Se partiamo dal concetto che c'è disonestà o malafede, o volontà di danneggiare o favorire questa o quella squadra allora non serve né un arbitro, né dieci arbitri, né VAR, tre VAR, cento arbitri o cento VAR....non se ne esce.... se partiamo invece dal concetto che il bene primario da tutelare è il gioco del cacio, la regolarità della contesa agonistica ed il tentativo di ridurre gli errori più o meno evidenti e decisivi allora l'utilizzo dello strumento tecnologico in ausilio all'arbitro, nel 2017, è assolutamente un qualche cosa di necessario e naturalissimo, ben ricordando che il presupposto fondamentale da cui bisogna partire che l'errore ci potrà sempre essere, l'errore di valutazione del singolo episodio, e che lo strumento tecnologico può ridurre le probabilità di errore ma non le può annullare.
Io non credo alla malafede, salvo se dimostrata con prove, ma credo ai condizionamenti ambientali, e di certo l'utilizzo del VAR riduce gli errori che possono derivare da questo condizionamento ambientale, li riduce di molto anche se non li può annullare del tutto.
Certamente questo anno di sperimentazione del VAR servirà per migliorarne l'utilizzo e le modalità di applicazione, però ritengo che la personalità, l'esperienza, la preparazione e la bravura dell'arbitro siano in ogni caso l'elemento fondamentale per un corretto arbitraggio e per sfruttare al meglio l'utilizzo del VAR.