Si sono lasciati bene... Questa è l'intervista di Iervolino, ripresa dal Corriere della Sera, da cui nasce la risposta di Sabatini.
Iervolino: «Sabatini bugiardo, io non pago commissioni. Lui equivoco, e non sa neanche mandare una mail...». Cosa è successo
di Salvatore Riggio
Il presidente della Salernitana durissimo nei confronti dell’ex d.s. che ha lasciato il club. Alla base dello scontro l’aumento di stipendio a Coulibaly e la commissione di un milione all’agente del calciatore: «Un impegno che aveva preso Sabatini. Ma io non mi piegherò mai a questo sistema».
Danilo Iervolino-Walter Sabatini, è scontro continuo. Prima la clamorosa salvezza della Salernitana grazie a Davide Nicola (che rimarrà in panchina anche l’anno prossimo), poi la fine di un amore tra il d.s. e il club, nonostante un’impresa che vale come uno scudetto. Ma perché è successo tutto questo? Si è subito parlato di una diatriba nata per una commissione da pagare al procuratore di Lassana Coulibaly: «È tutto figlio di un equivoco — aveva spiegato Sabatini in un’intervista al Corriere —. Nel caso di Coulibaly rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana. Il presidente mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti».
Iervolino però non ci sta e alla Gazzetta dello Sport ha replicato al suo ex direttore sportivo: «Avevo deciso di non parlare, avrei tenuto per me le brutte sensazioni riguardo a questa vicenda. Mi sembrava più giusto: d’altronde i panni sporchi si lavano in famiglia. Poi, però, ho letto le parole di Sabatini e mi sento in dovere di rispondere. Soprattutto per il rispetto e l’affetto che mi legano alla gente di Salerno». E ancora: «Se è stato tutto un equivoco? Per nulla. Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c’è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione, abbiamo litigato perché io non accetto queste storture».
Iervolino: «Sabatini bugiardo, io non pago commissioni. Lui equivoco, e non sa neanche mandare una mail...». Cosa è successo
di Salvatore Riggio
Il presidente della Salernitana durissimo nei confronti dell’ex d.s. che ha lasciato il club. Alla base dello scontro l’aumento di stipendio a Coulibaly e la commissione di un milione all’agente del calciatore: «Un impegno che aveva preso Sabatini. Ma io non mi piegherò mai a questo sistema»
Danilo Iervolino-Walter Sabatini, è scontro continuo. Prima la clamorosa salvezza della Salernitana grazie a Davide Nicola (che rimarrà in panchina anche l’anno prossimo), poi la fine di un amore tra il d.s. e il club, nonostante un’impresa che vale come uno scudetto. Ma perché è successo tutto questo? Si è subito parlato di una diatriba nata per una commissione da pagare al procuratore di Lassana Coulibaly: «È tutto figlio di un equivoco — aveva spiegato Sabatini in un’intervista al Corriere —. Nel caso di Coulibaly rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana. Il presidente mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti».
L’INTERVISTA
Sabatini: «La rottura con la Salernitana? Un equivoco, ma io merito la Champions»
Iervolino però non ci sta e alla Gazzetta dello Sport ha replicato al suo ex direttore sportivo: «Avevo deciso di non parlare, avrei tenuto per me le brutte sensazioni riguardo a questa vicenda. Mi sembrava più giusto: d’altronde i panni sporchi si lavano in famiglia. Poi, però, ho letto le parole di Sabatini e mi sento in dovere di rispondere. Soprattutto per il rispetto e l’affetto che mi legano alla gente di Salerno». E ancora: «Se è stato tutto un equivoco? Per nulla. Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c’è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione, abbiamo litigato perché io non accetto queste storture».
In sostanza, il tema è l’aumento di stipendio di 200mila euro che la Salernitana aveva intenzione di dare a Coulibaly: «Ma per completare l’operazione avremmo dovuto versare un milione al suo agente: un impegno che aveva preso Sabatini, magari per evitare che lo stesso agente si mostrasse sensibile da altre offerte. Io non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club è libero di andare. Sabatini, invece, mi ha detto che con certe logiche convive da tempo. E nella chat che condividiamo con l’a.d. della Salernitana e con la responsabile delle pubbliche relazioni ha scritto che, vista la mia posizione in merito alle commissioni, riteneva di non essere l’uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail. Però sono umanamente dispiaciuto per come è finita: Sabatini l’ho portato io a Salerno, non l’avevo trovato qui. E non l’avrei lasciato andare. Ma sono successe cose che ritengo gravi. Io voglio un altro tipo di calcio».
Resta il fatto che la tematica delle commissioni agli agenti affligge il calcio europeo da anni. Iervolino sull’argomento è un fiume in piena e chiede cambiamenti a tutta la serie A: «Questo è un grosso problema. Serve una “moral suasion”. Invito tutti i presidenti a sottoscrivere un autoregolamento che faccia chiarezza, inserendo limiti massimi sulle commissioni. È il momento di accelerare la rivoluzione. Dobbiamo essere tutti compatti nell’ideare un nuovo impianto regolatorio che premi le grandi professionalità che ci sono tra gli agenti, ma che tenga fuori tutti coloro che drenano denaro dal calcio in modo speculativo e disgustoso. Io non pagherò mai queste somme generate da un sistema marcio. E in questi giorni mi hanno dato ragione tanti agenti». E su Cavani, che Sabatini non voleva a Salerno, il presidente dei granata ha concluso: «Anche in quell’occasione Sabatini sfiorò il ridicolo. Se io voglio un giocatore, lo compro. Mica poteva bocciare lui un mio acquisto. Questa è la Salernitana di Iervolino, non di Sabatini: lui proponeva e io decidevo».