Comunque per quel che ho intravisto grande prestazione del Cosenza. Pareggio agguantato nel finale ma che imho va assolutamente stretto alla squadra di Alvini.
Prestazione evidentemente condizionata dal rosso al 20' del primo tempo: contatto ingenuo, sulla cui natura di fallo nutro qualche dubbio, ma la cosa più assurda è che è stata considerata chiara occasione da rete un lancione sulla fascia con palla che andava addirittura verso l'esterno. Vero che il portiere era fuori dai pali, ma per dinamica e posizione mi sarei aspettato una revisione al VAR con conseguente annullamento del rosso.
L'espulsione tra l'altro è arrivata pochi secondi dopo una clamorosa traversa di Kourfalidis e lì la partita non poteva che girare. Nei dieci minuti successivi, tantissima sofferenza ma poi gara che si era messa sul filo dell'equilibrio, fino alla rete di Pompetti che, nonostante il predominio fino ad allora sterile del Catanzaro era comunque nell'aria, tanto più dopo una gigantesca occasione in contropiede divorata da Kouan davanti al portiere avversario.
Nel recupero finale succede di tutto: prima pareggia Kouan in un'azione rocambolesca ma dopo che la palla gli è rimbalzata sulla la mano in maniera abbastanza evidente e il VAR giustamente annulla, poi Zilli prende un clamoroso palo su gran tiro dal limite dell'area da centravanti puro, infine sull'ultimo calcio di punizione in favore del Cosenza arriva il rigore decisivo chiamato dal VAR per tocco di un difensore del Catanzaro.
In entrambi gli episodi finali Aureliano non aveva visto, mentre su quello dell'espulsione ha ritenuto di aver visto troppo bene.
Derby comunque da cardiopalma e punticino che muove la classifica, nella speranza che serva a tenere alto il morale.
Ma invece a livello societario cosa sta succedendo? Ho letto delle dimissioni di Ursino e delle voci di cessione ad un fondo.
Ne so quanto si legge in giro: inizialmente si favoleggiava di fondo arabo, mentre adesso sembra che, almeno a livello di intermediazione, siano coinvolti professionisti locali e che esista un'offerta ufficiale.
Certamente dopo anni della sparagnina (ma tutto sommato fortunata) gestione Guarascio un cambio di proprietà potrebbe essere salutato in maniera positiva; il momento però non è dei più propizi, perché senza interventi sul mercato di gennaio il rischio retrocessione resta altissimo nonostante la buona volontà di squadra e allenatore, per cui la prima necessità è che qualcuno, chiunque sia, possa operare con pienezza di poteri e prospettiva gestionale, e che lo faccia in tempi brevi.