A me sorprende che ce ne siano ben 5 che non sono in difficoltà
E' vero che i soldi delle tv continuano ad arrivare, ma pesano l'assenza dei ricavi da botteghino e il calo dei ricavi da sponsor. Tutto ciò si traduce in un peggioramento generale della situazione
finanziaria, che riguarda tutte le squadre a prescindere dalla loro situazione
economica. E la dittatura dell'indice di liquidità durante la scorsa campagna acquisti l'ha evidenziato molto bene.
Un dato aggiornato sulla situazione dei club non esiste, poiché i bilanci ultimi approvati si riferiscono a giugno. E in assenza di numerelli aggiornati
è difficile speculare.
La cloaca non è tra le società che non hanno ancora pagato gli stipendi a giugno, e questo si evince dall'ultima nota che hanno pubblicato (essendo monitorati mensilmente dalla Consob) lo scorso 30 ottobre. Sarebbe strano il contrario, visto che Dan è appena arrivato e queste spesucce
le aveva sicuramente già messe in conto. In altre parole: è ancora presto, nel loro caso.
Riguardo alla Lazio mi dilungo più volentieri. L'incidenza dei ricavi da botteghino è (purtroppo - ma in questo caso direi per fortuna) piuttosto bassa. Nell'ultimo bilancio pre-covid (chiuso a giugno 2019) la Lazio ha infatti incassato quasi 11 milioni da botteghino e abbonamenti, a fronte di 80 milioni di diritti tv e 20 milioni di sponsor.
Una bassa incidenza dei ricavi da botteghino significa che questo shock avrà per noi effetti più contenuti rispetto ad altre squadre dove invece questa componente pesa di più.
A nostro vantaggio ci sono da considerare inoltre i maggiori introiti da diritti tv UEFA. In aggiunta, la settimana scorsa la Lazio ha ottenuto un prestito bancario di circa
6 milioni di euro. Questo prestito coprirebbe buona parte della liquidità che non arriverà dal botteghino.
Dall'altro lato, abbiamo un maggior monte ingaggi da sostenere e, come l'anno scorso, si ridurranno moltissimo i ricavi da sponsor.