La nuova legge Melandri: due partite per gli italiani all'esteroNella innovativa, e per certi versi anche rivoluzionaria, proposta di legge sui diritti tv (vedi Spy Calcio del 15 luglio) messa a punto dalle deputate Pd, Lorenza Bonaccorsi e Daniela Sbrollini, è prevista anche un'attenzione particolare per le "comunità italiane residenti all'estero". La nuova legge Melandri all'articolo 18 spiega infatti che l'organizzatore della competizione (la Lega di serie A, ndr) deve "predisporre un pacchetto formato da almeno due eventi per giornata da trasmettere in diretta e da commercializzare per aree geografiche", tenendo quindi conto dei fusi orari. Un'ottima italiana, molti italiani si erano lamentati perché non potevano vedere il loro campionato. Inoltre, come avevamo anticipato, ogni giornata è prevista una partita in chiaro e in diretta (Rai e Mediaset saranno di sicuro interessate). La proposta di legge inoltre prevede altre novità come la estensione dei partecipanti ai bandi: non son o interssati solo gli operatori televisivi, telefonici e web, ma anche gli aggregatori di contenuti tipo Google, Amazon e Yahoo, e gli editori della carta stampata. Viene eliminato l'obbligo del titolo abilitativo: anche operatori internazionali quindi possono partecipare (e solo dopo l'assegnazione, possono investire nella tecnologia). Così come viene eliminato il divieto di sublicenza. La mutualità generale viene elevata dal 10% al 13% (dentro anche fondo per Autorità anticorruzione e per la Figc per l'etica nello sport). Insomma, tante novità: ora inizia la corsa contro il tempo per fare approvare le legge. Lega di serie A: e se tornasse Galliani? Presto anche il Milan, come l'Inter, potrebbe (dovrebbe) essere in mani cinesi. E in questo caso, dopo il closing, quello che è stato (giustamente) premiato come il miglior manager italiano, vale a dire Adriano Galliani da Monza, rischierebbe di restare a spasso, senza il suo Milan. D'accordo che avrebbe un'ottima buonuscita per tutti questi anni al fianco di Berlusconi, ma Galliani senza calcio non può vivere. Per questo gira l'ipotesi che possa tornare alla guida di serie A. Un ritorno appunto visto che Galliani è stato presidente della Lega, allora di A e B, dal 2002 al 2006 al. Tempo fa quando gli chiedevano se avesse intenzionare di ricandidarsi rispondeva con un sorriso, "ho già dato". Ma ora le cose possono cambiare. Molti club, come da noi anticipato, hanno già chiesto la disponibilità a guidare la Lega all'avvocato Antonio Romei, così come Maurizio Beretta non ha intenzione di mollare: ma ora il quadro di riferimento potrebbe mutare. Galliani avrebbe l'appoggio di Milan e Inter, in versione cinese, poi dei suoi amici Lotito e Preziosi e di altri presidenti grandi e piccoli. Non della Juve, che non ha ancora individuato il suo candidato, anche se Andrea Agnelli ha le idee ben chiare su come dovrà essere la nuova Lega.
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