Ho visto la partita quasi per intero, nonostante soprattutto il finale sia stato parecchio soporifero, constatando come le due squadre siano il risultato di scelte molto differenti nella costruzione delle rose: il Cosenza pieno di giocatori esordienti in serie B e con l'età media più bassa della categoria, il Como con tanti nomi navigati, alcuni dei quali hanno calcato palcoscenici ben superiori.
Il risultato punisce oltremodo la scarsa concretezza dei lariani, che fino all'uno-due del Cosenza nel primo tempo (in verità entrambi i goal di pregevole fattura ma piuttosto estemporanei) avevano mantenuto un evidente predominio territoriale. Altri tre punti di platino in cascina per la sorprendente banda Dionigi, mentre il Como resta nei bassifondi, dai quali comunque ha tutte le potenzialità per allontanarsi nel prosieguo della stagione.