Lazio.net Community

Sport => Calcio! => Topic aperto da: Vavra - 19 Feb 2013, 10:56

Titolo: Malagò
Inserito da: Vavra - 19 Feb 2013, 10:56
Eletto presidente Coni. Vado a vomitare...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Zoppo - 19 Feb 2013, 10:57
E' uno scherzo?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Dissi - 19 Feb 2013, 10:57
che schifo
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Vavra - 19 Feb 2013, 10:59
ROMA - Giovanni Malagò è il nuovo presidente del Coni, il 15 esimo della storia. Contro le previsioni con 40 voti al primo scrutinio ha battuto il favorito Raffaele Pagnozzi, che ha avuto 35 preferenze. Una la scheda nulla. Questo l'esito della votazione dei 76 'grandi elettori' che compongono il Consiglio Nazionale elettivo del Coni per determinare il successore di Giovanni Petrucci alla presidenza.

"Da anni coltivavo solo il sogno di candidarmi", aveva detto Giovanni Malagò nel suo intervento davanti al Consiglio Nazionale Elettivo. "Credo sappiate perfettamente - ha detto Malagò rivolgendosi ai 76 grandi elettori - su cosa ho voluto battermi per dare una diversa progettualità allo sport italiano. Tre sono le parole simbolo della mia candidatura. Coraggio, anima e cuore".

Titolo: Re:Malagò
Inserito da: est1900 - 19 Feb 2013, 11:00
A quando Marione presidente del CSM?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il Tenente - 19 Feb 2013, 11:00
Ecco, mo' ce manca Alfio Marchini sindaco...

Ma Malagò è giallofracico ve'?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Dissi - 19 Feb 2013, 11:04
credo sia campione mondiale assoluto di viscidezza
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Zoppo - 19 Feb 2013, 11:05
Vince la mafia...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mazzok - 19 Feb 2013, 11:05
dopo l'impeccabile gestione dei mondiali di nuoto mi sembra la naturale evoluzione, la giustizia è uguale per tutti, Cellino e Lotito dovrebbero prendere esempio.

http://www.labur.eu/public/blog/?p=1082 (http://www.labur.eu/public/blog/?p=1082)
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: chuck6 - 19 Feb 2013, 11:05
Per una vittoria cosí, chissà quante zozzerie sottobanco sono state fatte.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Esprit Libre - 19 Feb 2013, 11:12
Paradossalmente, penso che lo stadio di proprietà è da oggi più vicino.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Gricia - 19 Feb 2013, 11:14
• Roma 13 marzo 1959. Imprenditore (Samocar). Presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto di Roma 2009, presidente del Comitato Olimpico Roma 2020.
• Nel cda di Airone, ha dichiarato l’interessamento della compagnia per Alitalia. Nel giugno 2008 ha abbandonato il ruolo di consigliere di amministrazione della Fondazione Cinema per Roma (l’organizzazione patrocina la festa creata da Veltroni).
• Ha una concessionaria che vende Maserati e Ferrari.
• Figlio di una nipote dell’antico ministro democristiano Pietro Campilli, «bello, ricco, simpatico, seducente, pariolino doc, con mille relazioni importanti. In una leggenda che si arricchisce giorno per giorno, c’è tutto quello che può rendere invidiabile un maschio adulto italiano, all’alba del Duemila. In primis le citatissime, vere e presunte, relazioni amorose o di tenera amicizia, le frequentazioni chiassose, con flirt o senza, con le più belle ragazze del momento: da Valeria Marini a Elenoire Casalegno, da Martina Colombari ad Anna Falchi, da Monica Bellucci a Carla Bruni. Il vero e il falso (lui, cavallerescamente, parla di “troppe fantasie”), il passato e il presente si mescolano in un gossip instancabile. Lo chiamano “Megalò”. E forse, secondo Paolo Villaggio, la vera star della famiglia è il padre, Vincenzo, cavaliere del lavoro: un uomo di charme assoluto, inventore del business del commercio delle auto» (Cesare Lanza).
• «Ha fatto negli ultimi anni del Reale Circolo Canottieri Aniene, nato nel 1892 da una costola del Tevere Remo considerato allora troppo nero e papalino, la più formidabile concentrazione di upper class della capitale. Una sorta di stanza di compensazione dei poteri borghesi dei ruoli e della ricchezza, il melting-pot perfetto di commercianti e professionisti, costruttori e alti burocrati, personaggi dello sport, dello spettacolo e imprenditori» (Alberto Statera).
• Sposato in prime nozze con Polissena di Bagno e poi, per quattro anni, con Lucrezia Lante della Rovere, dalla quale ha avuto le gemelle Ludovica e Vittoria. Passa per essere un padre presente e attento. E protettivo: alle sue figlie non sono stati accordati viaggi con le amiche prima dei 16-18 anni, «mentre per quelli da sole-sole non so se nemmeno a 20».
Molto tifoso: «Non lo so ogni quanto penso alla Roma, non l’ho mai cronometrato. Ma una cosa è certa: come posso, ci penso».

Giorgio Dell’Arti - Massimo Parrini
Catalogo dei viventi 2009, Marsilio
scheda aggiornata al 5 ottobre 2008
http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=MALAG%C3%92+Giovanni
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Dissi - 19 Feb 2013, 11:19
farà costruire uno stadio a spese dello stato e poi ne darà la proprietà al canottieri aniene ...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: GIULIANOFIORINI67 - 19 Feb 2013, 11:25
ha una casa (meravigliosa) tra piazza don minzoni e lo zoo.
è famoso per ricevere i commensali con posate d'oro massiccio.
confermo il nobel x la viscidezza..
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: chuck6 - 19 Feb 2013, 11:53
Praticamente il curriculum é: animatore di circoli, bello, latrin lover, riomico.

Evvai, un altro incompetente nei posti chiave del nostro paese.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: AldoNicoli - 19 Feb 2013, 12:25
incredibile ...  :o
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Magnopèl - 19 Feb 2013, 12:30
mamma mia che sconforto.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Ulissechina - 19 Feb 2013, 13:24
Sempre peggio!! :x
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Brujita! - 19 Feb 2013, 13:46
Vince la mafia...

Vabbè che pure Petrucci ... Ho appena scritto su Lazio talk che "non lo conosco", ma peggio di Petrucci è difficile !" .....magno tranquilla me sa....almeno da quello che leggo qui  :s
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Dissi - 19 Feb 2013, 13:49
Vabbè che pure Petrucci ... Ho appena scritto su Lazio talk che "non lo conosco", ma peggio di Petrucci è difficile !" .....magno tranquilla me sa....almeno da quello che leggo qui  :s

è peggio di petrucci, fidati
molto peggio
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Dusk - 19 Feb 2013, 13:51
Io pure, avevo scritto di là che, vivaddio, finalmente se levavamo Petrucci.
Come non detto.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: fede75 - 19 Feb 2013, 13:53
La donna dei sogni?
«Cate Blanchett».
Una sera con lei o in tribuna a vedere la Roma in finale di Champions?
«Ma che scherza? La Roma, tutta la vita… ».
...

Francesco Totti o Montezemolo?
«Gli sms di Totti sono capolavori, dovrebbe farci un libro».
L’ultimo che le ha mandato?
«Eccolo. “Capo, tutto ok?”».
Che cosa gli ha risposto?
«Mi manchi».
Come due fidanzati. Cancelliamo Montezemolo…
«Luca ha più cellulari. Totti uno e lo cambia ogni tre mesi».



http://www.vittoriozincone.it/2009/06/09/giovanni-malago-magazine-settembre-2007/

 :puke:
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Tarallo - 19 Feb 2013, 13:53
Ci voleva un romanista in un posto di potere. Se ne sentiva il bisogno.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Warp - 19 Feb 2013, 14:00
accorpiamo?

http://www.lazio.net/forum/index.php/topic,16444.0.html
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Cliath - 19 Feb 2013, 14:10
La donna dei sogni?
«Cate Blanchett».
Una sera con lei o in tribuna a vedere la Roma in finale di Champions?
«Ma che scherza? La Roma, tutta la vita… ».
...

Francesco Totti o Montezemolo?
«Gli sms di Totti sono capolavori, dovrebbe farci un libro».
L’ultimo che le ha mandato?
«Eccolo. “Capo, tutto ok?”».
Che cosa gli ha risposto?
«Mi manchi».
Come due fidanzati. Cancelliamo Montezemolo…
«Luca ha più cellulari. Totti uno e lo cambia ogni tre mesi».



http://www.vittoriozincone.it/2009/06/09/giovanni-malago-magazine-settembre-2007/

 :puke:

Capo?  8)
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: robylele - 19 Feb 2013, 14:13
letto tutto, biografia compresa.


adesso la domanda é: cosa dobbiamo aspettarci, un aumento dell'affitto? O il suo impegno sarà profusso essenzialmente a favorire il rioma?

e come difenderci da un trigoriota a cui hanno affidato il più alto degli incarichi sportivi? come saranno attualmente i rapporti di  Lotito con costui?
 :o
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: porgascogne - 19 Feb 2013, 14:16
adesso la domanda é: cosa dobbiamo aspettarci, un aumento dell'affitto? O il suo impegno sarà profusso essenzialmente a favorire il rioma?

te lo dico io: l'olimpico e tutto il foro italico alla aesse
già hanno iniziato con l'ex aula bunker per il museo delle merde

vedrete: questo pur di non far costruire a parnasi lo stadio, glielo regala alla aesse

dopodiché, il prox sindaco di roma (veltroniano) farà l'offerta ufficiale alla Lazio di prendersi il flaminio
lotito rifiuterà ed allora saranno cazzi
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: est1900 - 19 Feb 2013, 14:21
Ci voleva un romanista in un posto di potere. Se ne sentiva il bisogno.

Eh ma allazzio è potente in Lega.
L'animadelimortacciloro.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Warp - 19 Feb 2013, 14:23
letto tutto, biografia compresa.

visto che hai letto la biografia di questo che fino a ieri io pensavo facesse il venditore di macchine a villa borghese,che titoli ha per fare il presidente del CONI?, è presidente di qualche federazione? che ha fattn nella vita oltre a vende macchine fare generone romano e romanista e ammanicarsi con i vari potentati ?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: porgascogne - 19 Feb 2013, 14:26
visto che hai letto la biografia di questo che fino a ieri io pensavo facesse il venditore di macchine a villa borghese,che titoli ha per fare il presidente del CONI?, è presidente di qualche federazione? che ha fattn nella vita oltre a vende macchine fare generone romano e romanista e ammanicarsi con i vari potentati ?

lobby, massoneria, segreti su questo e quello, qualche marchetta fatta e ricevuta
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Gricia - 19 Feb 2013, 14:27
AN-GHIN-GO'

Malagò, Malagò
questo stadio a chi lo do?
Lo darò all'americano
che ha sostituito il nano.
Lo darò a quel gabbedano
che nun sa quanto lo amo.
Lo darò ai più bei tifosi
pe' evitaje l'acidosi.

Malagò, Malagò
questo stadio 'ndo lo fo'?
Je lo cedo 'n riva al fiume
su li resti der breccione,
che nel '959
Lafuente se 'nventò.

Malagò, Malagò
queste so' soddisfaziò!
D'artra parte coi "maneggi"
te risolvi 'sti magheggi,
pure se mejo galleggi
ne le "vasche" coi ponteggi.

Malagò, Malagò
Sei er più americanò!

E pe' accontentà i [...]
noi te regalamo il CONI.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: sweeper77 - 19 Feb 2013, 14:28
lobby, massoneria, segreti su questo e quello, qualche marchetta fatta e ricevuta

QUOTO
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: porgascogne - 19 Feb 2013, 14:28
 :clap:
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: sweeper77 - 19 Feb 2013, 14:33
Io veramente penso spesso a papà, in quer covo de serpi, ja sempre dato una lazione de stile, di umiltà che l'hanno dovuto riconoscere quando andò in pensione.
Ricordo quanto jo rotto le palle alla proposta di malagò di lavorare per lui, e mio padre che non faceva altro che ripetermi, un lavoro si cambia, un'anima no.
Stasera me ce faccio na bella chiacchierata, e gli dirò ancora grazie come allora.
Mejo du spicci ora, ma fiero di quel che sono che na me.rda impaccata de sordi e nefandezze
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Charlot - 19 Feb 2013, 14:38
A parte lo stadio (Olimpico...) e una antipatia con Lotito, tra Lazio e Coni non vi sono altri "rapporti"...
 8)

p.s.: comunque, anche ai tempi dell'ex, pseudo-laziale, i rapporti erano negativi, quindi...
 :D :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: scintilla - 19 Feb 2013, 14:42
E' l' Alta Corte del CONI che si deve pronunciare su cagliari roma?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Cliath - 19 Feb 2013, 14:57
Io veramente penso spesso a papà, in quer covo de serpi, ja sempre dato una lazione de stile, di umiltà che l'hanno dovuto riconoscere quando andò in pensione.
Ricordo quanto jo rotto le palle alla proposta di malagò di lavorare per lui, e mio padre che non faceva altro che ripetermi, un lavoro si cambia, un'anima no.
Stasera me ce faccio na bella chiacchierata, e gli dirò ancora grazie come allora.
Mejo du spicci ora, ma fiero di quel che sono che na me.rda impaccata de sordi e nefandezze

complimenti al tuo papà, ce ne fosse tanta di gente così
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Cialtron_Heston - 19 Feb 2013, 15:07
ha una casa (meravigliosa) tra piazza don minzoni e lo zoo.
è famoso per ricevere i commensali con posate d'oro massiccio.
confermo il nobel x la viscidezza..
Presente,confermo.
E'un viscido a tutto tondo.So per certo,per esempio,che ci prova con tutte le segretarie che gli capitano a tiro,il classico str.onzo senza scrupoli.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Aquila1 - 19 Feb 2013, 15:09
ah aggiungiamo che è un perfetto imbecille.........
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mapalla - 19 Feb 2013, 15:11
ah aggiungiamo che è un perfetto imbecille.........
e incompetente come tutti quelli che arrivano a 50 anni senza aver fatto mai un ca22o nella vita
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Cialtron_Heston - 19 Feb 2013, 15:11
visto che hai letto la biografia di questo che fino a ieri io pensavo facesse il venditore di macchine a villa borghese,che titoli ha per fare il presidente del CONI?, è presidente di qualche federazione? che ha fattn nella vita oltre a vende macchine fare generone romano e romanista e ammanicarsi con i vari potentati ?

Malagò è amico fraterno di Montezemolo e di Beretta,ex direttore di Confindustria(messo lì da Montezemolo quando era Presidente) e ora rieletto Presidente della Lega calcio..
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: scintilla - 19 Feb 2013, 15:16
Di chi non è amico fraterno sto s.trnzo?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Esprit Libre - 19 Feb 2013, 15:17
Era già nella giunta del Coni, di incarichi ne ha avuti, oltre che presiedere il circolo Aniene. ma si sa che l'unica cosa che conta a questi livelli sono gli appoggi che si hanno e Malagò se ne è saputi fare tanti. basta guardare chi ospita nella villa di Sabaudia l'Estate.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: WhiteBluesBrother - 19 Feb 2013, 17:39
malagò ha delle ottime competenze specifche, per esempio quelle di aver contribuito in modo decisivo a fare dei mondiali di nuoto del 2009 la pietra tombale su qualsiasi velleità per i prossimi vent'anni in merito di olimpiadi in italia, dopo la figura mondiale fatta del riciclaggio della piscina del 1960 co' 'na mano de bianco, i mondiali di Roma divennero i mondiali della romanella, nessuno se ne dimenticherà per decenni.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: flaccoflamini - 19 Feb 2013, 18:14
Eletto presidente Coni. Vado a vomitare...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mazzok - 19 Feb 2013, 19:22
AN-GHIN-GO'

Malagò, Malagò
questo stadio a chi lo do?
Lo darò all'americano
che ha sostituito il nano.
Lo darò a quel gabbedano
che nun sa quanto lo amo.
Lo darò ai più bei tifosi
pe' evitaje l'acidosi.

Malagò, Malagò
questo stadio 'ndo lo fo'?
Je lo cedo 'n riva al fiume
su li resti der breccione,
che nel '959
Lafuente se 'nventò.

Malagò, Malagò
queste so' soddisfaziò!
D'artra parte coi "maneggi"
te risolvi 'sti magheggi,
pure se mejo galleggi
ne le "vasche" coi ponteggi.

Malagò, Malagò
Sei er più americanò!

E pe' accontentà i [...]
noi te regalamo il CONI.

 :clap:
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Barabba Terzo - 19 Feb 2013, 20:08
AN-GHIN-GO'

Malagò, Malagò
questo stadio a chi lo do?
Lo darò all'americano
che ha sostituito il nano.
Lo darò a quel gabbedano
che nun sa quanto lo amo.
Lo darò ai più bei tifosi
pe' evitaje l'acidosi.

Malagò, Malagò
questo stadio 'ndo lo fo'?
Je lo cedo 'n riva al fiume
su li resti der breccione,
che nel '959
Lafuente se 'nventò.

Malagò, Malagò
queste so' soddisfaziò!
D'artra parte coi "maneggi"
te risolvi 'sti magheggi,
pure se mejo galleggi
ne le "vasche" coi ponteggi.

Malagò, Malagò
Sei er più americanò!

E pe' accontentà i [...]
noi te regalamo il CONI.

Titolo: Re:Malagò
Inserito da: COLDILANA61 - 19 Feb 2013, 20:28
http://www.huffingtonpost.it/evelina-christillin/malago-una-bella-macchina-da-guerra-ora-dimostri-di-aver-capito-le-lezioni-dellavvocato_b_2715257.html?utm_hp_ref=italy

 :x
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: arturo - 20 Feb 2013, 09:00
malagò ha delle ottime competenze specifche, per esempio quelle di aver contribuito in modo decisivo a fare dei mondiali di nuoto del 2009 la pietra tombale su qualsiasi velleità per i prossimi vent'anni in merito di olimpiadi in italia, dopo la figura mondiale fatta del riciclaggio della piscina del 1960 co' 'na mano de bianco, i mondiali di Roma divennero i mondiali della romanella, nessuno se ne dimenticherà per decenni.

E' un piccolo Montezemolo, hanno in comune la capacità di dissipare denaro pubblico, chi per Italia 90 e chi per i mondiali di nuoto, almeno Montezemolo, oltre a non tifare per quella squadra de mmerda,s'è scopato la Fenech...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: angeloadamo - 12 Ott 2016, 15:22
Sull'espresso:

Malagòpoli, l'incredibile rete di potere di Giovanni Malagò

Un groviglio di relazioni formidabile, nato in un circolo romano. 
È la base del potere del presidente del Coni. 
Che sulle Olimpiadi interrompe la candidatura ma crede ancora nella caduta della Raggi


di Gianfrancesco Turano - illustrazione di Claudio Sale

Se le relazioni si potessero quotare in Borsa, la Giovanni Malagò spa sarebbe di gran lunga la public company più capitalizzata del listino italiano. L’allievo Giovanni ha superato il maestro Gianni Letta, gran tessitore di politica e socio fra mille - sono circa duemila in verità - del circolo. Tutto iniziò nel 1997 quando il figlio di Vincenzo Malagò, concessionario di auto di lusso, divenne presidente del Canottieri Aniene nello splendore dei suoi 38 anni. Già allora era stato ribattezzato Megalò da Susanna Agnelli, madre di Lupo Rattazzi, il socio principale di Malagò. L’autrice di "Vestivamo alla marinara" non sapeva quanto aveva ragione.

 All’Aniene, nome di un affluente del Tevere, sono affluiti tutti quelli che contano e che una volta erano elencati alla rubrica "generone romano". Ma l’Aniene, circolo "men only" nella tradizione britannica salvo le donne ammesse per meriti sportivi, ha sfondato da anni il confine claustrofobico del Raccordo Anulare per accogliere da ogni parte di Italia gli oligarchi di buona volontà, anche grazie agli accordi di reciprocità cioè ai patti federativi con altri circoli prestigiosi come il Tennis Club Bonacossa di Milano, La Mandria, il circolo degli Agnelli a Torino, o lo Yacht Club di Montecarlo, presieduto da Alberto di Monaco.

 Il 2017 può essere l’anno dell’apoteosi in tre atti per Giovannino e per la Megalòpoli che gli ruota intorno. Fra pochi mesi cadranno i vent’anni della presidenza dell’Aniene, anche se lui ha annunciato che non si ricandiderà dopo lo choc del canottiere dell’Aniene Niccolò Mornati, positivo al doping prima di Rio. In maggio ci saranno le elezioni per la presidenza del Coni, poltrona conquistata dall’outsider Malagò nel febbraio 2013 e saldamente nella sua disponibilità anche per il quadriennio che si concluderà dopo i Giochi di Tokyo 2020. Ma il passaggio chiave è il 3 febbraio, appuntamento decisivo per la candidatura di Roma 2024 con la presentazione della fase tre del progetto al Comitato olimpico internazionale (Cio).

 La fase 2 è stata presentata il 7 ottobre. L'11 ottobre Malagò ha annunciato l'interruzione della candidatura di Roma. Ma potrebbe essere una mossa tattica in attesa delle disgrazie del nemico.

 Pensare che Malagò si ritiri dalla corsa contro Los Angeles, Parigi e Budapest perché lo vuole un sindaco a rischio di commissariamento per dissesto finanziario, nel caso Virginia Raggi, significa sottovalutare l’ambizione dell’uomo.

 Nella settimana appena passata, Malagò si è unito in Vaticano sotto l’egida di "Sport e Pace" con papa Francesco, con il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e con l’amico Thomas Bach, presidente del Cio pronto a tutto pur di tenere in piedi la candidatura di Roma in uno dei momenti peggiori della storia dei Giochi.
 Tokyo ha annunciato uno sforamento di budget a 30 miliardi di dollari per le Olimpiadi del 2020. Il numero uno dei comitati olimpici europei, l’irlandese Patrick Hickey, è stato arrestato per bagarinaggio a Rio il 18 agosto. In lizza per il 2024 potrebbe esserci un Dreamteam di leader politici formato da Donald Trump (Los Angeles), Marine Le Pen (Parigi) e Viktor Orbán (Budapest), tutti assertori delle muraglie anti-immigrati.

 Roma, anche nella versione attuale romafaschifo.it, sarebbe in vantaggio come male minore. C’è da scommettere che Malagò se la giocherà fino in fondo, qualunque cosa dichiari pubblicamente, comunque vadano le cose nella giunta grillina. Fan ricambiato di Malagò, il premier Matteo Renzi non intende rinunciare a un’avventura sfuggita di mano persino ai giapponesi.

 Roma 2024 è stata stimata a 5,3 miliardi di euro. Dal conto mancano le infrastrutture, pari almeno al doppio. Se alla somma si applica il coefficiente medio elaborato da The Oxford Olympics Study (156 per cento di aumento dalle previsioni ai costi finali) si va molto vicino alle cifre di Tokyo e dunque oltre i record attuali di Londra 2012 (15 miliardi di dollari) e dei giochi invernali di Sochi (22 miliardi di dollari).

 Cifre improponibili per l’Italia, salvo che nella infinita campagna elettorale che ha resuscitato anche il Ponte sullo Stretto.

CHI REMA PER GIOVANNI
I più importanti soci del circolo Canottieri Aniene divisi per categorie (clicca sulle croci per leggere i nomi)

Il sistema Coni
 Il sistema Malagò è basato su due poli in contraddizione. Bisogna competere, dunque fare gare. Ma bisogna anche riconoscere i valori dell’amicizia, dunque lavorare fra amici senza bisogno di gare.

 In quattro anni al Coni, il presidente dell’Aniene si è assicurato il controllo totale di una macchina che ogni anno gestisce oltre 400 milioni di denaro statale (412,9 milioni nel 2016), girato in maggioranza alle federazioni (231,7 milioni di euro nel 2016). Il braccio operativo dell’ente pubblico è una spa, Coni Servizi, guidata da un tandem di fedelissimi. Il presidente è Franco Chimenti, 77 anni, proprietario della Lazio pre-Cragnotti e numero uno della Federgolf, anienista e malaghista ante marcia. L’amministratore delegato è il commercialista milanese Alberto Miglietta, a capo della federazione nazionale badminton, non proprio una potenza fra gli sport italiani. Miglietta è diventato il braccio operativo della spa olimpica in sostituzione dell’ex direttore generale Michele Uva, spostato in Federcalcio nel settembre 2014 senza troppo dispiacere da parte del presidente del Coni.

 Nel settore emergenti c’è Francesco Soro, avvocato classe 1970 proveniente dallo studio D’Elia e rampante capo di gabinetto di Malagò. Soro è presidente di Sportcast che gestisce il canale Supertennis ed è una controllata della Fit di Angelo Binaghi, ex nemico acerrimo di Malagò. La riconciliazione fra i due si è celebrata intorno al piatto ricchissimo degli Internazionali d’Italia, sponsorizzati dalla Bnl dell’anienista Luigi Abete e gestiti dalla società sportiva dilettantistica Parco Sportivo Foro Italico, controllata da Coni Servizi. In prospettiva c’è l’affare immobiliare legato al nuovo stadio del tennis, che Binaghi chiede a gran voce e che potrebbe finire a Tor Vergata con o senza Olimpiadi.

Coni Servizi è anche il contenitore del Comitato Roma 2024, presieduto da Luca di Montezemolo e coordinato dall’ex fiorettista Diana Bianchedi. Roma 2024 è definito "unità operativa" sottoposta direttamente all’ad Miglietta. Le spese del Comitato sono inserite in modo piuttosto confuso fra decine di appalti di Coni Servizi. Da quello che risulta nei documenti pubblicati, a fronte di uno stanziamento complessivo statale di circa 10 milioni per il 2016-2017, nel 2015-2016 Roma 2024 è costata 590 mila euro per la ristrutturazione della sede, l’aula bunker del Foro Italico. La consulenza per il piano trasporti è costata 110 mila euro, pagati alla Steer Davies & Gleave, società inglese con filiale a Bologna. Altri 200 mila euro sono andati alla Wilson Owens Owens che ha collaborato al dossier di candidatura. Per il "video emozionale" a servizio del lancio del logo sono stati pagati 187 mila euro alla società Unica. Cifre molto lontane da quelle usate da Malagò e Raggi per accusarsi reciprocamente di danno erariale.

 Sul fronte della diplomazia, Malagò ha un tridente di vecchie volpi da schierare. Montezemolo agisce sui rapporti con sponsor e industria. Per le questioni legate ai membri del Cio, giocano gli anienisti Franco Carraro e Mario Pescante. Avversari? Nulla da segnalare, tanto che le prossime elezioni potrebbero vedere Malagò candidato unico. L’unico nemico del supertifoso romanista Malagò resta il laziale Paolo Barelli, da poco rinnovato alla guida della Federnuoto con maggioranza bulgara (83 per cento).

 L’inimicizia è nata nel 2009 quando per la presidenza del Coni erano in corsa l’uscente Gianni Petrucci, Barelli e il golfista Chimenti.

 Barelli, dopo tre legislature da parlamentare berlusconiano, riteneva di avere l’appoggio del governo. Sbagliato. L’anienista Letta e il presidente dell’Aniene Malagò, affiliato alla Federnuoto, intervennero in favore di Petrucci che vinse e nominò Giovannino nella giunta del Coni. Quattro anni dopo, quando Petrucci non poteva più essere eletto per raggiunto limite di mandati, il favorito era il braccio destro di Petrucci, Lello Pagnozzi.
 Stavolta Letta puntò su Malagò, che vinse a sorpresa e, fra le prime cose, denunciò alla Procura di Roma Barelli per truffa nell’amministrazione dei fondi federali iniziando una guerra che, nonostante le archiviazioni dei giudici, non è ancora finita.

 Oggi Petrucci, uscito dalla porta del Coni per rientrare dalla finestra come presidente della federazione basket, è uno dei sostenitori maggiori di Malagò.

Il sistema Aniene
 Molto prima che Malagò diventasse presidente del Comitato olimpico nazionale, il suo circolo era diventato una Hall of fame che ha surclassato club di tradizione come l’Antico tiro a volo. Finanzieri, banchieri, imprenditori, politici desiderosi di stare insieme fra uguali chiacchierano di quisquilie o di affari sotto l’egida dello "spirito Aniene". Intra moenia, nei locali della clubhouse, nella chiatta inaugurata questa estate per le cene sul fiume, nel prato vigilato dalle oche capitoline, ci si dà del tu come ai tempi degli antichi romani, in una sorta di egualitarismo fra ottimati. Lo sfottò è di prammatica.

 Quando ha debuttato Luca Cordero di Montezemolo, dai compagni sauna gli fu chiesto come volesse essere chiamato, se Luca oppure Cordero oppure Montezemolo oppure, meglio ancora, Di. Chi ha il cognome che rima con quello dei fratelli Angelucci (Giampaolo, Alessandro e Andrea) è classificato nel gruppo degli "ucci".

 Può suonare divertente oppure no ma la forza, anzi, lo "spirito Aniene" sta nell’abbinata fra cazzeggio e attenzione estrema alla sostanza degli affari.

 Nessuna legge vieta di trovarsi negli spogliatoi a parlare di Olimpiadi e affari immobiliari, piuttosto che dell’ultimo derby Roma-Lazio. La quota di costruttori e immobiliaristi iscritti al circolo è la componente dominante, come lo è per il settore imprenditoriale a Roma: i Caltagirone, i Toti, Massimo Caputi, Pietro Salini, Duccio Astaldi e Paolo Bruno. Nel circuito delle alleanze può capitare di passare per fasi di contrasto, come quella che divide gli anienisti Luca Parnasi e Francesco Gaetano Caltagirone, molto poco presente al circolo, sul nuovo stadio della Roma . E Giancarlo Abete, fratello minore del presidente Bnl Luigi, è in freddo con Malagò per questioni di politica sportiva.

 Molto bipartisan è il settore parlamentare, in equilibrio di forze fra centrosinistra e centrodestra. L’idea è di essere sempre filogovernativi, come la vecchia Fiat di Gianni Agnelli. Con Letta al governo, l’Aniene era lettiano. Con Renzi, l’anienista Salini promette di lasciare l’Italia (non il circolo) se al referendum vincerà il no.

Tra gli imprenditori affiorano outsider come il veneto Alessandro Benetton e il milanese Marco Tronchetti Provera. Il circolo in se stesso è un’impresa, con una mole di ricavi da attività sociali piuttosto robusta, nell’ordine degli 8 milioni di euro all’anno ai quali vanno aggiunti oltre 5 milioni di euro prodotti dagli impianti dell’Acquaniene, che contano oltre 4 mila iscritti e sono aperti ai "profani".

Gli investimenti privati
 Noto tombeur de femmes, Malagò è quello che una volta si chiamava un buon partito. Negli anni ha occupato poltrone in società molto eterogenee. È stato amministratore di Air One dell’anienista Carlo Toto, di Unicredit, a lungo azionista di riferimento dell’amata As Roma. Ha amministrato la fanzine snob giallorossa "Il Romanista" e la Virtus Roma Basket, di proprietà dei fratelli Toti, anienisti, e molto amata dall’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, uno dei due soli soci ammessi al circolo senza periodo di prova e per chiari meriti concessori verso l’Aniene insieme all’allora governatore del Lazio Piero Marrazzo.

 L’attività di famiglia resta concentrata nel gruppo Samofin e nella controllata Samocar, che sfoggia Ferrari e altre auto di lusso dalle vetrine di via Pinciana, davanti a Villa Borghese. È lì che nasce il rapporto con la famiglia Agnelli, la simpatia dell’Avvocato verso Giovannino e il legame con Montezemolo, amico di Cristiano Rattazzi, il fratello maggiore di Lupo che diventerà il principale socio di Malagò.

 I ricavi annuali della Samocar sono di poco inferiori ai 40 milioni di euro e l’amicizia con l’allora presidente della Ferrari, oltre che del Comitato Roma 2024, è stata una chiave nel successo della concessionaria quando si presentava qualche cliente che non aveva voglia di passare mesi in lista di prenotazione per l’ultima creatura di Maranello.

 Oltre a Samocar, Malagò custodisce un portafoglio di partecipazioni molto ricco nella GL Investimenti, fifty fifty con l’amico Lupo Rattazzi. GL ha un patrimonio di circa 50 milioni di euro e utili aggregati nel triennio 2014-2016 per 30 milioni di euro. La quota di Giovannino sono 5 milioni l’anno, in gran parte ottenuti vendendo alla fine del 2014 per 9,3 milioni le azioni di Maire Tecnimont, società guidata da Fabrizio Di Amato, altro anienista e amico fraterno che aveva accolto Malagò nel consiglio di amministrazione della controllata Maire engineering. Amicizia a parte, l’unico legame societario fra i due è oggi l’Esperia Aviation, una compagnia di elitrasporto con sede all’aeroporto dell’Urbe.

 La coppia GL (Giovanni e Lupo) ha mantenuto una lista di partecipazioni in stile salotto buono con una preferenza spiccata per l’energia (Acea, Iren, Terna, Eni, A2A) e la finanza (Azimut, Banca Generali). La partecipazione più rilevante, vicina al 2 per cento del capitale sociale, è quella in Finnat Euramerica, il gruppo di servizi bancari e finanziari, fondato da Giampietro Nattino e amministrato dai figli Arturo e Andrea, soci dell’Aniene.

 Presso Finnat fiduciaria è intestato il capitale di molte imprese romane. Fra queste, il gruppo Sorgente, guidato dall’immobiliarista emergente Valter Mainetti. Anienista, inutile aggiungere.

 Infine, Malagò è tra i fondatori dell’associazione Amici del Bambino Gesù, l’ospedale romano amministrato dal commercialista Gianluca Piredda, amministratore anche di Salini e del Bologna di Joey Saputo. Fissato di calcio come Malagò, Piredda è uno degli uomini in ascesa del Vaticano avendo preso il posto proprio di Giampietro Nattino come consultore della Prefettura affari economici della Santa Sede.

 Piredda è socio di Futbol 22, un’iniziativa mirata allo sviluppo delle scuole calcio estesa da Malagò a molti altri anienisti. Non si fa qui l’elenco completo. Sarebbe troppo lungo. In fondo, è solo un mattone della furia relazionale che regna in Malagòpoli.

Titolo: Re:Malagò
Inserito da: surg - 12 Ott 2016, 17:13
Di chi non è amico fraterno sto s.trnzo?

Mio
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: uforobot - 12 Ott 2016, 17:36
Sull'espresso:

Malagòpoli, l'incredibile rete di potere di Giovanni Malagò

Un groviglio di relazioni formidabile, nato in un circolo romano. 
È la base del potere del presidente del Coni. 
Che sulle Olimpiadi interrompe la candidatura ma crede ancora nella caduta della Raggi


di Gianfrancesco Turano - illustrazione di Claudio Sale

Se le relazioni si potessero quotare in Borsa, la Giovanni Malagò spa sarebbe di gran lunga la public company più capitalizzata del listino italiano. L’allievo Giovanni ha superato il maestro Gianni Letta, gran tessitore di politica e socio fra mille - sono circa duemila in verità - del circolo. Tutto iniziò nel 1997 quando il figlio di Vincenzo Malagò, concessionario di auto di lusso, divenne presidente del Canottieri Aniene nello splendore dei suoi 38 anni. Già allora era stato ribattezzato Megalò da Susanna Agnelli, madre di Lupo Rattazzi, il socio principale di Malagò. L’autrice di "Vestivamo alla marinara" non sapeva quanto aveva ragione.

 All’Aniene, nome di un affluente del Tevere, sono affluiti tutti quelli che contano e che una volta erano elencati alla rubrica "generone romano". Ma l’Aniene, circolo "men only" nella tradizione britannica salvo le donne ammesse per meriti sportivi, ha sfondato da anni il confine claustrofobico del Raccordo Anulare per accogliere da ogni parte di Italia gli oligarchi di buona volontà, anche grazie agli accordi di reciprocità cioè ai patti federativi con altri circoli prestigiosi come il Tennis Club Bonacossa di Milano, La Mandria, il circolo degli Agnelli a Torino, o lo Yacht Club di Montecarlo, presieduto da Alberto di Monaco.

 Il 2017 può essere l’anno dell’apoteosi in tre atti per Giovannino e per la Megalòpoli che gli ruota intorno. Fra pochi mesi cadranno i vent’anni della presidenza dell’Aniene, anche se lui ha annunciato che non si ricandiderà dopo lo choc del canottiere dell’Aniene Niccolò Mornati, positivo al doping prima di Rio. In maggio ci saranno le elezioni per la presidenza del Coni, poltrona conquistata dall’outsider Malagò nel febbraio 2013 e saldamente nella sua disponibilità anche per il quadriennio che si concluderà dopo i Giochi di Tokyo 2020. Ma il passaggio chiave è il 3 febbraio, appuntamento decisivo per la candidatura di Roma 2024 con la presentazione della fase tre del progetto al Comitato olimpico internazionale (Cio).

 La fase 2 è stata presentata il 7 ottobre. L'11 ottobre Malagò ha annunciato l'interruzione della candidatura di Roma. Ma potrebbe essere una mossa tattica in attesa delle disgrazie del nemico.

 Pensare che Malagò si ritiri dalla corsa contro Los Angeles, Parigi e Budapest perché lo vuole un sindaco a rischio di commissariamento per dissesto finanziario, nel caso Virginia Raggi, significa sottovalutare l’ambizione dell’uomo.

 Nella settimana appena passata, Malagò si è unito in Vaticano sotto l’egida di "Sport e Pace" con papa Francesco, con il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e con l’amico Thomas Bach, presidente del Cio pronto a tutto pur di tenere in piedi la candidatura di Roma in uno dei momenti peggiori della storia dei Giochi.
 Tokyo ha annunciato uno sforamento di budget a 30 miliardi di dollari per le Olimpiadi del 2020. Il numero uno dei comitati olimpici europei, l’irlandese Patrick Hickey, è stato arrestato per bagarinaggio a Rio il 18 agosto. In lizza per il 2024 potrebbe esserci un Dreamteam di leader politici formato da Donald Trump (Los Angeles), Marine Le Pen (Parigi) e Viktor Orbán (Budapest), tutti assertori delle muraglie anti-immigrati.

 Roma, anche nella versione attuale romafaschifo.it, sarebbe in vantaggio come male minore. C’è da scommettere che Malagò se la giocherà fino in fondo, qualunque cosa dichiari pubblicamente, comunque vadano le cose nella giunta grillina. Fan ricambiato di Malagò, il premier Matteo Renzi non intende rinunciare a un’avventura sfuggita di mano persino ai giapponesi.

 Roma 2024 è stata stimata a 5,3 miliardi di euro. Dal conto mancano le infrastrutture, pari almeno al doppio. Se alla somma si applica il coefficiente medio elaborato da The Oxford Olympics Study (156 per cento di aumento dalle previsioni ai costi finali) si va molto vicino alle cifre di Tokyo e dunque oltre i record attuali di Londra 2012 (15 miliardi di dollari) e dei giochi invernali di Sochi (22 miliardi di dollari).

 Cifre improponibili per l’Italia, salvo che nella infinita campagna elettorale che ha resuscitato anche il Ponte sullo Stretto.

CHI REMA PER GIOVANNI
I più importanti soci del circolo Canottieri Aniene divisi per categorie (clicca sulle croci per leggere i nomi)

Il sistema Coni
 Il sistema Malagò è basato su due poli in contraddizione. Bisogna competere, dunque fare gare. Ma bisogna anche riconoscere i valori dell’amicizia, dunque lavorare fra amici senza bisogno di gare.

 In quattro anni al Coni, il presidente dell’Aniene si è assicurato il controllo totale di una macchina che ogni anno gestisce oltre 400 milioni di denaro statale (412,9 milioni nel 2016), girato in maggioranza alle federazioni (231,7 milioni di euro nel 2016). Il braccio operativo dell’ente pubblico è una spa, Coni Servizi, guidata da un tandem di fedelissimi. Il presidente è Franco Chimenti, 77 anni, proprietario della Lazio pre-Cragnotti e numero uno della Federgolf, anienista e malaghista ante marcia. L’amministratore delegato è il commercialista milanese Alberto Miglietta, a capo della federazione nazionale badminton, non proprio una potenza fra gli sport italiani. Miglietta è diventato il braccio operativo della spa olimpica in sostituzione dell’ex direttore generale Michele Uva, spostato in Federcalcio nel settembre 2014 senza troppo dispiacere da parte del presidente del Coni.

 Nel settore emergenti c’è Francesco Soro, avvocato classe 1970 proveniente dallo studio D’Elia e rampante capo di gabinetto di Malagò. Soro è presidente di Sportcast che gestisce il canale Supertennis ed è una controllata della Fit di Angelo Binaghi, ex nemico acerrimo di Malagò. La riconciliazione fra i due si è celebrata intorno al piatto ricchissimo degli Internazionali d’Italia, sponsorizzati dalla Bnl dell’anienista Luigi Abete e gestiti dalla società sportiva dilettantistica Parco Sportivo Foro Italico, controllata da Coni Servizi. In prospettiva c’è l’affare immobiliare legato al nuovo stadio del tennis, che Binaghi chiede a gran voce e che potrebbe finire a Tor Vergata con o senza Olimpiadi.

Coni Servizi è anche il contenitore del Comitato Roma 2024, presieduto da Luca di Montezemolo e coordinato dall’ex fiorettista Diana Bianchedi. Roma 2024 è definito "unità operativa" sottoposta direttamente all’ad Miglietta. Le spese del Comitato sono inserite in modo piuttosto confuso fra decine di appalti di Coni Servizi. Da quello che risulta nei documenti pubblicati, a fronte di uno stanziamento complessivo statale di circa 10 milioni per il 2016-2017, nel 2015-2016 Roma 2024 è costata 590 mila euro per la ristrutturazione della sede, l’aula bunker del Foro Italico. La consulenza per il piano trasporti è costata 110 mila euro, pagati alla Steer Davies & Gleave, società inglese con filiale a Bologna. Altri 200 mila euro sono andati alla Wilson Owens Owens che ha collaborato al dossier di candidatura. Per il "video emozionale" a servizio del lancio del logo sono stati pagati 187 mila euro alla società Unica. Cifre molto lontane da quelle usate da Malagò e Raggi per accusarsi reciprocamente di danno erariale.

 Sul fronte della diplomazia, Malagò ha un tridente di vecchie volpi da schierare. Montezemolo agisce sui rapporti con sponsor e industria. Per le questioni legate ai membri del Cio, giocano gli anienisti Franco Carraro e Mario Pescante. Avversari? Nulla da segnalare, tanto che le prossime elezioni potrebbero vedere Malagò candidato unico. L’unico nemico del supertifoso romanista Malagò resta il laziale Paolo Barelli, da poco rinnovato alla guida della Federnuoto con maggioranza bulgara (83 per cento).

 L’inimicizia è nata nel 2009 quando per la presidenza del Coni erano in corsa l’uscente Gianni Petrucci, Barelli e il golfista Chimenti.

 Barelli, dopo tre legislature da parlamentare berlusconiano, riteneva di avere l’appoggio del governo. Sbagliato. L’anienista Letta e il presidente dell’Aniene Malagò, affiliato alla Federnuoto, intervennero in favore di Petrucci che vinse e nominò Giovannino nella giunta del Coni. Quattro anni dopo, quando Petrucci non poteva più essere eletto per raggiunto limite di mandati, il favorito era il braccio destro di Petrucci, Lello Pagnozzi.
 Stavolta Letta puntò su Malagò, che vinse a sorpresa e, fra le prime cose, denunciò alla Procura di Roma Barelli per truffa nell’amministrazione dei fondi federali iniziando una guerra che, nonostante le archiviazioni dei giudici, non è ancora finita.

 Oggi Petrucci, uscito dalla porta del Coni per rientrare dalla finestra come presidente della federazione basket, è uno dei sostenitori maggiori di Malagò.

Il sistema Aniene
 Molto prima che Malagò diventasse presidente del Comitato olimpico nazionale, il suo circolo era diventato una Hall of fame che ha surclassato club di tradizione come l’Antico tiro a volo. Finanzieri, banchieri, imprenditori, politici desiderosi di stare insieme fra uguali chiacchierano di quisquilie o di affari sotto l’egida dello "spirito Aniene". Intra moenia, nei locali della clubhouse, nella chiatta inaugurata questa estate per le cene sul fiume, nel prato vigilato dalle oche capitoline, ci si dà del tu come ai tempi degli antichi romani, in una sorta di egualitarismo fra ottimati. Lo sfottò è di prammatica.

 Quando ha debuttato Luca Cordero di Montezemolo, dai compagni sauna gli fu chiesto come volesse essere chiamato, se Luca oppure Cordero oppure Montezemolo oppure, meglio ancora, Di. Chi ha il cognome che rima con quello dei fratelli Angelucci (Giampaolo, Alessandro e Andrea) è classificato nel gruppo degli "ucci".

 Può suonare divertente oppure no ma la forza, anzi, lo "spirito Aniene" sta nell’abbinata fra cazzeggio e attenzione estrema alla sostanza degli affari.

 Nessuna legge vieta di trovarsi negli spogliatoi a parlare di Olimpiadi e affari immobiliari, piuttosto che dell’ultimo derby Roma-Lazio. La quota di costruttori e immobiliaristi iscritti al circolo è la componente dominante, come lo è per il settore imprenditoriale a Roma: i Caltagirone, i Toti, Massimo Caputi, Pietro Salini, Duccio Astaldi e Paolo Bruno. Nel circuito delle alleanze può capitare di passare per fasi di contrasto, come quella che divide gli anienisti Luca Parnasi e Francesco Gaetano Caltagirone, molto poco presente al circolo, sul nuovo stadio della Roma . E Giancarlo Abete, fratello minore del presidente Bnl Luigi, è in freddo con Malagò per questioni di politica sportiva.

 Molto bipartisan è il settore parlamentare, in equilibrio di forze fra centrosinistra e centrodestra. L’idea è di essere sempre filogovernativi, come la vecchia Fiat di Gianni Agnelli. Con Letta al governo, l’Aniene era lettiano. Con Renzi, l’anienista Salini promette di lasciare l’Italia (non il circolo) se al referendum vincerà il no.

Tra gli imprenditori affiorano outsider come il veneto Alessandro Benetton e il milanese Marco Tronchetti Provera. Il circolo in se stesso è un’impresa, con una mole di ricavi da attività sociali piuttosto robusta, nell’ordine degli 8 milioni di euro all’anno ai quali vanno aggiunti oltre 5 milioni di euro prodotti dagli impianti dell’Acquaniene, che contano oltre 4 mila iscritti e sono aperti ai "profani".

Gli investimenti privati
 Noto tombeur de femmes, Malagò è quello che una volta si chiamava un buon partito. Negli anni ha occupato poltrone in società molto eterogenee. È stato amministratore di Air One dell’anienista Carlo Toto, di Unicredit, a lungo azionista di riferimento dell’amata As Roma. Ha amministrato la fanzine snob giallorossa "Il Romanista" e la Virtus Roma Basket, di proprietà dei fratelli Toti, anienisti, e molto amata dall’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, uno dei due soli soci ammessi al circolo senza periodo di prova e per chiari meriti concessori verso l’Aniene insieme all’allora governatore del Lazio Piero Marrazzo.

 L’attività di famiglia resta concentrata nel gruppo Samofin e nella controllata Samocar, che sfoggia Ferrari e altre auto di lusso dalle vetrine di via Pinciana, davanti a Villa Borghese. È lì che nasce il rapporto con la famiglia Agnelli, la simpatia dell’Avvocato verso Giovannino e il legame con Montezemolo, amico di Cristiano Rattazzi, il fratello maggiore di Lupo che diventerà il principale socio di Malagò.

 I ricavi annuali della Samocar sono di poco inferiori ai 40 milioni di euro e l’amicizia con l’allora presidente della Ferrari, oltre che del Comitato Roma 2024, è stata una chiave nel successo della concessionaria quando si presentava qualche cliente che non aveva voglia di passare mesi in lista di prenotazione per l’ultima creatura di Maranello.

 Oltre a Samocar, Malagò custodisce un portafoglio di partecipazioni molto ricco nella GL Investimenti, fifty fifty con l’amico Lupo Rattazzi. GL ha un patrimonio di circa 50 milioni di euro e utili aggregati nel triennio 2014-2016 per 30 milioni di euro. La quota di Giovannino sono 5 milioni l’anno, in gran parte ottenuti vendendo alla fine del 2014 per 9,3 milioni le azioni di Maire Tecnimont, società guidata da Fabrizio Di Amato, altro anienista e amico fraterno che aveva accolto Malagò nel consiglio di amministrazione della controllata Maire engineering. Amicizia a parte, l’unico legame societario fra i due è oggi l’Esperia Aviation, una compagnia di elitrasporto con sede all’aeroporto dell’Urbe.

 La coppia GL (Giovanni e Lupo) ha mantenuto una lista di partecipazioni in stile salotto buono con una preferenza spiccata per l’energia (Acea, Iren, Terna, Eni, A2A) e la finanza (Azimut, Banca Generali). La partecipazione più rilevante, vicina al 2 per cento del capitale sociale, è quella in Finnat Euramerica, il gruppo di servizi bancari e finanziari, fondato da Giampietro Nattino e amministrato dai figli Arturo e Andrea, soci dell’Aniene.

 Presso Finnat fiduciaria è intestato il capitale di molte imprese romane. Fra queste, il gruppo Sorgente, guidato dall’immobiliarista emergente Valter Mainetti. Anienista, inutile aggiungere.

 Infine, Malagò è tra i fondatori dell’associazione Amici del Bambino Gesù, l’ospedale romano amministrato dal commercialista Gianluca Piredda, amministratore anche di Salini e del Bologna di Joey Saputo. Fissato di calcio come Malagò, Piredda è uno degli uomini in ascesa del Vaticano avendo preso il posto proprio di Giampietro Nattino come consultore della Prefettura affari economici della Santa Sede.

 Piredda è socio di Futbol 22, un’iniziativa mirata allo sviluppo delle scuole calcio estesa da Malagò a molti altri anienisti. Non si fa qui l’elenco completo. Sarebbe troppo lungo. In fondo, è solo un mattone della furia relazionale che regna in Malagòpoli.
E malgrado tutto ciò è riuscito a farsi alzare la coppa in faccia da Stefano Mauri mentre fuggiva  :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: giovannidef - 12 Ott 2016, 17:43
.... presiedere il circolo Aniene....
adesso mi spiego molte cose, sempre pensato fosse una merdina come pochi
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: galafro - 12 Ott 2016, 18:20
Questo presidente è l'emblema della Roma fradicia sembra lo zio del marchese del grillo.
Io non capisco come a capo dello sport italiano non si sia trovato uno che allo sport abbia dato davvero non uno che ha passato la sua vita al circolo Aniene, una mezza specie di P2 de noantri.
Noi con i grandi campioni ci facciamo i teleromanzi come Mennea ma guai fallo accostare ai posti di comando seppur plurilaureato. Al posto di comando ci mettiamo una che uno straccio di laurea se l'è pure comprata per non parlare del suo curriculum da vergogna. Eh ma però è presidente del circolo canottieri Aniene voi mette?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: eagle75 - 12 Ott 2016, 18:31
E gli volevano far organizzare anche le Olimpiadi, a lui ed hai suoi amichetti.

 :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: MisterFaro - 12 Ott 2016, 18:32
Questo presidente è l'emblema della Roma fradicia sembra lo zio del marchese del grillo.
Io non capisco come a capo dello sport italiano non si sia trovato uno che allo sport abbia dato davvero non uno che ha passato la sua vita al circolo Aniene, una mezza specie di P2 de noantri.
Noi con i grandi campioni ci facciamo i teleromanzi come Mennea ma guai fallo accostare ai posti di comando seppur plurilaureato. Al posto di comando ci mettiamo una che uno straccio di laurea se l'è pure comprata per non parlare del suo curriculum da vergogna. Eh ma però è presidente del circolo canottieri Aniene voi mette?

Purtroppo capiamo  :bur:
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: GiPoda - 12 Ott 2016, 19:57
Sull'espresso:

Malagòpoli, l'incredibile rete di potere di Giovanni Malagò

Un groviglio di relazioni formidabile, nato in un circolo romano. 
È la base del potere del presidente del Coni. 
Che sulle Olimpiadi interrompe la candidatura ma crede ancora nella caduta della Raggi


di Gianfrancesco Turano - illustrazione di Claudio Sale

Se le relazioni si potessero quotare in Borsa, la Giovanni Malagò spa sarebbe di gran lunga la public company più capitalizzata del listino italiano. L’allievo Giovanni ha superato il maestro Gianni Letta, gran tessitore di politica e socio fra mille - sono circa duemila in verità - del circolo. Tutto iniziò nel 1997 quando il figlio di Vincenzo Malagò, concessionario di auto di lusso, divenne presidente del Canottieri Aniene nello splendore dei suoi 38 anni. Già allora era stato ribattezzato Megalò da Susanna Agnelli, madre di Lupo Rattazzi, il socio principale di Malagò. L’autrice di "Vestivamo alla marinara" non sapeva quanto aveva ragione.

 All’Aniene, nome di un affluente del Tevere, sono affluiti tutti quelli che contano e che una volta erano elencati alla rubrica "generone romano". Ma l’Aniene, circolo "men only" nella tradizione britannica salvo le donne ammesse per meriti sportivi, ha sfondato da anni il confine claustrofobico del Raccordo Anulare per accogliere da ogni parte di Italia gli oligarchi di buona volontà, anche grazie agli accordi di reciprocità cioè ai patti federativi con altri circoli prestigiosi come il Tennis Club Bonacossa di Milano, La Mandria, il circolo degli Agnelli a Torino, o lo Yacht Club di Montecarlo, presieduto da Alberto di Monaco.

 Il 2017 può essere l’anno dell’apoteosi in tre atti per Giovannino e per la Megalòpoli che gli ruota intorno. Fra pochi mesi cadranno i vent’anni della presidenza dell’Aniene, anche se lui ha annunciato che non si ricandiderà dopo lo choc del canottiere dell’Aniene Niccolò Mornati, positivo al doping prima di Rio. In maggio ci saranno le elezioni per la presidenza del Coni, poltrona conquistata dall’outsider Malagò nel febbraio 2013 e saldamente nella sua disponibilità anche per il quadriennio che si concluderà dopo i Giochi di Tokyo 2020. Ma il passaggio chiave è il 3 febbraio, appuntamento decisivo per la candidatura di Roma 2024 con la presentazione della fase tre del progetto al Comitato olimpico internazionale (Cio).

 La fase 2 è stata presentata il 7 ottobre. L'11 ottobre Malagò ha annunciato l'interruzione della candidatura di Roma. Ma potrebbe essere una mossa tattica in attesa delle disgrazie del nemico.

 Pensare che Malagò si ritiri dalla corsa contro Los Angeles, Parigi e Budapest perché lo vuole un sindaco a rischio di commissariamento per dissesto finanziario, nel caso Virginia Raggi, significa sottovalutare l’ambizione dell’uomo.

 Nella settimana appena passata, Malagò si è unito in Vaticano sotto l’egida di "Sport e Pace" con papa Francesco, con il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon e con l’amico Thomas Bach, presidente del Cio pronto a tutto pur di tenere in piedi la candidatura di Roma in uno dei momenti peggiori della storia dei Giochi.
 Tokyo ha annunciato uno sforamento di budget a 30 miliardi di dollari per le Olimpiadi del 2020. Il numero uno dei comitati olimpici europei, l’irlandese Patrick Hickey, è stato arrestato per bagarinaggio a Rio il 18 agosto. In lizza per il 2024 potrebbe esserci un Dreamteam di leader politici formato da Donald Trump (Los Angeles), Marine Le Pen (Parigi) e Viktor Orbán (Budapest), tutti assertori delle muraglie anti-immigrati.

 Roma, anche nella versione attuale romafaschifo.it, sarebbe in vantaggio come male minore. C’è da scommettere che Malagò se la giocherà fino in fondo, qualunque cosa dichiari pubblicamente, comunque vadano le cose nella giunta grillina. Fan ricambiato di Malagò, il premier Matteo Renzi non intende rinunciare a un’avventura sfuggita di mano persino ai giapponesi.

 Roma 2024 è stata stimata a 5,3 miliardi di euro. Dal conto mancano le infrastrutture, pari almeno al doppio. Se alla somma si applica il coefficiente medio elaborato da The Oxford Olympics Study (156 per cento di aumento dalle previsioni ai costi finali) si va molto vicino alle cifre di Tokyo e dunque oltre i record attuali di Londra 2012 (15 miliardi di dollari) e dei giochi invernali di Sochi (22 miliardi di dollari).

 Cifre improponibili per l’Italia, salvo che nella infinita campagna elettorale che ha resuscitato anche il Ponte sullo Stretto.

CHI REMA PER GIOVANNI
I più importanti soci del circolo Canottieri Aniene divisi per categorie (clicca sulle croci per leggere i nomi)

Il sistema Coni
 Il sistema Malagò è basato su due poli in contraddizione. Bisogna competere, dunque fare gare. Ma bisogna anche riconoscere i valori dell’amicizia, dunque lavorare fra amici senza bisogno di gare.

 In quattro anni al Coni, il presidente dell’Aniene si è assicurato il controllo totale di una macchina che ogni anno gestisce oltre 400 milioni di denaro statale (412,9 milioni nel 2016), girato in maggioranza alle federazioni (231,7 milioni di euro nel 2016). Il braccio operativo dell’ente pubblico è una spa, Coni Servizi, guidata da un tandem di fedelissimi. Il presidente è Franco Chimenti, 77 anni, proprietario della Lazio pre-Cragnotti e numero uno della Federgolf, anienista e malaghista ante marcia. L’amministratore delegato è il commercialista milanese Alberto Miglietta, a capo della federazione nazionale badminton, non proprio una potenza fra gli sport italiani. Miglietta è diventato il braccio operativo della spa olimpica in sostituzione dell’ex direttore generale Michele Uva, spostato in Federcalcio nel settembre 2014 senza troppo dispiacere da parte del presidente del Coni.

 Nel settore emergenti c’è Francesco Soro, avvocato classe 1970 proveniente dallo studio D’Elia e rampante capo di gabinetto di Malagò. Soro è presidente di Sportcast che gestisce il canale Supertennis ed è una controllata della Fit di Angelo Binaghi, ex nemico acerrimo di Malagò. La riconciliazione fra i due si è celebrata intorno al piatto ricchissimo degli Internazionali d’Italia, sponsorizzati dalla Bnl dell’anienista Luigi Abete e gestiti dalla società sportiva dilettantistica Parco Sportivo Foro Italico, controllata da Coni Servizi. In prospettiva c’è l’affare immobiliare legato al nuovo stadio del tennis, che Binaghi chiede a gran voce e che potrebbe finire a Tor Vergata con o senza Olimpiadi.

Coni Servizi è anche il contenitore del Comitato Roma 2024, presieduto da Luca di Montezemolo e coordinato dall’ex fiorettista Diana Bianchedi. Roma 2024 è definito "unità operativa" sottoposta direttamente all’ad Miglietta. Le spese del Comitato sono inserite in modo piuttosto confuso fra decine di appalti di Coni Servizi. Da quello che risulta nei documenti pubblicati, a fronte di uno stanziamento complessivo statale di circa 10 milioni per il 2016-2017, nel 2015-2016 Roma 2024 è costata 590 mila euro per la ristrutturazione della sede, l’aula bunker del Foro Italico. La consulenza per il piano trasporti è costata 110 mila euro, pagati alla Steer Davies & Gleave, società inglese con filiale a Bologna. Altri 200 mila euro sono andati alla Wilson Owens Owens che ha collaborato al dossier di candidatura. Per il "video emozionale" a servizio del lancio del logo sono stati pagati 187 mila euro alla società Unica. Cifre molto lontane da quelle usate da Malagò e Raggi per accusarsi reciprocamente di danno erariale.

 Sul fronte della diplomazia, Malagò ha un tridente di vecchie volpi da schierare. Montezemolo agisce sui rapporti con sponsor e industria. Per le questioni legate ai membri del Cio, giocano gli anienisti Franco Carraro e Mario Pescante. Avversari? Nulla da segnalare, tanto che le prossime elezioni potrebbero vedere Malagò candidato unico. L’unico nemico del supertifoso romanista Malagò resta il laziale Paolo Barelli, da poco rinnovato alla guida della Federnuoto con maggioranza bulgara (83 per cento).

 L’inimicizia è nata nel 2009 quando per la presidenza del Coni erano in corsa l’uscente Gianni Petrucci, Barelli e il golfista Chimenti.

 Barelli, dopo tre legislature da parlamentare berlusconiano, riteneva di avere l’appoggio del governo. Sbagliato. L’anienista Letta e il presidente dell’Aniene Malagò, affiliato alla Federnuoto, intervennero in favore di Petrucci che vinse e nominò Giovannino nella giunta del Coni. Quattro anni dopo, quando Petrucci non poteva più essere eletto per raggiunto limite di mandati, il favorito era il braccio destro di Petrucci, Lello Pagnozzi.
 Stavolta Letta puntò su Malagò, che vinse a sorpresa e, fra le prime cose, denunciò alla Procura di Roma Barelli per truffa nell’amministrazione dei fondi federali iniziando una guerra che, nonostante le archiviazioni dei giudici, non è ancora finita.

 Oggi Petrucci, uscito dalla porta del Coni per rientrare dalla finestra come presidente della federazione basket, è uno dei sostenitori maggiori di Malagò.

Il sistema Aniene
 Molto prima che Malagò diventasse presidente del Comitato olimpico nazionale, il suo circolo era diventato una Hall of fame che ha surclassato club di tradizione come l’Antico tiro a volo. Finanzieri, banchieri, imprenditori, politici desiderosi di stare insieme fra uguali chiacchierano di quisquilie o di affari sotto l’egida dello "spirito Aniene". Intra moenia, nei locali della clubhouse, nella chiatta inaugurata questa estate per le cene sul fiume, nel prato vigilato dalle oche capitoline, ci si dà del tu come ai tempi degli antichi romani, in una sorta di egualitarismo fra ottimati. Lo sfottò è di prammatica.

 Quando ha debuttato Luca Cordero di Montezemolo, dai compagni sauna gli fu chiesto come volesse essere chiamato, se Luca oppure Cordero oppure Montezemolo oppure, meglio ancora, Di. Chi ha il cognome che rima con quello dei fratelli Angelucci (Giampaolo, Alessandro e Andrea) è classificato nel gruppo degli "ucci".

 Può suonare divertente oppure no ma la forza, anzi, lo "spirito Aniene" sta nell’abbinata fra cazzeggio e attenzione estrema alla sostanza degli affari.

 Nessuna legge vieta di trovarsi negli spogliatoi a parlare di Olimpiadi e affari immobiliari, piuttosto che dell’ultimo derby Roma-Lazio. La quota di costruttori e immobiliaristi iscritti al circolo è la componente dominante, come lo è per il settore imprenditoriale a Roma: i Caltagirone, i Toti, Massimo Caputi, Pietro Salini, Duccio Astaldi e Paolo Bruno. Nel circuito delle alleanze può capitare di passare per fasi di contrasto, come quella che divide gli anienisti Luca Parnasi e Francesco Gaetano Caltagirone, molto poco presente al circolo, sul nuovo stadio della Roma . E Giancarlo Abete, fratello minore del presidente Bnl Luigi, è in freddo con Malagò per questioni di politica sportiva.

 Molto bipartisan è il settore parlamentare, in equilibrio di forze fra centrosinistra e centrodestra. L’idea è di essere sempre filogovernativi, come la vecchia Fiat di Gianni Agnelli. Con Letta al governo, l’Aniene era lettiano. Con Renzi, l’anienista Salini promette di lasciare l’Italia (non il circolo) se al referendum vincerà il no.

Tra gli imprenditori affiorano outsider come il veneto Alessandro Benetton e il milanese Marco Tronchetti Provera. Il circolo in se stesso è un’impresa, con una mole di ricavi da attività sociali piuttosto robusta, nell’ordine degli 8 milioni di euro all’anno ai quali vanno aggiunti oltre 5 milioni di euro prodotti dagli impianti dell’Acquaniene, che contano oltre 4 mila iscritti e sono aperti ai "profani".

Gli investimenti privati
 Noto tombeur de femmes, Malagò è quello che una volta si chiamava un buon partito. Negli anni ha occupato poltrone in società molto eterogenee. È stato amministratore di Air One dell’anienista Carlo Toto, di Unicredit, a lungo azionista di riferimento dell’amata As Roma. Ha amministrato la fanzine snob giallorossa "Il Romanista" e la Virtus Roma Basket, di proprietà dei fratelli Toti, anienisti, e molto amata dall’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, uno dei due soli soci ammessi al circolo senza periodo di prova e per chiari meriti concessori verso l’Aniene insieme all’allora governatore del Lazio Piero Marrazzo.

 L’attività di famiglia resta concentrata nel gruppo Samofin e nella controllata Samocar, che sfoggia Ferrari e altre auto di lusso dalle vetrine di via Pinciana, davanti a Villa Borghese. È lì che nasce il rapporto con la famiglia Agnelli, la simpatia dell’Avvocato verso Giovannino e il legame con Montezemolo, amico di Cristiano Rattazzi, il fratello maggiore di Lupo che diventerà il principale socio di Malagò.

 I ricavi annuali della Samocar sono di poco inferiori ai 40 milioni di euro e l’amicizia con l’allora presidente della Ferrari, oltre che del Comitato Roma 2024, è stata una chiave nel successo della concessionaria quando si presentava qualche cliente che non aveva voglia di passare mesi in lista di prenotazione per l’ultima creatura di Maranello.

 Oltre a Samocar, Malagò custodisce un portafoglio di partecipazioni molto ricco nella GL Investimenti, fifty fifty con l’amico Lupo Rattazzi. GL ha un patrimonio di circa 50 milioni di euro e utili aggregati nel triennio 2014-2016 per 30 milioni di euro. La quota di Giovannino sono 5 milioni l’anno, in gran parte ottenuti vendendo alla fine del 2014 per 9,3 milioni le azioni di Maire Tecnimont, società guidata da Fabrizio Di Amato, altro anienista e amico fraterno che aveva accolto Malagò nel consiglio di amministrazione della controllata Maire engineering. Amicizia a parte, l’unico legame societario fra i due è oggi l’Esperia Aviation, una compagnia di elitrasporto con sede all’aeroporto dell’Urbe.

 La coppia GL (Giovanni e Lupo) ha mantenuto una lista di partecipazioni in stile salotto buono con una preferenza spiccata per l’energia (Acea, Iren, Terna, Eni, A2A) e la finanza (Azimut, Banca Generali). La partecipazione più rilevante, vicina al 2 per cento del capitale sociale, è quella in Finnat Euramerica, il gruppo di servizi bancari e finanziari, fondato da Giampietro Nattino e amministrato dai figli Arturo e Andrea, soci dell’Aniene.

 Presso Finnat fiduciaria è intestato il capitale di molte imprese romane. Fra queste, il gruppo Sorgente, guidato dall’immobiliarista emergente Valter Mainetti. Anienista, inutile aggiungere.

 Infine, Malagò è tra i fondatori dell’associazione Amici del Bambino Gesù, l’ospedale romano amministrato dal commercialista Gianluca Piredda, amministratore anche di Salini e del Bologna di Joey Saputo. Fissato di calcio come Malagò, Piredda è uno degli uomini in ascesa del Vaticano avendo preso il posto proprio di Giampietro Nattino come consultore della Prefettura affari economici della Santa Sede.

 Piredda è socio di Futbol 22, un’iniziativa mirata allo sviluppo delle scuole calcio estesa da Malagò a molti altri anienisti. Non si fa qui l’elenco completo. Sarebbe troppo lungo. In fondo, è solo un mattone della furia relazionale che regna in Malagòpoli.
Articolo illuminante per chi nn avesse ancora capito che quelli della P2, in confronto a questi, erano dei dilettanti.
Il mio sempiterno ringraziamento, a prescindere dalle simpatie politiche, a questa Amministrazione che ha avuto il coraggio di mandare in bianco con il no alle olimpiadi questa massa di incappucciati.
Vero cancro della ns. Società.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: PabloHoney - 13 Ott 2016, 08:50
Mio

 :D
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: voltaire - 13 Ott 2016, 09:07
 emblema,di una classe dirigenziale [...],eppure continua imperterrito,ma la sua (e di altri)amici suoiè pari allo zero
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: StylishKid - 13 Ott 2016, 09:56
Vomito.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: alasinistra - 13 Ott 2016, 11:26
Guarda caso l'Espresso fa uscire l'articolo dopo che i giochi olimpici sono definitivamente saltati!
 :asrm :asrm :asrm :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: AquilaCalva - 14 Ott 2016, 01:10
AN-GHIN-GO'

Malagò, Malagò
questo stadio a chi lo do?
Lo darò all'americano
che ha sostituito il nano.
Lo darò a quel gabbedano
che nun sa quanto lo amo.
Lo darò ai più bei tifosi
pe' evitaje l'acidosi.

Malagò, Malagò
questo stadio 'ndo lo fo'?
Je lo cedo 'n riva al fiume
su li resti der breccione,
che nel '959
Lafuente se 'nventò.

Malagò, Malagò
queste so' soddisfaziò!
D'artra parte coi "maneggi"
te risolvi 'sti magheggi,
pure se mejo galleggi
ne le "vasche" coi ponteggi.

Malagò, Malagò
Sei er più americanò!

E pe' accontentà i [...]
noi te regalamo il CONI.

Malagò, Malagò
ciài la laurea? "E come no!"
Bravo. Te la sei sudata?
"Mica tanto... l'ho comprata!"

Malagò, Malagò
sei dottore? "Sì, lo so'!"
Chissà quanto hai faticato...
"Già. Nun sai quant'ho pagato..."
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Palo - 14 Ott 2016, 08:40
Per me una pecca ed una "medaglia". Essere stato atleta dell'Aniene ed essere stato "amico" di Barelli.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Murmur - 14 Ott 2016, 12:45
Olimpiadi occasione persa eh? Hanno tolto il sogno ai bambini, eh?  :)

Ma soprattutto, da quando il fu (o esiste ancora?) riommerdista è una fanzine snob? Che snobbano quelli?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: giovannidef - 14 Ott 2016, 22:13
Per me una pecca ed una "medaglia". Essere stato atleta dell'Aniene ed essere stato "amico" di Barelli.
io sono stato atleta aniene per due ore e mi sono così piaciuti che uscito da lì sono andato dalla concorrenza, per anni la bandierina dell'aniene sulle macchine mi faceva lo stesso effetto del bruco sulla cappelliera
barelli in questo mondo di squali ha come pregio solo quello di essere laziale e di essere uno sportivo vero
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Gert dal Pozzo - 16 Ott 2016, 10:03
io sono stato atleta aniene per due ore e mi sono così piaciuti che uscito da lì sono andato dalla concorrenza, per anni la bandierina dell'aniene sulle macchine mi faceva lo stesso effetto del bruco sulla cappelliera

Tevere Remo? Quando canotteggiavo da pischello eravamo la concorrenza dei fighetti dell'Aniene, ma non so se la cosa è durata, viste le differenti tasche :D
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Pomata - 16 Ott 2016, 11:57
Per me una pecca ed una "medaglia". Essere stato atleta dell'Aniene ed essere stato "amico" di Barelli.

vedi quando ci sono le elezioni del CONI e si candida anche lui che amicone Barelli diventa.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: giovannidef - 16 Ott 2016, 22:04
Tevere Remo? Quando canotteggiavo da pischello eravamo la concorrenza dei fighetti dell'Aniene, ma non so se la cosa è durata, viste le differenti tasche :D
essendo un VDM Tevere Remo negli anni ottanta, potevo essere della tirrenia. della canottieri Lazio o della Tevere Remo tutti avevano sul culo quelli dell'aniene
sulle differenti tasche dissentirei anche la Tevere Remo aveva il suo grumo di potere (il buon vecchio previti stava da noi prima di passare alla Lazio) le differenze erano (ma mi baso su due ore) su una certa mentalità militare e fascisteggiante dell'aniene, una bella divisione tra soci e atleti che noi non avevamo e una bella puzza di merda anche comprensibile poiché gli altri circoli erano della Lazio o associati, per la concorrenza non c'era storia noi a quei tempi avevamo tre mondiali loro un campione italiano di singolo stranamente molto simpatico ma qui sono di parte
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: angeloadamo - 13 Feb 2017, 17:20
Mi ricorda la vicenda stadio #famoaaadependance

Fonte: corriere

Ampliamenti a villa Malagò, il «no»
a quattro dependance e un barbecue

Dovranno essere demolite anche tettoie per stendere i panni e riparare le macchine. Il pugno duro del Comune: opere che non possono essere sanate poiché rientrano in un’area vincolata
 
di Michele Marangon


Non c’è pace tra le dune, in quel di villa Malagò a Sabaudia. In questi giorni il presidente del Coni ha collezionato un record di dinieghi - da parte del settore condono edilizio del Comune pontino - alle richieste di sanatoria per piccole opere abusive già realizzate nell’amata magione delle vacanze.
 



Il rifiuto a sanare

Il rifiuto a sanare le “innocenti evasioni” alle regole che riguardano le aree sottoposte a vincoli ha interessato: una dependance di 15 metri quadri, vialetto con piattaforma in legno e barbecue; altra dependance da 21 metri quadri; una piccola tettoia adibita a stenditoio; ampliamento della cucina per circa 6 metri quadri; una dependance di 29,3 metri quadri. E inoltre: una tettoia per riparare le macchine; stireria con dispensa e bagno di 5 metri quadri più un’altra superficie di tredici; una ulteriore dependance di circa 30 metri quadri. Tanti piccoli aggiustamenti che hanno reso la villa certamente più funzionale ed accogliente. Senza dimenticare che d’estate la splendida dimora ospita, oltre alla famiglia Malagò, tantissimi personaggi del jet set e non solo, sportivi e appassionati di yoga che si ritrovano per settimane di salutismo e relax. Ma per loro niente barbecue, se non di quelli amovibili da comprare dal ferramenta.
 



 



Ora dovrà demolire

Si tratta di nove sonore bocciature alla realizzazione di opere che non possono essere sanate in nessun modo poiché rientrano in un’area vincolata. Opere aggiunte ad un immobile legittimo che, però, deve conservare la sua conformazione originaria. Senza ulteriori aggiunte dunque… Quali saranno i passaggi amministrativi successivi? Giovanni Malagò dovrà ripristinare i luoghi, abbattere tutto insomma. E se non lo farà di sua spontanea volontà, dovrà pensarci l’amministrazione che oggi si dimostra particolarmente severa, anche se tutt’intorno ( nell’area del Parco Nazionale per intenderci) non regnano propriamente ordine e rispetto delle regole, del decoro e della natura.


Titolo: Re:Malagò
Inserito da: COLDILANA61 - 13 Feb 2017, 17:27
Mi ricorda la vicenda stadio #famoaaadependance

Fonte: corriere

Ampliamenti a villa Malagò, il «no»
a quattro dependance e un barbecue

Dovranno essere demolite anche tettoie per stendere i panni e riparare le macchine. Il pugno duro del Comune: opere che non possono essere sanate poiché rientrano in un’area vincolata
 
di Michele Marangon


Non c’è pace tra le dune, in quel di villa Malagò a Sabaudia. In questi giorni il presidente del Coni ha collezionato un record di dinieghi - da parte del settore condono edilizio del Comune pontino - alle richieste di sanatoria per piccole opere abusive già realizzate nell’amata magione delle vacanze.
 



Il rifiuto a sanare

Il rifiuto a sanare le “innocenti evasioni” alle regole che riguardano le aree sottoposte a vincoli ha interessato: una dependance di 15 metri quadri, vialetto con piattaforma in legno e barbecue; altra dependance da 21 metri quadri; una piccola tettoia adibita a stenditoio; ampliamento della cucina per circa 6 metri quadri; una dependance di 29,3 metri quadri. E inoltre: una tettoia per riparare le macchine; stireria con dispensa e bagno di 5 metri quadri più un’altra superficie di tredici; una ulteriore dependance di circa 30 metri quadri. Tanti piccoli aggiustamenti che hanno reso la villa certamente più funzionale ed accogliente. Senza dimenticare che d’estate la splendida dimora ospita, oltre alla famiglia Malagò, tantissimi personaggi del jet set e non solo, sportivi e appassionati di yoga che si ritrovano per settimane di salutismo e relax. Ma per loro niente barbecue, se non di quelli amovibili da comprare dal ferramenta.
 



 



Ora dovrà demolire

Si tratta di nove sonore bocciature alla realizzazione di opere che non possono essere sanate in nessun modo poiché rientrano in un’area vincolata. Opere aggiunte ad un immobile legittimo che, però, deve conservare la sua conformazione originaria. Senza ulteriori aggiunte dunque… Quali saranno i passaggi amministrativi successivi? Giovanni Malagò dovrà ripristinare i luoghi, abbattere tutto insomma. E se non lo farà di sua spontanea volontà, dovrà pensarci l’amministrazione che oggi si dimostra particolarmente severa, anche se tutt’intorno ( nell’area del Parco Nazionale per intenderci) non regnano propriamente ordine e rispetto delle regole, del decoro e della natura.

Chiamasse Maurizio Costanzo .

Tempo 5 minuti e parte la campagna pro villa .

4 cog/ioni riomanisti li trova .

Poi li invita al BBQ . L'oste gli porta da bere . 
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: BomberMax - 13 Feb 2017, 19:07
ma possibile 'sto  por'omo non e'   libero de fa uno straccio de condono  !!!   manco dovesse sana'  'na piscina venuta corta pe' i mondiali de nuoto,  state  col forcone  cazzo  :farm:
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: BruceGrobbelaar - 13 Feb 2017, 19:43
Questo doveva organizzà le olimpiadi MLS, ma perché non sta dentro?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Ranxerox - 14 Feb 2017, 08:02
Vabbè dai, tra dependance e stirerie s'è allargato più de 100 metri quadrati. Che saranno mai rispetto a qualche milione di metri cubi a Tor di Valle fuori dal piano regolatore.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: MadBob79 - 18 Feb 2017, 12:15
ma na cosa regolare, questo, l'ha mai fatta in vita sua?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Alex_k - 18 Feb 2017, 13:35
ma na cosa regolare, questo, l'ha mai fatta in vita sua?
Dice che se l'è regolarmente presa in der Q il ventisei di maggio
 :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: cry - 18 Feb 2017, 16:35
Dice che se l'è regolarmente presa in der Q il ventisei di maggio
 :asrm
:=))
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 04 Set 2019, 17:33
Scontro tra Coni e Sport e Salute. Malagò a Rocco Sabelli: ''Cercati un'altra sede''

Il numero uno del comitato olimpico italiano: ''Nessuna collaborazione, ognuno vada per la sua strada''. Il caso dei biglietti dell'Olimpico: ''Non li userò per dignità''


https://www.repubblica.it/sport/vari/2019/09/04/news/coni_sport_e_salute_scontro_malago_sabelli-235184562/?ref=RHPPLF-BH-I235189471-C8-P6-S1.8-T1

Ma che è questa storia dei biglietti dell'Olimpico?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Slasher89 - 05 Set 2019, 08:22
Capirai, hanno tolto a Schifalò ed i suoi amici aaaaaabbbbonamento aaaariomma perenne, è una dichiarazione de guera.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: BalkanLaziale - 05 Set 2019, 08:46
Non ha pagato una cosa nella vita.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: UnDodicesimo - 05 Set 2019, 09:02
Non ha pagato una cosa nella vita.

non credo la laurea gliel'abbiano data gratis ;)
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: JoeStrummer - 05 Set 2019, 09:20
Vedrete che con i suoi amichetti di nuovo al governo riciccerà più bello e più superbo che pria...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: arturo - 05 Set 2019, 09:26
Che affronto!
gli hanno tolto la possibilità di pasturare la lobby demmerda che gli ha consentito di arrivare a comandare lo sport italiano , con il curriculum di  giocatore di calcetto.
450 biglietti regalati a chi ha la possibilità economica di comprarsene 100 volte tanti .
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: galafro - 05 Set 2019, 09:41
Il gigolò che si erge a difensore dell’autonomia dello sport.
Certo che tra di Maio ministro degli Esteri e Malagò presidente del CONI è una bella lotta...poi ci si meraviglia che gli italiani che vanno a lavorare ogni mattina siano incazzati.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 05 Set 2019, 12:45
Qui i termini della questione sono spiegati un po' meglio...

Coni, Malagò fa la secessione. E da Sport e salute si porterà via tutto ciò che potrà

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/04/coni-malago-dichiara-guerra-a-sport-e-salute-e-a-rimetterci-sara-lo-sport-italiano/5430740/
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: italicbold - 05 Set 2019, 14:09
Sui biglietti omaggio, non solo calcistici, si potrebbero scrivere libri.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 05 Set 2019, 14:20
Vedrete che con i suoi amichetti di nuovo al governo riciccerà più bello e più superbo che pria...

E' così. Dicono che abbiano fatto una strage di bottiglie di Krug per festegiare. Dimme te che cazzo di rospi dobbiamo ingoiare pur di sbarazzarci di merdolini....
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: arturo - 05 Set 2019, 14:54
Esattamente.
Poi penso a come stanno salvinimerda e ollollanda e mi ritorna il sorriso.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: GoodbyeStranger - 05 Set 2019, 20:30
Ennesime vagonate di soldi pubblici sprecati per beghe e lotte di potere tra mentecatti.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 13 Set 2019, 21:58
Con l'insediamento del nuovo governo giallorosso, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha lanciato la sua crociata contro la società Sport e Salute (istituita con la legge di Bilancio del 2018) che ha come azionista il Ministero dell'Economia e finanza e risorse per quasi 400 milioni. "Un tesoretto - riporta La Verità - sottratto alla struttura di Malagò a cui sono destinati solo 40 milioni per la missione esclusiva di preparare gli sportivi per le Olimpiadi. Il casus belli che ha portato Malagò a denunciare una 'mancanza di rispetto' è stata la decisione di sottrarre al Coni la gestione dei biglietti omaggio, consegnati da Roma e Lazio come parziale contropartita in natura per l'utilizzo dello stadio Olimpico. Le due società di calcio pagano da 3 ai 3,3 milioni di canoni annui, ma ottengono uno sconto qualificabile tra i 500.000 e i 700.000 mila euro grazie ai tagliandi. In realtà i posti collegati ai preziosi ticket, pur non potendo essere venduti, hanno un valore commerciale molto superiore, visto che si trovano nella zona più ambita dello stadio".

Sponsorizzato da FCAMarkets


Oggi Sport e Salute concede 20 biglietti omaggio per la Roma e 12 per la Lazio. Oltre a 70 tessere stagionali. Prima la Roma "metteva a disposizione del Comitato Olimpico (e ora di Sport e salute) 496 poltroncine". In tutto l'anno scorso "ne sono stati occupati 8.856 con la Roma e 7.930 con la Lazio" tra campionato a coppe.   Secondo La Verità "facendo  una media al ribasso e assegnando a ogni tagliando un valore di 150 euro, potremmo dire  che nell'ultimo campionato il Coni ha avuto disposizione 2,5 milioni di euro biglietti da donare, anche agli amici degli amici". Nei giorni scorsi Malagò ha spiegato: "Questo è talmente uno sgarbo al Coni che adesso atleti e tecnici sono ospiti della società e per questo devo ringraziare Lotito, Fienga, Baldissoni e Sky che si sono comportati in modo ineccepibile".

Dalla Sport e Salute - riporta La Verità - ribattono che sportivi e presidenti per partite sono loro ospiti, mentre a perdere il posto saranno piuttosto politici, attori, giornalisti, magistrati e professionisti vari. Lo Sport e Salute ha avviato "due audit, inchieste interne, per verificare l'utilizzo che è stato fatto dei biglietti omaggio".  I primi risultati "hanno portato a individuare i maggiori utilizzatori di ticket gratuiti della scorsa stagione calcistica", scrive La Verità. "Nell'elenco dei più assidui si trovano politici come Maurizio Gasparri (20 biglietti), Fabrizio Cicchitto e Fabio De Lillo (19), l'ex vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti (15) Gerardo Labellarte (13), ex prefetti come Achille Serra (24)". E ancora, magistrati della Corte dei Conti "come Antonella Menna, Marco Villani (entrambi 24), Roberto Benedetti, Giovanni Zotta (15)" o "Paolo Balducci (14) o colleghi magistrati come Vincenzo Barbieri (13)". Nella lista "ci sono anche personaggi individuati alla voce 'banche, assicurazioni', come Luigi Abete, Carlo Cancellieri e Adriano Ranucci (19), il giornalista sportivo Carlo Santi (21), l'imprenditore Roberto Naldi (20), professionisti di grido come Francesco Cognetti (20), Guido Cecinelli (17) e Cesare San Mauro (16) o ancora boiardi di Stato come Calogero Mauceri (16). Hanno usufruito degli omaggi anche rappresentanti delle forze dell'ordine e del'esercito. Tra i nomi emersi pure quelli degli attori Claudio Amendola (11) e Claudia Gerini (6)".

"C'è poi la gara dei nuclei familiari - scrive La Verità - Il giudice Villani e i suoi parenti totalizzano in cinque la bellezza di 47 biglietti, i Ranucci 38 in due, Palamara e figli 30, i Ciocchetti 29, i familiari di Luca Cordero di Montezemolo 23, il politico Antonio Maria Rinaldi 15 tagliandi divisi tra 13 affini, Bruno, Federico e Daniele Vespa (11 solo quest'ultimo) 14, Giovanni Floris e i figli 13".


https://www.google.it/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/13/legge-sullo-sport-le-due-lettere-di-malago-al-cio-per-chiedere-di-valutare-come-punire-litalia/5450632/amp/

https://www.google.it/amp/s/rep.repubblica.it/pwa/generale/2019/09/12/news/lettere_malago_al_cio_caso_coni_riforma_sport-235861361/

Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 13 Set 2019, 21:59
Forse ha perso qualche copertura. L’attacco di Mensurati e Repubblica è micidiale, hai voglia a smentire. Finisce che lo commissariano....
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 14 Set 2019, 00:37
Binaghi: ''Lettere Malagò al Cio sconvolgenti''. Il presidente del Coni: ''Atto dovuto''

https://www.repubblica.it/sport/vari/2019/09/13/news/malago_cio_lettere_olimpiadi_sport_e_salute-235888432/?ref=RHPPLF-BH-I235868490-C8-P5-S1.8-T1
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: bak - 14 Set 2019, 10:14
Forse ha perso qualche copertura. L’attacco di Mensurati e Repubblica è micidiale, hai voglia a smentire. Finisce che lo commissariano....

Forse perchè i suoi padrini politici (Melandri, Renzi e Lotti) sono caduti in disgrazia.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: UnDodicesimo - 14 Set 2019, 12:55
Forse ha perso qualche copertura. L’attacco di Mensurati e Repubblica è micidiale, hai voglia a smentire. Finisce che lo commissariano....

Mi gioco 100 euro che essi non fanno parte del circolo Aniene.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Maremma Laziale - 14 Set 2019, 14:13
Binaghi è un bel cagnaccio.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: AquilaCalva - 14 Set 2019, 21:16
Esilarante leggere che lui si dichiara "eletto da 12 milioni d'italiani".
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 15 Set 2019, 00:25
Malagò e la resistenza contro la riforma Giorgetti: dalle lettere al Cio all’uso dei campioni, le mosse per non perdere potere

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/14/malago-e-la-resistenza-contro-la-riforma-giorgetti-dalle-lettere-al-cio-alluso-dei-campioni-le-mosse-per-non-perdere-potere/5451375/
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: sharp - 15 Set 2019, 02:14
come va il mercato delle auto usate ???




 :^^
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: angeloadamo - 25 Set 2019, 13:00
Potrebbero far discutere le parole che il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato ai microfoni di Radio24. In merito alla questione sul razzismo negli stadi, infatti, il numero uno del comitato olimpico ha una sua personalissima opinione: “Il tifoso che fa 'buu' a un giocatore di colore sbaglia, ma è ancora più sbagliato quando uno che guadagna 3 milioni di euro si lascia cadere in area. E magari è anche contento di prendersi il calcio di rigore”.

 :o
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: arturo - 25 Set 2019, 13:03
quindi peggio totty che un tifoso demmerda razzista ?
uhmm , no no peggio il razzista demmerda.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 25 Set 2019, 13:18
Davvero uno dei peggio in circolazione.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Tarallo - 25 Set 2019, 13:20
Esempio di whataboutism o benaltrismo di cui si parlava in altro topic.
Er peggio der peggio der peggio, perché non ha neanche le palle di dire che del razzismo non gliene frega niente. Tira fuori un altro esempio che c'entra zero.

Stammerda romanista demmerda.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 25 Set 2019, 13:20
In realtà, oltre lo scivolone incredibile strillato nei titoli, ha detto anche altro... ossia (mi costa riconoscerlo essendomi il soggetto parecchio - eufemismo - antipatico) pure una cosa sulla responsabilità oggettiva che mi sembra condivisibile...

https://www.repubblica.it/sport/2019/09/25/news/malago_scivolone_sul_razzismo-236888549/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1

Malagò ha poi parlato della responsabilità oggettiva: "E' un tema cruciale. E' pilastro della giustizia sportiva e non solo del nostro Paese. Qualcuno deve essere responsabile, garante, altrimenti nessuno paga perché non c'è il colpevole. Ho sempre avuto il coraggio di sostenere che questa cosa non è giusta, questo assioma va rivisto, ma al tempo stesso ho sempre sostenuto che, se i club non vengono messi nelle condizioni di individuare i responsabili con strutture all'avanguardia, della tecnologia, del controllo e di sorveglianza, è tutto molto più complicato".
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Maremma Laziale - 25 Set 2019, 14:52
In realtà, oltre lo scivolone incredibile strillato nei titoli, ha detto anche altro... ossia (mi costa riconoscerlo essendomi il soggetto parecchio - eufemismo - antipatico) pure una cosa sulla responsabilità oggettiva che mi sembra condivisibile...

https://www.repubblica.it/sport/2019/09/25/news/malago_scivolone_sul_razzismo-236888549/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1

Malagò ha poi parlato della responsabilità oggettiva: "E' un tema cruciale. E' pilastro della giustizia sportiva e non solo del nostro Paese. Qualcuno deve essere responsabile, garante, altrimenti nessuno paga perché non c'è il colpevole. Ho sempre avuto il coraggio di sostenere che questa cosa non è giusta, questo assioma va rivisto, ma al tempo stesso ho sempre sostenuto che, se i club non vengono messi nelle condizioni di individuare i responsabili con strutture all'avanguardia, della tecnologia, del controllo e di sorveglianza, è tutto molto più complicato".

La storia dell'orologio fermo che segna l'ora giusta due volte al giorno.

Le affermazioni precedenti sarebbero da dimissioni immediate. Cioè, stiamo parlando del Presidente del Coni, nemmeno del rin[...]to opinionista di Top Calcio...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: bizio67 - 25 Set 2019, 15:04
Ma cosa si può pretendere da uno che si è comprato la laurea in giurisprudenza, reato accertato in sentenza ma prescritto
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: PabloHoney - 25 Set 2019, 15:28
Pres. Coni Malagò: "Simulare in area più grave del razzismo"

L'INSPIEGABILE USCITA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO

Redazione Fantacalcio.it|

25/09/2019 12:18

Dopo i casi Lukaku, Kessiè e Dalbert e quello di Pjanic ieri sera, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò è intervenuto a Radio24 per parlare della sanzioni per i razzisti allo stadio. Ecco le sue parole, vuote: "Ho partecipato a tantissimi incontri nel corso degli anni, tavoli tecnici presieduti dagli incaricati alla pubblica sicurezza, e ho sempre sostenuto una tesi: non può che esserci una certezza delle pena, con tolleranza zero, perché qualsiasi ragionamento fatto all'acqua di rose non e’ servito a debellare questo problema".

Problema italiano: "In Italia c’è una forma permissiva di tolleranza verso chi fa ululati o lancia una banana. Se anche Antonio Conte, tornato dall'esperienza in Inghilterra, ha trovato le cose peggiorate, bisogna riflettere. ho molto apprezzato il ministro Spadafora perché ha subito aggredito l’argomento".


A pagare sempre i club: "La responsabilità oggettiva è un pilastro della giustizia sportiva e non solo del nostro Paese. Qualcuno deve essere garante, altrimenti nessuno paga perché non c'è il colpevole. Ho sempre avuto il coraggio di sostenere che questa cosa non è giusta, ma al tempo stesso penso che se i club non vengono messi nelle condizioni di individuare i responsabili con strutture all'avanguardia è tutto molto complicato".

Poi la prodezza: "Il tifoso che fa buu a un giocatore di colore sbaglia, ma è ancora più sbagliato quando uno che guadagna 3 milioni di euro si lascia cadere in area e magari è anche contento di prendere un calcio di rigore".

Titolo: Re:Malagò
Inserito da: GoodbyeStranger - 25 Set 2019, 20:31
ogni volta che entro qui dentro spero ci sia la notizia del suo arresto... ma niente...
 :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Hicks - 28 Set 2019, 20:23
Pres. Coni Malagò: "Simulare in area più grave del razzismo"

L'INSPIEGABILE USCITA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO

Redazione Fantacalcio.it|

25/09/2019 12:18

Dopo i casi Lukaku, Kessiè e Dalbert e quello di Pjanic ieri sera, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò è intervenuto a Radio24 per parlare della sanzioni per i razzisti allo stadio. Ecco le sue parole, vuote: "Ho partecipato a tantissimi incontri nel corso degli anni, tavoli tecnici presieduti dagli incaricati alla pubblica sicurezza, e ho sempre sostenuto una tesi: non può che esserci una certezza delle pena, con tolleranza zero, perché qualsiasi ragionamento fatto all'acqua di rose non e’ servito a debellare questo problema".

Problema italiano: "In Italia c’è una forma permissiva di tolleranza verso chi fa ululati o lancia una banana. Se anche Antonio Conte, tornato dall'esperienza in Inghilterra, ha trovato le cose peggiorate, bisogna riflettere. ho molto apprezzato il ministro Spadafora perché ha subito aggredito l’argomento".


A pagare sempre i club: "La responsabilità oggettiva è un pilastro della giustizia sportiva e non solo del nostro Paese. Qualcuno deve essere garante, altrimenti nessuno paga perché non c'è il colpevole. Ho sempre avuto il coraggio di sostenere che questa cosa non è giusta, ma al tempo stesso penso che se i club non vengono messi nelle condizioni di individuare i responsabili con strutture all'avanguardia è tutto molto complicato".

Poi la prodezza: "Il tifoso che fa buu a un giocatore di colore sbaglia, ma è ancora più sbagliato quando uno che guadagna 3 milioni di euro si lascia cadere in area e magari è anche contento di prendere un calcio di rigore".

Sono io che guardo poco i tg perchè ultimamente lavoro fino a tardi oppure a queste cose gravissime non è stato dato reale risalto da nessuno? Lo vengo a sapere ora per la prima volta..
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Grande Puffo - 28 Set 2019, 22:46
È  ancora vivo?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: GoodbyeStranger - 29 Set 2019, 00:22
È ancora a piede libero?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: PabloHoney - 30 Set 2019, 12:53
Sono io che guardo poco i tg perchè ultimamente lavoro fino a tardi oppure a queste cose gravissime non è stato dato reale risalto da nessuno? Lo vengo a sapere ora per la prima volta..

La seconda che hai detto
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: bak - 11 Ott 2019, 17:47
https://www.vocegiallorossa.it/serie-a/serie-a-ombre-sulla-nomina-di-miccicche-malago-agnelli-e-baldissoni-coinvolti-185769
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: nestorburma - 21 Ott 2019, 17:00
https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/guerre-pallonare-ziliani-racconta-presunta-irregolarita-rsquo-216847.htm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 21 Ott 2019, 18:01
https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/guerre-pallonare-ziliani-racconta-presunta-irregolarita-rsquo-216847.htm

E poi ci stupiamo del simpatico trattamento che ci riserva Sky.....
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: JoeStrummer - 21 Ott 2019, 19:19
È ancora a piede libero?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: alasinistra - 19 Nov 2019, 16:46
https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2019/11/19/news/lega_serie_a_dimissioni_presidente_micciche_-241423868/?ref=RHPPLF-BH-I241414493-C8-P14-S1.8-T1

Magamagò che dice? :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: noneinparticular - 21 Nov 2019, 11:42
https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/guerre-pallonare-ziliani-racconta-presunta-irregolarita-rsquo-216847.htm

la vicenda non la conosco quindi non ne parlo finche' non mi informo, ma Ziliani e dagospia hanno la credibilita' al cui confronto novella 2000 e' la BBC, specie Ziliani che e' ossessionato da Agnelli e dalla Juve da sempre, ricordando che questo signore per decenni ha gestito insieme a Pistocchi la moviola mediaset contribuendo al famoso sentimento popolare su cui si sono costruite sentenze, sentimento dal quale stranamente fu risparmiato il Milan del loro presidentissimo che in quegli anni prendeva rigori a vagonate e incontrava segretamente gli arbitri. Tanto per fare un quadro dell'etica del personaggio.
Io da ignorante della questione perche' non conosco i dettagli quando ho letto o sentito parlare Micciche' ne ho ricevuto una discreta impressione certamente migliore e piu' competente di quella del predecessore e era gradito a tutti o quasi i presidenti, ma magari e' solo un poco di buono che si presenta bene, non sarebbe il primo. Di certo prima di dare credito a Ziliani i fatti vanno controllati non una ma cento volte.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 25 Nov 2019, 14:51
la vicenda non la conosco quindi non ne parlo finche' non mi informo, ma Ziliani e dagospia hanno la credibilita' al cui confronto novella 2000 e' la BBC, specie Ziliani che e' ossessionato da Agnelli e dalla Juve da sempre, ricordando che questo signore per decenni ha gestito insieme a Pistocchi la moviola mediaset contribuendo al famoso sentimento popolare su cui si sono costruite sentenze, sentimento dal quale stranamente fu risparmiato il Milan del loro presidentissimo che in quegli anni prendeva rigori a vagonate e incontrava segretamente gli arbitri. Tanto per fare un quadro dell'etica del personaggio.
Io da ignorante della questione perche' non conosco i dettagli quando ho letto o sentito parlare Micciche' ne ho ricevuto una discreta impressione certamente migliore e piu' competente di quella del predecessore e era gradito a tutti o quasi i presidenti, ma magari e' solo un poco di buono che si presenta bene, non sarebbe il primo. Di certo prima di dare credito a Ziliani i fatti vanno controllati non una ma cento volte.


L'hanno fatta grossa. L'asse piementese ha le idee chiare e utilizza il solito metodo royal family. Chi ha fatto da chauffeur per una vita, come il dott. Merdagò, non poteva esimersi di servire anche questa volta. Ha raigone Ziliani, pensa un po'.

IL FATTO QUOTIDIANO (P. ZILIANI) - Facce da culo. Chiedo scusa per la crudezza dell'in cipit, ma poichè anche il dizionario Treccani contempla l'espressione, ormai in uso comune, e ne descrive il significato ("avere una faccia di culo, o da culo": dicesi di persona sfacciata, sfrontata, senza ritegno), la notizia è che oggi, lunedì 25 novembre 2019, all'assemblea della Lega di serie A che dibatterà il tema della vendita dei diritti televisivi 2021-2024 (a Mediapro? A Sky?) presenzieranno 20 presidenti che hanno appena mostrato di avere, per l'appunto, la faccia come il culo. Persone senza ritegno, per dirla con la Treccani, esattamente come il personaggio (Giovanni Malagò, presidente del CONI) che nel febbraio 2018 fu nominato commissario della Lega e che guidò i nostri prodi, nell'assemblea elettiva del 19 marzo 2018, alla nomina di Gaetano Miccichè calpestando tutte le regole calpestabili. Un'orda di vandali di leggi e regolamenti, la banda Malagò e friends, che non conosce vergogna e - incredibile a dirsi - non si pente e non si rassegna e persevera.

L'INCHIESTA condotta dal procuratore federale Pecoraro sull'elezione-truffadel presidente di Lega parla di una nomina, quella di Miccichè, avvenuta tra "plurime illegittimità"; per dirne un paio, Malagò aveva riscritto nottetempo lo statuto inserendo una norma ad personam che rendeva Miccichè eleggibile senza nemmeno aver chiesto l'approvazione della modifica alla federazione; per non parlare della sua spudorata decisione di non scrutinare le schede nell'urna, visto che anche una sola scheda bianca avrebbe fatto crollare il castello di carta dei "topi di città", leggi Juventus, Roma, Milan, Inter, Torino, Sampdoria e company opposti ai "topi di campagna", e cioè Napoli, Lazio, Genoa e pochi altri. Ebbene: spalleggiati dai trombettieri di corte, guidati come sempre dai marines de La Gazzetta dello Sport ("L'elezione di Miccichè non ha nulla di opaco - scriveva testualmente la rosea all'indomani delle dimissioni del presidente -, lo ha semmai la manovra che lo ha spinto alle dimissioni proprio alla vigilia della discussione sui diritti tv. Agitare l'argomento della presunta irregolarità del voto a oltre un anno dalla standing ovation con cui fu salutata la nomina, è un altro discutibile capitolo della storia della Lega di serie A"), i nostri prodi, dicevamo, si sono subito buttati lancia in resta nella nuova battaglia: rimettere Miccichè sulla poltrona di presidente di Lega e chissenefrega se il nostro eroe siede nel Cda della RCS di Urbano Cairo, presidente del Torino, e se la banca IMI che presiede cura il titolo azionario della Juventus e ha come debitori svariati presidenti di serie A con le pezze al culo, per dirla con un altro francesismo. E poiché CONI, FIGC e topi di città altro non sono che le facce della stessa medaglia, tre cuori e una capanna, ecco spuntare da ogni dove entusiastici endorsement pro-Miccichè: "Spero che Miccichè ci ripensi e ritiri le dimissioni", dice Gravina, presidente FIGC; e a dargli man forte arriva Urbano Cairo, l'uomo che ha in mano Corriere e Gazzetta, e persino Beppe Marotta, fino a ieri boss della Juventus, oggi boss dell'Inter (anzi, per meglio dire: dell'Jnter). Non ci permettono di calpestare le regole? E noi le calpestiamo lo stesso. Così vanno le cose nel carrozzone dello sport italico: una vergogna a cielo aperto.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: noneinparticular - 26 Nov 2019, 11:26
eh si gran pezzo di giornalismo investigativo questo del maestro ziliani  :)
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Pomata - 26 Nov 2019, 11:48
OT
non c'entra nulla ma mio padre era un grande tifoso della Juve e qualche anno fa ha avuto a che fare, per lavoro, con gli Agnelli, e dirigenti Juve e Fiat in ambito sportivo. Gli hanno reso la vita lavorativa talmente un inferno tra richieste, arroganza e pugnalate alle spalle che della juve non vuole più sentire parlare, ha proprio un ribrezzo totale. Roba che per farmi cambiare squadra a me Lotito e Immobile insieme mi dovrebbero distruggere casa col bulldozer.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 18 Giu 2020, 19:23
Riforma dello sport, in ballo anche la revisione del limite di mandati: quella sentenza che fa tremare il dominio di Malagò al Coni

Il presidente del Comitato olimpico sarà rieletto con l’ennesimo plebiscito dopo i Giochi di Tokyo: lo può fare grazie alla legge Lotti che ha alzato a tre il tetto dei mandati. La Cassazione nel 2018 ha però stabilito che vanno calcolati a prescindere dalla carica: in base a questa interpretazione sarebbe ineleggibile. La questione andrà risolta ed è già nelle bozze dei decreti attuativi sul tavolo del ministro Spadafora: un nodo che agita tutti i palazzi dello sport e i loro (eterni) governatori

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/06/18/riforma-dello-sport-in-ballo-anche-la-revisione-del-limite-di-mandati-quella-sentenza-che-fa-tremare-il-dominio-di-malago-al-coni/5839716/
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Il nostro Giorgione - 18 Giu 2020, 20:15
Riforma dello sport, in ballo anche la revisione del limite di mandati: quella sentenza che fa tremare il dominio di Malagò al Coni

Il presidente del Comitato olimpico sarà rieletto con l’ennesimo plebiscito dopo i Giochi di Tokyo: lo può fare grazie alla legge Lotti che ha alzato a tre il tetto dei mandati. La Cassazione nel 2018 ha però stabilito che vanno calcolati a prescindere dalla carica: in base a questa interpretazione sarebbe ineleggibile. La questione andrà risolta ed è già nelle bozze dei decreti attuativi sul tavolo del ministro Spadafora: un nodo che agita tutti i palazzi dello sport e i loro (eterni) governatori

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/06/18/riforma-dello-sport-in-ballo-anche-la-revisione-del-limite-di-mandati-quella-sentenza-che-fa-tremare-il-dominio-di-malago-al-coni/5839716/

E sì, qui c'è tutto il cortocircuito tra le correnti del CSM.

Il ratto quotidiano si abbevera al rito davighiano e allora impallina il dottor Malagò, amichetto di Palamara.

Certo, i Padellaro boy's potevano svegliarsi un po' prima, magari quando, nell'ambito del merdaio del merdodromo, la posizione del dottor Malagò è stata  improvvisamente stralciata (lette le intercettazioni di Perugia, possiamo farci pure un'idea del come e del perchè) e poi archiviata in istruttoria.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: ZombyWoof - 19 Giu 2020, 11:01
E sì, qui c'è tutto il cortocircuito tra le correnti del CSM.

Il ratto quotidiano si abbevera al rito davighiano e allora impallina il dottor Malagò, amichetto di Palamara.

Certo, i Padellaro boy's potevano svegliarsi un po' prima, magari quando, nell'ambito del merdaio del merdodromo, la posizione del dottor Malagò è stata  improvvisamente stralciata (lette le intercettazioni di Perugia, possiamo farci pure un'idea del come e del perchè) e poi archiviata in istruttoria.

Cannonata in rete del Nostro  Giorgione.

Da anni si sapeva del trio Lotti, Palamara, Malagò, ora si svegliano solo per giochi di correnti.

3 romanisti, 3 traffichini.

Non sorprende il potere preso da Malagò, uno che aveva come curriculum figlio di venditore di auto di lusso, amico di Montezemolo, presidente di un circolo sportivo pieno di grand commis di stato e parastato, magistrati, giornalisti, tutti amisci sciuoi, come ama sottolineare quando si parla di chicchessia, anche i suoi nemici sono grandi amici sciuoi.
Amicizie, favori, clientele, biglietti gratis elargiti ad altri potenti accattoni, che le file per i biglietti con i soldi in bocca le fa il popolo. Mondiali 2009 di nuoto non proprio irreprensibili, esami comprati, altri piccoli inciampi come nella vicenda Stadio daa roma, ne esce sempre bene e più potente di prima, evidentemente il suo angelo custode caffeinomane è stato molto abile e tempestivo.
E guai ai nemici, verso i quali la tenaglia politico giudiziaria dei suoi amisci era pronta a stringersi tra un dossier e una pastetta politica ben viscosa.

Sul lato dei valori sportivi, basterebbe la fuga del 2013 per classificarlo come pezzente, ma l'apice lo trovismo nella lettera inviata al Cio a un suo grande amico, con cui chiedeva squalifiche allo Sport italiano se non si fosse levata di torno Sport e Salute.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: paolo71 - 19 Giu 2020, 11:08
stammerda
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: titolotito - 19 Giu 2020, 13:32
stammerda
What else.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: ZombyWoof - 20 Giu 2020, 22:33
Voci ..Arch laziali e  fidate ce lo raccontano fuori del Coni zona stadio dei marmi a sbraitare al telefono, nella confusione una frase almeno s'è capita bene, una cosa tipo ..sennò faccio come Lotito!

È un mistero, cosa avrà voluto dire e a chi? Era una minaccia o una dichiarazione programmatica? Cosa fa Lotito, oltre a dettar giusta  legge da Gran Signore dello Sport quale egli è, a costruire squadre favolose e vincenti, e  far rosicare tutta Italia?
Lotito che lui sì che sarebbe un gran presidente del Coni, un gran bel presidente!

Chi potrà mai svelare questo arcano, questo mistero misterioso?

Una cosa è certa, alcune recenti vicissitudini di certi amisci suoi  hanno reso boccuccia un po' nervoso. E il calcio più di ogni altro sport pare essere in cima ai suoi pensieri, pensieri però amari.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: TheVoice - 20 Giu 2020, 23:03
Forse è correlato: pare (sottolineo, pare) che ieri nottetempo sia arrivato alle Federazioni il "liberi tutti".

Nei circoli sportivi il Covid non esiste più...
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: BalkanLaziale - 20 Giu 2020, 23:08
Non è ancora stato arrestato?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: ZombyWoof - 21 Giu 2020, 15:52
Forse è correlato: pare (sottolineo, pare) che ieri nottetempo sia arrivato alle Federazioni il "liberi tutti".

Nei circoli sportivi il Covid non esiste più...

Potrebbe essere. Ma dovrebbe esserne contento, e comunque l'ossessione per il nostro, direi un complesso con origini traumatiche, fa godere non poco.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 25 Nov 2020, 00:06
Malagò, l’intoccabile: il Pd svuota la riforma dello sport per permettergli il terzo mandato alla guida del Coni.

Una legge a metà: c’è finalmente un nuovo contratto per i lavoratori, il professionismo femminile, le regole per diventare agenti, la legge sugli stadi, la semplificazione degli adempimenti, la sicurezza sulle piste da sci. Manca - ed è il punto più pesante - la riforma della governance, che consentirà al capo dello sport italiano di rimanere ancora in sella. Lo ha voluto il Partito democratico, ministro costretto a subire.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/24/malago-lintoccabile-il-pd-svuota-la-riforma-dello-sport-per-permettergli-il-terzo-mandato-alla-guida-del-coni-beffato-spadafora-e-il-m5s/6015427/

Tempo scaduto. La riforma dello sport resta a metà. C’è finalmente un nuovo contratto per i lavoratori, il professionismo femminile, le regole per diventare agenti, la legge sugli stadi, la semplificazione degli adempimenti, la sicurezza sulle piste da sci. All’ultima riunione utile, il Consiglio dei ministri ha approvato 5 dei 6 decreti in cui era stata spacchettata la delega che scade il 30 novembre. Manca però il primo provvedimento, il più importante: quello sulla governance dello sport italiano e sul Coni. In due parole, perché alla fine tutto si è ridotto a quello, sulla poltrona di Malagò. Intoccabile. Tanto che per non toccarla alla fine è saltata mezza riforma.

E dire che comunque il Coni ci avrebbe guadagnato. Uno degli obiettivi della grande riforma, se così ancora si può chiamare, era diventato restituire al Comitato Olimpico la preziosa autonomia violata della Lega e dall’ex sottosegretario Giorgetti, che aveva affidato quasi tutto (soldi, potere, perfino il personale) alla società governativa Sport e Salute. Dopo pianti e moniti del Cio (il Comitato internazionale ha minacciato addirittura di sospendere l’Italia), il Coni aveva strappato a Vincenzo Spadafora la promessa di un intervento riparatore. E il ministro l’aveva tutto sommato mantenuta, considerato che al Coni sarebbero tornati ben 115 dipendenti e asset fondamentali come il Foro Italico e il centro dell’Acqua Acetosa. Infatti, con la presenza anche del nuovo mega-dipartimento per lo Sport di Palazzo Chigi voluto da Spadafora (un vero e proprio “Dicastero a sé” anche secondo il Dagl, il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi), ad uscirne ridimensionato sarebbe stata soprattutto la società Sport e Salute diretta da Vito Cozzoli.

Solo che nel testo si parlava pure di limite dei mandati, tema spinoso se ce n’è uno. E lì si è bloccato tutto. Per mesi il ministro Spadafora ha cercato di rinnovare i vertici di tutto il sistema, con un nuovo limite di mandati che mandasse a casa tutti i presidenti che stanno lì da decenni. Tentativo fallito, perché mentre la riforma arrancava i padri padroni delle Federazioni si sono fatti tutti rieleggere e sono sfuggiti alla tagliola. A quel punto il Movimento 5 stelle ha preteso almeno una testa, quella più famosa, quella di Malagò: ha chiesto di negargli il terzo mandato consecutivo o, in alternativa, di mettere un’incompatibilità con la Fondazione di Milano-Cortina, di cui pure è presidente. La stessa norma di cui si era già parlato in estate e che, come rivelato dal Fatto, era stata cancellata dal testo da una “manina” su suggerimento proprio del Coni.

Pare che il Pd per un paio di giorni si fosse mostrato anche possibilista, provando a capire quale sarebbe stata la reazione. Pessima: come chiedergli di scegliere fra il suo Coni e le sue Olimpiadi? Così anche il Pd si è arroccato sulla sua posizione (o su quella di Malagò, che dir si voglia): niente cambio al limite ai mandati (perché non si tocca la Legge Lotti), niente incompatibilità con Milano-Cortina, perché secondo i dem sarebbe stata una norma “contra personam”. E da questo stallo fra i due alleati di governo c’è andata di mezzo la riforma. “Peccato non aver trovato un accordo sul decreto uno, che metteva ordine nei ruoli e nelle funzioni degli organismi sportivi”, commenta piccato il ministro. Sono stati salvati giusto un paio di articoli su atlete donne e disabili, accorpati agli altri provvedimenti. Salta quindi pure l’incompatibilità con le cariche politiche: le porte girevoli fra parlamento e sport restano aperte.

Spadafora almeno ha portato a casa gli altri 5 decreti, che può intestarsi. In particolare quello molto atteso sul lavoro sportivo, anche se le premesse sembravano più rivoluzionarie e la riforma deve ancora passare dal vaglio delle Regioni (in maggioranza in mano al centrodestra). C’è pure l’incognita dei rilievi posti dal Dagl e chissà quanto davvero superati, con lo spauracchio di dover sottoporsi al giudizio del Consiglio di Stato. Sulla governance invece si apre un nuovo fronte, che poi è il solito dell’ultimo anno e mezzo: la paralisi tra Sport e Salute e il Coni, dove non si capisce chi fa cosa. La prima in cerca d’identità, il secondo che ora tornerà a strepitare a giorni alterni e a far leva sulle improbabili minacce del Cio per riavere potere. Escludendo un decreto ad hoc, che dovrebbe essere votato in parlamento, la soluzione più probabile resta infilare un emendamento nel primo provvedimento utile, su cui però ci sarà comunque il veto del M5S (e adesso forse anche del ministro, che certo non ha gradito l’ostruzionismo del Coni). Tutto perché Malagò non ha lasciato andare la riforma. O forse era la riforma che doveva lasciar andare Malagò.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: ZombyWoof - 25 Nov 2020, 10:48
mamma che  schifo.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 14 Feb 2021, 18:16
Governo Draghi senza ministro dello Sport: al Coni festeggiano per la ritrovata centralità, in attesa di un sottosegretario amico

Dopo Spadafora la casella del dicastero è al momento libera e probabilmente verrà assegnata tramite una delega a qualche sottosegretario. Di quale partito? si vedrà. L'unica certezza è che senza un ministro Giovanni Malagò torna a essere il vero punto di riferimento di tutto il settore

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/14/governo-draghi-senza-ministro-dello-sport-al-coni-festeggiano-per-la-ritrovata-centralita-in-attesa-di-un-sottosegretario-amico/6100704/

Politiche giovanili, Turismo, Pari opportunità, Disabilità: quando Mario Draghi è uscito dall’incontro col presidente della Repubblica Sergio Mattarella per leggere la lunga lista di ministri del suo nuovo governo, la parola “sport” non è comparsa mai. Dopo il mandato di Spadafora, il ministero dello Sport è sparito, facendo storcere il naso a tanti appassionati. Ma non a tutti, non al Coni ad esempio, che senza un ministro diventa il Ministero. In realtà, la mancanza di un dicastero, che oggi fa tanto rumore nel mondo dello sport, è stata a lungo la prassi. Se escludiamo la breve parentesi di Josefa Idem, e quella intangibile di Piero Gnudi sotto il Governo Monti (aveva anche altre competenze), nella storia ci sono stati solo tre veri ministri dello Sport: Giovanna Melandri, Luca Lotti e appunto Vincenzo Spadafora. Possiamo aggiungerci Giancarlo Giorgetti, che ha esercitato a fondo la sua delega, ma da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Comunque l’assenza di un Ministero non può stupire. Semmai, è una scelta in controtendenza rispetto agli ultimi anni, in cui i tre governi precedenti avevano dato un forte peso politico alla materia.

Nel frenetico “toto-ministri” era circolato il nome di Andrea Abodi, un “tecnico” (ex presidente della Serie B, ora a capo dell’Istituto del Credito Sportivo) con tante conoscenze politiche (a destra, ma pure nel Pd), che però sembra più proiettato verso la corsa al Campidoglio. C’era chi pensava che proprio Giorgetti potesse riprendersi la delega, ma il leghista è finito in un ministero più importante. L’impressione è che nessuno abbia rivendicato la casella fino in fondo: lo sport non è stato ritenuto cruciale nelle trattative fra i tanti partiti della maggioranza e – temono gli appassionati – neppure nelle strategie dell’esecutivo.

Questo non vuol dire che nessuno avrà la delega. Verrà probabilmente assegnata al secondo giro, quello dei sottosegretari, dopo la fiducia: potrebbe tenerla Roberto Garofoli, ma per competenze e interessi è più facile finisca a uno dei prossimi nominati, più un politico che un tecnico (e bisognerà capire di che partito: possibile che per la regola dell’alternanza la palla passi a Pd o Italia Viva, ma i malumori nel M5S sono già alti, come lascia intendere il deputato Valente). Anche senza un dicastero, la scelta di questa figura non sarà marginale: farà capire quanto il governo vorrà occuparsi direttamente di sport e quale sarà la linea.

Dopo la riforma iniziata con Giorgetti e rimasta a metà con Spadafora, il sistema sportivo è ancora in cerca di equilibrio. Tra Coni, la società Sport e Salute e il nuovo Dipartimento di Palazzo Chigi c’erano fin troppi interlocutori. Per questo al Foro Italico l’altra sera hanno quasi festeggiato ascoltando la lista di Draghi: storicamente, quando non c’è un ministro, è il Coni che diventa un Ministero. Così Giovanni Malagò tornerebbe ad essere il n. 1 incontrastato dello sport italiano. Ancor di più se riuscisse ad ottenere una figura gradita come sottosegretario, magari grazie alla mediazione di Gianni Letta, che è già stato determinante nella discussa scelta dei tre ministri di Forza Italia. D’altra parte nemmeno Sport e Salute si lamenta, anzi: la società diretta da Vito Cozzoli di recente era nel mirino del ministro Spadafora, che la utilizzava come semplice braccio operativo; ora potrebbe recuperare terreno e autonomia.

In attesa di vedere dove finirà la delega, i vertici dello sport italiano non sembrano disperati per l’assenza di un ministero. Resta da capire quali saranno le conseguenze sullo sport italiano. Potrebbe non essere necessariamente una brutta notizia, il movimento se l’era cavata per anni senza la politica. Il rischio, però, è finire all’angolo, senza un rappresentante di peso a Palazzo Chigi che reclama gli interessi dello sport, specie con la grande occasione del Recovery Fund all’orizzonte. Il tanto criticato Spadafora era riuscito comunque a portare centinaia e centinaia di milioni per il settore (su come siano stati spesi le opinioni invece sono discordanti, visto che sono finiti tutti nei bonus ai collaboratori durante l’epidemia e negli impianti del controverso piano Sport e periferie). Senza un ministro, il governo Draghi si ricorderà dello Sport?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: mr_steed - 20 Mar 2021, 00:32
Elezioni Coni, la fronda anti-Malagò candida Di Rocco. Ma il Collegio di garanzia (del Coni) licenzia un parere che lo taglia fuori dai giochi

I pensionati non possono essere presidenti di federazione: il parere del consiglio di garanzia dello Sport ha una strana coincidenza perché arriva proprio mentre si scaldano i motori per la campagna elettorale del Coni, a cui magari potrebbe essere applicato per lo sfidante di Giovanni Malagò

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/19/elezioni-coni-la-fronda-anti-malago-candida-di-rocco-ma-dal-collegio-di-garanzia-del-coni-licenziano-un-parere-che-lo-taglia-fuori-dai-giochi/6139570/
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: angeloadamo - 11 Ago 2021, 09:55
https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/08/10/news/roma_la_straordinaria_di_carriera_di_fabio_barchiesi_il_fisioterapista_di_malago_al_vertice_di_cdp-313631243/?ref=RHTP-BH-I304495303-P2-S1-T1 (https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/08/10/news/roma_la_straordinaria_di_carriera_di_fabio_barchiesi_il_fisioterapista_di_malago_al_vertice_di_cdp-313631243/?ref=RHTP-BH-I304495303-P2-S1-T1)

Titolo: Re:Malagò
Inserito da: GoodbyeStranger - 11 Ago 2021, 12:48
https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/08/10/news/roma_la_straordinaria_di_carriera_di_fabio_barchiesi_il_fisioterapista_di_malago_al_vertice_di_cdp-313631243/?ref=RHTP-BH-I304495303-P2-S1-T1 (https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/08/10/news/roma_la_straordinaria_di_carriera_di_fabio_barchiesi_il_fisioterapista_di_malago_al_vertice_di_cdp-313631243/?ref=RHTP-BH-I304495303-P2-S1-T1)

Se un venditore di automobili può fare il presidente del CONI non vedo perché un fisioterapista non possa fare un ruolo di vertice in CdP... quale è il problema?
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Vincelor - 11 Ago 2021, 12:53
Capisco e condivido i "sentimenti" verso Malago'. Ma Barchiesi non e' un fisioterapista, e' un manager, attualmente DG dell'Istituto di Medicina dello Sport.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Torakiki - 11 Ago 2021, 13:40
Aggiungo che il dinamico duo non diventa automaticamente credibile perché parla male di malagò.
Per me restano i cialtroni in malafede di sempre.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: ZombyWoof - 11 Ago 2021, 16:49
pare che l'ha vinte lui di persona le medaglie olimpiche. questi si fanno un  mazzo tanto 4 anni, sacrifici personali, poi vincono e il faccendiere si fa bello e viene celebrato.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: meanwhile - 11 Ago 2021, 19:06
(https://www.napolicalciolive.com/wp-content/uploads/2014/04/alfano-malag%C3%B2.jpg)

Lo so, è roba vecchia, ma c'è sempre qualche giovine che non sa  :asrm
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Abbonatodal72 - 11 Ago 2021, 19:08
Capisco e condivido i "sentimenti" verso Malago'. Ma Barchiesi non e' un fisioterapista, e' un manager, attualmente DG dell'Istituto di Medicina dello Sport.
Esatto e aggiungo persona e manager di grandissima qualità
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: Goceano - 03 Apr 2023, 18:01
PDM mica hai detto niente quando Sarri ha zittito i [...] della CN, mo però Mourinho è istruttivo ma vedi de anna affa.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: MadBob79 - 03 Apr 2023, 19:49
ho aperto sto topic sperando in un lieto evento.

Disappointed.
Titolo: Re:Malagò
Inserito da: biancocelestedentro - 03 Apr 2023, 22:42
ho aperto sto topic sperando in un lieto evento.

Disappointed.

Idem