Esatto. Se io vedo un bianco in mezzo a un gruppo di neri, per indicarlo probabilmente dirò "quello bianco". Allo stesso modo, paro paro.
Nessuna disparità di trattamento, nessun intento razzista.
In quale passaggio ho spiegato male che il punto non è linguistico ma rimanda alla disparità di trattamento? E quindi per questo non vale per pelati, biondi e bianchi mentre vale per neri, gay, lesbiche, donne, diversamente abili, trans...
Perché da quello che scrivi evidentemente l'ho spiegato male, quindi vorrei capì.
E, come detto da Maremma Laziale giorni fa, su quella panchina sedevano TRE neri. Quindi l'esempio con cui provi a dare una giustificazione accettabile non pertinente, per quanto astrattamente corretta.
Se fosse stato l'unico nero t'avrei dato ragione, guarda che ti dico.
Ma in questo caso sarebbe come se in un gruppo con tre bianchi e tre neri dicessi "quello bianco".
Non lo diresti, non mentire a te stesso su.
Tornando a quanto prova a dire Tarallo:
penso che se davanti alla domanda invece di espellerlo l'arbitro avesse spiegato il presunto misunderstanding linguistico non si sarebbe arrivati alle squadre che abbandonano il campo.
Se davanti alla domanda su cui tarallo sta tornando a più riprese l'arbitro avesse detto "mi spiace, mi è venuta così, ma stavo solo indicando x" non penso che la partita si sarebbe rigiocata il giorno dopo.
Si sta facendo l'analisi logica e lessicale di ogni microsecondo e non ci si chiede se forse il problema principale è stata la reazione più che la parola in sé.
La frase razzista o sessista può sfuggire. A tutti. Anche a me, ma figuriamoci, mi capita eccome.
Faccio un esempio: magari sto in auto, la macchina davanti fa una cazzata e la apostrofo al femminile. E' sessista? Avoja. Ho commesso chissà quale abuso? No, sto da solo in macchina, nessun@ ha sentito, rilevanza zero. Ma resta una frase sessista che viene fuori per la presenza di un automatismo mentale sedimentato. Un campanello d'allarme che dice "
ehi, sono l'archetipo e sono ancora qui".
Il punto vero è cosa si fa immediatamente dopo. E' immediatamente dopo a palesarsi l'intento.
Si può fare quel che ha fatto IB, o semplicemente chiedere scusa con un sorriso o anche solo fare un gesto di intesa che mostra l'aver colto la disparità utilizzata. O se si è da soli come l'esempio prima ragionarci.
Oppure si può scattare sulla difensiva, rivendicare di non aver fatto niente di male, nel caso specifico espellere due/tre presenti.
E' questo che puzza di merda, più che la frase in sé.
La frasé in sé capita, l'espressione capita, siamo figli e figlie dei nostri tempi, non di una correttezza astratta.