Preziosi: «Non metterò più nemmeno cinque euro nel Genoa»Genova. A tutto Preziosi. La nuova stagione del Grifone è iniziata ieri all’Hotel NH Marina. C’erano tutti. Gasperini e il suo staff. I giocatori. Il duo di mercato, Fabrizio Preziosi e Milanetto. Il responsabile del settore giovanile, Sbravati. E soprattutto c’era lui, il presidente. Che non si è risparmiato. Anzi. Poco dopo le 14 Enrico Preziosi si è presentato ai giornalisti. E ha detto la sua tra passato, presente e un futuro che il patron vede «roseo».
Situazione societaria
«A inizio stagione tutti sono più forti, ma poi è il campo a dare le risposte. Penso che anche stavolta abbiamo lavorato bene. I tifosi hanno tanta passione, io me ne lascio un pizzico, ma metto molta razionalità. Ho sempre messo tanti soldi, ma da ora in poi non sarà più così. Non metterò più neanche 5 euro nel Genoa, il club si deve autofinanziare ed è sulla via giusta, non c’è più ansia. Continuo per la mia strada che ha portato al nono campionato in A, godiamocelo».
Mercato in entrata
«Cissokho arriva. Diogo è importantissimo: chi ama il calcio capisce che lo sforzo fatto da Milanetto e mio figlio è notevole. Stiamo provando a prendere un giocatore così pure sulla sinistra, è un nome mio, speriamo di chiudere entro fine settimana: è uno di un altro pianeta... In avanti prenderemo un esterno di livello al di là di Perotti e poi che ne sanno i tifosi di quanto sono forti Gakpé e Lazovic? In difesa serve qualcuno al posto di Roncaglia: volevamo tenerlo, ma 4,5 milioni sono troppi. Deboli in mezzo? Abbiamo Kucka, Rincon, Costa e Tachtsidis...».
Mercato in uscita
«Ne abbiamo venduto solo uno, Falque perché l’altro, Bertolacci non era tutto nostro e si sapeva già che sarebbe andato via. Abbiamo rifiutato buone offerte per Rincon e Perin dal Bayern e Inghilterra. Fetfatzidis non si confà al gioco del tecnico. Ho sentito polemiche su Krajnc al Cagliari per 2 milioni, ma abbiamo diritto al 33% sulla sua futura cessione e un opzione di riacquisto a parità di offerta. Come per Vrasljko dal Sassuolo, che se lo vende ci deve il 50%».
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