Certo, pure lui c'ha la visuale da alto e in 3 secondi deve individuare Dybala, coprire la distanza da lui e marcarlo nel caso Luiz Felipe si faccia saltare come un pischello.
E deve pure immaginare che Dybala, che ha tre dei nostri attaccati a mezzo metro, ne salta uno con un tunnel secco, resiste alla carica reiterata del secondo e, mentre sta già quasi a terra a seguito della carica di Parolo, tira a incrociare infilando la palla sotto al sette.
E annamo su...
Nell'azione ci sono sicuramente delle sbavature che al 93° di una partita fisicamente molto tirata ci possono stare, c'è una certa dose di culo, (perché il rimpallo del tiro di Alex Sandro poteva andare da qualsiasi altra parte del campo ed invece casca preciso dove sta Rugani che, di prima, la serve precisa sui piedi di Dybala), e una bellissima giocata di un fuoriclasse che il gol se lo guadagna con tecnica sopraffina e determinazione feroce (quello che uno, in certe partite bloccate, si aspetterebbe, per esempio, da un Luis Alberto, da un Milinkovic o da un subentrante F. Anderson).