Ma si tratta dello stesso squinzi presidente della confindustria più insignificante dal secondo dopoguerra?
Ed un imprenditore dotato di tale capacità manageriale, invece di riparare in qualche risaia del Mekong, trova il tempo per salire in cattedra per giudicare l'operato dei colleghi? Peraltro professando stima nei confronti di chi, apertamente, declama un programma di vampirizzazione delle altre società nazionali per attrezzarsi a competere nella "superlega" (perché questo è il vero programma che divide Lotito al rampollo della famiglia regnante a Torino)? E, soprattutto, esiste qualche giornalista laziale che perde tempo a fare da megafono ad un simile quaquaraqua, invece di spernacchiarlo?