Uno spettro si aggira per la serie A e non ne parla ancora nessuno.
Inizierà a colpire dalla settimana prossima in serie C, e poi si estenderà subito anche alla serie A (e forse anche alla B) per poi coinvolgere gradualmente tutte le squadre.
La regola della regione in giallo prevede infatti 2500 spettatori come limite massimo per gli eventi sportivi all’aperto, indipendentemente dalla capienza. Chiunque abbia concepito questa norma così com’è non solo non capisce di sport ma neanche di epidemiologia o virologia. Gli spazi completamente diversi con lo stesso numero di persone nello stesso tempo danno luogo inevitabilmente a fenomeni epodemiologici molto diversi.
La Sicilia sperimenterà subito questa limitazione in C con le sue 3 squadre, ma tempo pochi giorni e, con una ottima probabilità visti gli ultimissimi dati, toccherà anche la Sardegna dalla settimana che porta al terzo turno di campionato, limitando la capienza dello stadio per Cagliari - Genoa. Probabile accada lo stesso in Calabria interessando la serie B. Ma il danno al solo Cagliari si allargherà con il tempo a tutti gli stadi di serie A, durante l’autunno.
E mentre a Venezia venderanno solo pochi biglietti in meno con il loro stadio lo da circa 7000 posti (quindi già adesso ne possono vendere max 3500 o giù di lì) e ci sarà ancora un accettabile colpo d’occhio sulle tribune, gli stadi di Roma, Napoli e Milano saranno dei deserti vuoti.
Sarebbe il caso che, visto che ci vuole il green pass, la si faccia finita subito, adesso, con questa scemenza senza capo né coda e si passi a verificare se è il caso di variare un poco la % sul totale della capienza. Secondo me no, basta il Green Pass ed epidemiologicamente il rischio si abbassa molto. Poi io darei il via all’obbligo vaccinale così la facciamo finita con la puttanata delle chiusure toccasana. Perlomeno si potrebbe vedere se ad esempio, in zona gialla scendo al 40%, in zona arancione al 20% e in zona rossa torniamo agli stadi vuoti o quasi. Io non sarei d’accordo ma sarebbe molto meglio dell’’assurdità attuale.
Questo va fatto adesso, senza aspettare gli avvenimenti che saranno ineluttabili già da settembre e ottobre, con gravissime conseguenze sui bilanci dei team, un’altra volta, e senza alcun riscontro negli altri campionati maggiori in Europa.
E ripeto, nessuno ne parla o per superficialità o per dabbenaggine, ma è solo questo spettro il motivo per il quale nessuno fa abbonamenti.
Ultima cosa: approfittiamo a rota de collo de queste poche partite in cui si potrà andare allo stadio che è una finestra di opportunità che si chiuderà troppo presto.