Il sistema non funziona alla base: le scuole calcio selezionano pochi talenti.
Il problema del calcio italiano non è che le squadre di A non fanno giocare i nuovi Baggio, Maldini, Cannavaro. Il problema è che i nuovi Baggio, Maldini, Cannavaro, non ci sono.
Se su 4 milioni di persone l'Uruguay trova il modo di formare i Suarez e Cavani, noi, su una popolazione 15 volte tanta, ne dovremmo trovare 30 di attaccanti così.
Il problema sono quindi le scuole calcio diffuse sul territorio e, hainoi, la "pasta" di cui sono fatti i giovani delle nuove generazioni. A me sembra che ragazzi, ragazzetti, ragazzini, bimbetti, siano mediamente più pappemolli, frignoni e fregnoni delle generazioni precedenti e, soprattutto, degli stranieri.