Sampdoria: Garrone ha ceduto la società a Ferrero

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Offline arturo

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Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #60 il: 13 Giu 2014, 09:09 »
Magari uno così se comprasse la Lazio. Magari


Sent from Lulic al 71esimoi

Coprite la copoccia, che il sole coce sti giorni.. :beer:

Offline pentiux

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Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #61 il: 13 Giu 2014, 09:26 »
Arriva prima la Lazio.
Strano, pensavo che avresti puntato sul magari che avanza e sull'allenatore amato da tutti i laziali, invece che sull'innominabile duo e il loro yes man.

Comunque a Sampierdarena se la stanno a fa sotto.
Poi magari gli farà vincere dieci Champions, chi lo sa, ma chi chiede il cambiamento anche a scatola chiusa è servito e riverito.

Offline MadBob79

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Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #62 il: 13 Giu 2014, 09:51 »
Ma uno normle che possa gestire una squadra di calcio in Italia esiste?

Offline Alexxio

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Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #63 il: 13 Giu 2014, 11:12 »
non ci credo che ha detto una cosa del genere....

«La prima cosa che faccio alla Samp è cambiare l’inno che fa schifo non come quello della Magica che è una delle cose più belle di ‪Roma‬» Massimo Ferrero neo patron della ‪‎Samp‬.


oh cristo, poveri doriani

Offline Roxy00

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Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #64 il: 13 Giu 2014, 11:13 »
 :o

poracci davvero....

Offline arturo

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14724
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #65 il: 13 Giu 2014, 11:15 »
non ci credo che ha detto una cosa del genere....

«La prima cosa che faccio alla Samp è cambiare l’inno che fa schifo non come quello della Magica che è una delle cose più belle di ‪Roma‬» Massimo Ferrero neo patron della ‪‎Samp‬.


oh cristo, poveri doriani

no dai, diteme che è una cazzata.. :o

Offline bak

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20168
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #66 il: 13 Giu 2014, 12:02 »
Allibito dal Massimo Ferrero Show
di Lorenzo Licalzi

Genova - Allucinante. Non trovo altre parole per descrivere quanto è successo oggi alle 13 e 30. Giuro che mentre guardavo allibito in tv la conferenza stampa (video) che resterà negli annali della Sampdoria non credevo ai miei occhi, né alle mie orecchie.
Prima un commosso - ma più che altro imbarazzato (e direi giustamente visto il personaggio che sapeva di dover introdurre) - Edoardo Garrone che, fulmine a ciel sereno, ci comunica di aver venduto la Società, poi l’apoteosi: il Massimo Ferrero show. Roba da matti. Me tuccu se ghe sun. Ai confini della realtà. Cosa altro posso dire per descrivere quanto ci è capitato?
Prendi Beppe Grillo romanesco, Dalla Costa e Cecchi Gori (e tre gocce di Lo Monaco), li shakeri e viene fuori Massimo “er viperetta” Ferrero, il nostro nuovo Presidente - che tra l’altro conosco perché ha prodotto il film di Tognazzi e Simona Izzo tratto dal mio primo romanzo: Io No. Ricordo che ai tempi al telefono mi disse: “A Ricarzi nun te stà a preoccupà, tempo du anni e te faccio diventà er più famoso scrittore italiano”. Il film l’abbiamo visto in tre: io mia moglie e mio figlio.
La prima cosa che ho pensato: Garrone si è bevuto il cervello. Come fa a lasciare la Sampdoria in mano a un elemento del genere? Spero che sappia quello che fa, che abbia avuto ampie garanzie sulla serietà dell’operazione, ma se anche lo sa ci siamo fottuti per sempre lo “Stile Sampdoria”. I genoani ci prenderanno per il culo tutta la vita, e ne avranno ben donde.
Subito via la giacca, maniche di camicia, eloquio naif, battute imbarazzanti, assoluta incompetenza calcistica. Qualche mese fa nella mia rubrica inventai un siparietto dove raccontavo che Edoardo telefonava in diretta a Forever Samp dicendo: “Ciao zono Mimmo tifoso della Zampeddoria”. Me la sono cercata, Massimino lo ha detto veramente, ha detto Zampeddoria! Spero sia un incubo, e che domani mi svegli e realizzi che ho sognato.
Qui ci troviamo di fronte a un pirotecnico neofita del calcio, con una solidità economica tutta da verificare - e comunque infinitamente inferiore a quella della famiglia Garrone - che, temo, ne combinerà di tutti i colori. Magari comprerà pure Cassano o farà qualche altro colpo roboante, ma alla fine - spero, spero, spero tanto di sbagliarmi - ci porterà alla rovina. La faccia adesso non se la gioca Ferrero, che è uscito dal nulla, ma Edoardo Garrone.
Non posso credere che abbia messo sul piatto la credibilità che ha gloriosamente accumulato in tutti questi anni (insieme a suo padre) solo per sbarazzarsi, senza ulteriori bagni di sangue, della Sampdoria. Ed è questo l’unico aspetto della vicenda che ancora mi lascia un briciolo di speranza per il futuro. Ma ho paura, una fottuta paura. Che altro dire? Niente, sono distrutto, allibito sconcertato, non vorrei che il prossimo anno, allo stadio, sugli schermi giganti, invece dei filmati della nostra storia, dovremmo sorbirci i trailer dei film di Tinto Brass. Per quanto...

http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2014/06/12/ARpe80h-allibito_ferrero_massimo.shtml
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #67 il: 13 Giu 2014, 12:10 »
... chi chiede il cambiamento anche a scatola chiusa è servito e riverito.
Da incidere nella pietra.

Offline bak

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20168
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #68 il: 13 Giu 2014, 12:12 »
Samp: Rocky, caciotte e aerei, così decollò “er Viperetta”
di Dario Freccero

Genova - Caciottaro e amico personale di Sylvester Stallone. Cinematografaro e produttore di un centinaio di film che nessuno ha visto. Ex attore e nipote di una delle prime soubrette italiane. Istrionico e tagliente. Imprevedibile e giallozozzo. «La prima cosa che faccio alla Samp è cambiare l’inno che fa schifo - irrompe - non come quello della tragica che è una delle cose più belle di Roma». Lo canta il menestrello molisano, un amico suo. Quasi tutti i romani dello spettacolo lo sono. Eccolo Massimo Ferrero, neo patron della Samp. Raccontarne solo uno è impossibile.

Per capirla la “Ferrereide” la devi rivivere passo passo e cercare di non farti fregare dalla sua oratoria che trasforma tutto in leggenda. I punti fermi sono che la moglie Laura Sini è ricca, erede di un impero di caseifici nel Lazio, e lui è furbo. Bassino ma furbo. Moglie e marito hanno cinque figli e sono soci nelle attività di famiglia: una sessantina di sale cinematografiche più altre società collegate.

È grazie ai quattrini di lei, accumulati con caciotte e pecorini esportati dal suocero negli Usa, se Ferrero ha potuto coronare il sogno del salto: da factotum di Cinecittà («sono nato in un teatro») a produttore di pellicole in proprio. Lo spartiacque è il 1998 quando lancia il primo film da indipendente. Non è memorabile, “Testimoni d’amore” non ripaga l’investimento. Ne seguono altre ugualmente trascurabili. Il successo vero arriva collaborando a film di miti come Tinto Brass, Bigas Luna, Mario Monicelli e Marco Risi, tutti «maestri e amici». Successo al botteghino ma anche contatti, malizia, arte che entra. Tutta roba che assorbe.

Romano di Testaccio, 62 anni, per tutti è “viperetta” perché all’altezza mini corrisponde maxi veleno quando serve. Il nomignolo non gli piace ma l’ha confermato mesi fa aggredendo in tribunale l’ex impero di un altro imprenditore vulcanico finito male, Vittorio Cecchi Gori. L’acquisto delle 11 sale dell’ex patron Viola, tra cui il gioiello romano Adriano, gli è costato la bellezza di 64 milioni e per ora ha disatteso l’impegno.

«Per ciascuna delle sale ci sarà un restyling, le faremo ancora più belle» aveva detto. Promessa non mantenuta. Non è la prima. Qualche decina di dipendenti dell’ex compagnia aerea Livingston lo insegue da tempo dopo il tonfo della sua gestione (proprio ieri ha patteggiato per il fallimento). Quando nel 2009 rilevò le quote fece un’intervista che rivederla oggi dice molto: c’è Ferrero che risponde svogliato quando l’intervistatrice gli chiede di rotte e rilancio dell’azienda e poi s’incendia felice quando mostra le nuove divise delle tre giovani hostess. «Vedete, abbiamo cambiato i colori...».

Istrionico. A tratti incontenibile. Come ieri quando a domanda sulle cifre per comprare la Samp è saltato in piedi tirando fuori le tasche vuote: «Questo è costata! - ha urlato - non ho più un euroooo!». Un attore, un guascone. Spiega che chi è partito da zero come lui «ha una marcia in più». Insiste che l’Italia deve tornare a sognare, che lui vede «opportunità dove gli altri rischi». Un po’ sognatore, un po’ spericolato.

Tra attrici e pecorini il business che lo ha fatto volare è ben piantato a terra: le sale cinematografiche sparse in tutt’Italia dove non c’è una settimana uguale all’altra. Tra notti bianche, proiezioni a 3 euro e grandi star invitate alle “prime” (su Twitter è in posa con Stallone, Quentin Tarantino e tanti altri «amici»), il vulcano Ferrero erutta idee di continuo. Idee e sogni. Oddio, spesso c’è pure qualche dipendente che protesta e gli fa causa. Poco male, Ferrero non si spaventa, è abituato ad aggredire ma sa difendersi.

E pure lui in fatto di cause non è un pivellino: quando anni fa gli attribuirono un ruolo nelle vicende dell’appartamento di Montecarlo del cognato di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani, reagì denunciando mezzo mondo. E ora c’è il calcio, la nuova scommessa. Dice. «C’è una grande similitudine tra cinema e calcio, ecco perché sono entrato in questo mondo. Il pallone in Italia è come una fiction: ogni settimana c’è una puntata. Voglio imporre un nuovo modello calcistico partendo dallo stadio, che sarà la nostra arena».

Di “balun” forse non è aggiornatissimo: «I miei idoli? Herrera e Pelè». In fatto di dribbling è quasi Neymar però. «I soldi sporcano tutto, bisogna lasciar fuori i discorsi di soldi» insiste per sfuggire alla domanda sul conto a Garrone. Ai sogni dei tifosi figurarsi se uno così chiude la porta. «Cassano? Perché no! Certo che può tornare, lui o qualche altro campione. Chiederemo a Mihajlovic cosa ne pensa, lui è il miglior mister del mondo. È lui che deve darci il via. Io voglio vincere, non aspetto altro che venga qui De Laurentiis per batterlo. Finirà 3-1 per me». Guai invece chiedergli se compra per la visibilità del ruolo.

«Io che cerco visibilità io?! - si offende - vent’anni fa ero a Los Angeles, sono nato a Cinecittà, io sono nato e vissuto nella visibilità». Un po’ spaccone, un po’ poeta. Di certo non è banale. «Genova è una città felliniana, tutta così mossa, mare poi montagne poi un’altra cosa. La conosco, la amo, mi piace arrivarci da sotto la Soprelevata e vederla tutta pezzo per pezzo». E di certo non gli manca l’ego.

«Che film sarà questa mia nuova avventura? Un colossal, sarà Ben Hur» spacconeggia. Poi si dilegua quando s’imbrusca: «Se ero doriano? Avete notato, io rispondo a due domande e poi basta...». Nel cinema racconta di aver vinto tutto quello che c’era da vincere, in realtà nella sua bacheca campeggia qualche nomination ma anche due Telegatti.

È vero però che i film di Tinto Brass come li ha visti lui, da direttore e factotum del set, li hanno visti in pochi in Italia. Non è poco. “La Chiave” con Stefania Sandrelli è considerato il Santo Graal dei pensieri peccaminosi. E Massimo Ferrero era li, come tante altre volte. A guardare e far tesoro per il prossimo racconto da fare. «Un po’ ne ho viste, potete credermi, non vengo qui a fare brutte figure».

http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2014/06/13/ARBD8ei-decollo_viperetta_caciotte.shtml

Cialtron_Heston

Cialtron_Heston

Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #69 il: 13 Giu 2014, 12:17 »
 :lol:

Fantastico,questo me lo voglio godere fino all'ultimo.

Online Tarallo

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111509
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #70 il: 13 Giu 2014, 12:18 »
Un incubo.

Solidarieta' a Brezza.

Offline Sonni Boi

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16452
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #71 il: 13 Giu 2014, 12:22 »
Magari uno così se comprasse la Lazio. Magari

Cambiato idea?   :DD

Offline arturo

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14724
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #72 il: 13 Giu 2014, 12:33 »
Un incubo.

Solidarieta' a Brezza.

Offline bak

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20168
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #73 il: 13 Giu 2014, 12:40 »
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #74 il: 13 Giu 2014, 13:17 »
non ci credo che ha detto una cosa del genere....

«La prima cosa che faccio alla Samp è cambiare l’inno che fa schifo non come quello della Magica che è una delle cose più belle di ‪Roma‬» Massimo Ferrero neo patron della ‪‎Samp‬.


oh cristo, poveri doriani

eppure stamattina, malgrado le evidenze, mi sono imbattuto in Guido De Angelis che giurava e spergiurava sulla lazialità del viperetta...

Offline anderz

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8271
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #75 il: 13 Giu 2014, 16:37 »
Ma esattamente Miacic chi sarebbe?  :=))

Offline Ro

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Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #76 il: 13 Giu 2014, 16:54 »
eppure stamattina, malgrado le evidenze, mi sono imbattuto in Guido De Angelis che giurava e spergiurava sulla lazialità del viperetta...

ho sentito poco stamattina la radio, comunque diceva che qualcuno gli aveva detto che era lazialotto, quindi è una cosa riportata, può essere vera o può essere una calla

AVANTI LAZIO
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #77 il: 13 Giu 2014, 16:55 »
http://www.gradinatasud.it/forum/showthread.php?t=9257&page=37

Certo che l'ambiente l'ha presa bene  :D

#liberalasamp è già partita?

Offline genesis

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23846
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #78 il: 13 Giu 2014, 17:37 »
Un incubo.

Solidarieta' a Brezza.

Offline DajeLazioMia

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60959
Re:Sampdoria: Garrone ha ceduto la società
« Risposta #79 il: 13 Giu 2014, 20:48 »
A me sembra che sia Garrone ad essere scappato più che il viperetta ad essere subentrato.
Bruttissima la battuta sull'inno, assurdo.
 

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