Detto in pochissime parole: qual è l'elemento caratterizzante le decisioni arbitrali?
Tautologico: l'arbitrarietà. Il fatto che, in situazioni in cui la certezza matematica di ciò che è accaduto non sia possibile da avere al 100%, egli sia tenuto a prendere delle decisioni a suo, fino a ieri, insindacabile giudizio.
Io, nella mia ingenuità un po' infantile, avevo immaginato che, essendo semplicemente così il modo con cui agiscono degli arbitri, la VAR sarebbe intervenuta solo ed esclusivamente nel caso in cui una ripresa chiara, netta e nitida, avesse smentito categoricamente e senza margine di discussione la decisione dell'arbitro.
Esempio lampante è, appunto, un goal segnato inequivocabilmente di mano.
Invece.
1) Non corregge gli errori lapalissiani.
E questo è grave, ma nulla in confronto al punto due, che sto per enunciare.
2) SPOSTA L'ELEMENTO DELL'ARBITRARIETA' da un signore che, bravo o meno bravo, sta sul campo, suda, interagisce e vede in prima persona, a due invisibili che guardano degli schermi, esattamente come un tifoso qualsiasi.
Ed è qui che secondo me, con un po' di senso critico, dovrebbe ribellarsi sdegnato qualsiasi adulto senziente, dotato di una dose minimissima di cervello: cosa cacchio mi rappresenta, dove cacchio sta l'innovazione, anzi no, il miglioramento, nello spostare la capacità decisionale da un tizio sul campo ad uno seduto davanti a uno schermo?
Ma che razza di presa in giro sarebbe? Ma possibile che non ci sia uno, uno solo, tra giornalisti, "addetti ai lavori", eccetera, che si alzi in piedi e esclami: "ma che ca**o state a fa????".
A me, paradossalmente, manda più in bestia la seconda cosa rispetto al gò-de-Cutrone. Perché casi simili, ok, sono palesemente malafede e capacità di indirizzare la partita, come più o meno, purtroppo, è sempre capitato. Orrendo, ma ci sono abituato.
L'altro aspetto, invece, è una presa in giro all'intelligenza umana, di fronte alla quale nessuno con voce in capitolo sta avendo il coraggio minimo di contrastare questa omertà assurda.