, penso che vogliano parlarne tra loro.
Rivedere l'articolo 19? Abbiamo proposto qualcosa di ragionevole, rappresenta quel che accadrà nel biennio successivo. Facessero una controproposta, la valuteremmo per una sintesi.
Appuntamenti? Assemblea aperta, decideremo quando riunirci ma è difficile farlo quando si è in 13 ma dovrà essere una data molto prossima".
E' possibile leggere questo documento sulla ripartizione dei diritti televisivi e verificare quali sarebbero i cambiamenti proposti dalla Juve?