Loro sono convinti di essere i migliori, i padroni di tutto, le parti lese e via dicendo.
Ma la Storia, sommo giudice, non è mai stata ttenera con loro. E in quest'occasione si è ripetuta.
Una rimonta durata 25 giornate, tra vittorie, scansamenti, furti e via dicendo. Ora, la fine del tunnel, il tanto agignato sorpasso a 5 gionate dalla fine.
Potevano ritrovarsi un bel calendario fatto di Cagliari, Bari, Siena e Livorno, che si sarebbero presentate in scansing-mode come al solito.
E invece no.
Subito, dietro l'angolo, dopo gli ultimi fuochi dell'euforia post sorpasso, i poverini trovano noi, la loro più grande Nemesi, quello che non avrebbero mai voluto. Perchè la Lazio è, in questo momento, l'unica squadra seriamente intenzionata a lottare all'ultimo sangue contro di loro. E a questo loro non sono abituati.
Quando gli è capitato di trovarsi di fronte una squadra affamata, se la sono sempre cavata: i pali dell'Inter sono lì a dimostrarlo.
Ma il derby è qualcosa di diverso, non puoi affidarti alla fortuna, e più in alto sei, più hai paura di cadere, più il tonfo può essere grosso. Anche fossimo stati ultimi in classifica, saremmo stati sempre il peggio del peggio per loro.
Spegnamoli.