Due mondiali consecutivi senza superare il girone eliminatorio. Una vittoria con l'Inghilterra. Tre sconfitte con Slovacchia, Costarica e Uruguay. Due pareggi, con Paraguay e Nuova Zelanda.
Nel mezzo, una finale agli europei e non mi ricordo quante vittorie italiane nelle coppe. Zero?
La mia opinione, forse drastica, è che il fallimento non è solo della nazionale ma dell'intero sistema calcio, quell'entità che abbraccia anche giornalisti, tifosi e fantomatici addetti ai lavori.
Ci raccontano, ci raccontiamo un calcio virtuale distante 1000 anni da quello reale. Ci infarciscono la testa con una propaganda martellante secondo la quale in Italia si giocherebbe chissà quale grande calcio con chissà quali attori prestigiosi.
Non è così, basta. Scendiamo dal piedistallo.
Oggi i commenti che ho sentito più in voga sono stati: "è colpa dell'arbitro" e "c'ha detto male". Fandonie, bufale, caxxate.
L'intervento di Marchisio è da rosso solo che in Italia se fai quel fallo e hai la maglietta della juve, dell'inter, della riomma, del milan non vieni espulso.
C'ha detto male perché Godin ha segnato di spalla? Avete presente quanti gol ha fatto Godin negli ultimi tempi?
E vabbè, l'italiano che si abbevera a sky e alla rai dice: ma chi è godin?
I nostri sono sempre i meglio.
Alla rai un paio di patetici mendicanti facevano dell'ironia su Muslera: "tiriamo da lontano tanto c'è Muslera". Ecco, attaccateve al caxxo, che voi siete rimasti a Buffon, Cassano, Toni, Totty, Pirlo.
E più che altro tirate in porta, patetici pagliac.ci.
Il calcio in italia è la partita a tennis di Blow Up nell'omonimo film di Antonioni.
C'è chi oggi invocava totti, chi toni. ma davvero così stiamo? Giocatori che in altri campionati farebbero la panca.
Il calcio in Italia è raccontato da telecronisti di punta che in un mondo normale si farebbero il bidet nelle fontanelle di qualche vicolo. Invece hanno un microfono e parlano con ironia di Grecia, Colombia, Iran, Costarica perché ci hanno recintato in questo universo virtuale dove i giocatori forti sono quelli che fanno gli spot, dove un Ct dalla dubbia moralità fa giocare gli amichetti suoi perché gli telefonano dai piani alti, un ct che lecca il c.ulo alle televisioni, che in 4 anni non ha messo a punto uno schema di attacco.
Per grazia ricevuta, per un blasone sbiadito noi dovremmo vincere contro squadre zeppe di gente con le pall.e.
Perché? Per le storielle che ci racconta il CDS, Sky, Mediaset, Repubblica, i quali spacciano per forte gente come De Sciglio, Darmian, Immobile, Thiago Motta.
Siamo un sistema calcio che si crede sto cazz.o e in cui il rettangolo di gioco viene all'ultimo posto dopo il contratto, l'adeguamento del contratto, il bilancio, il diritto televisivo, il calciomercato di giugno, quello di gennaio, la moviola, la polemica, la D'amico, Caressa, i twitter di Balo, le barzellette di totti- Con un pubblico (dis)educato a piangere, a giustificare per default le sconfitte con la sfortuna e gli arbitri. In cui la squadra che fa 100 punti esce in CL col Copenaghen e il Galatasaray di Muslera, in cui Gonzalez è bollito, Campbell è uno sconosciuto, Godin è scarso.
Un campionato che ha la migliore difesa in Barzagli-Bonucci-Chiellini, in cui toni fa 20 gol col verona, pensionati dal nome di Di Natale, Pirlo e totti ancora vengono raccontati. Gli viene dato il permesso di scendere in campo.
In cui fanno opinione zazzaroni, pistocchi, caressa, la moglie de caressa, la zia di Branco che fa l'oroscopo, la socera di bruno gentili, io toy boy di Simona Ventura.
Un paese calcistico fondato sulla bugia, l'insabbiamento delle notizie, i figli di papà, i favoritismi, le veline, le barzellette, le chiese al centro del villaggio e in cui l'ordinario viene fatto passare per fantastico, il normalissimo per leggendario.
Grasso che cola che abbiamo fatto 3 punti.